Governo contro Regione Lazio: impugnato il Ptpr

Il Governo ha impugnato il Piano Territoriale Paesistico del Lazio. È il documento al quale si devono uniformare i Piani Regolatori del Lazio. Troppo pochi i vincoli. Tidei: "Uno schiaffo alla Regione ed alla semplificazione"

Lo Stato Italiano contro la Regione Lazio. Il Governo della Repubblica ha impugnato di fronte alla Corte Costituzionale il Piano Territoriale Paesistico approvato all’alba del 2 agosto scorso. È il documento al quale si devono uniformare i vari Piani Regolatori Comunali, stabilisce le norme valide in tutto il Lazio per salvaguardare il paesaggio. In pratica contiene le indicazioni in base alle quali si stabilisce se nei centri storici si può muovere una sola pietra o alzare un palazzo, se al mare si deve stare distanti dalla spiaggia o si può costruire piazzare una palafitta direttamente in acqua.

L’Aula del Consiglio Regionale del Lazio

Non è un caso che per arrivare all’approvazione del testo, pochi minuti prima deille sei del mattino, fossero stati necessari tre giorni di dicussioni e 4 maxi sub emendamenti con cui scavalcare oltre duemila proposte di correzione avanzate dalle opposizioni. (leggi qui L’intesa arriva all’alba: la Regione Lazio approva il Piano Territoriale).

Il Governo ha sollevato un ‘conflitto‘ con la Regione. In pratica, ritiene che il Consiglio Regionale del Lazio non abbia imposto una serie di vincoli che invece sono validi in tutto il resto dello Stato.

Uno schiaffo al Lazio

Il Consigliere Regionale Marietta Tidei (IV)

Non l’hanno presa bene alla Pisana. Per tutta la maggioranza parla Marietta Tidei (Italia Viva), presidente della commissione Attività Produttive e Sviluppo Economico del Consiglio Regionale del Lazio.

Giudica l’impugnazione del Governo al Ptpr del Lazio «un atto gravissimo e assolutamente inopportuno, soprattutto in un momento cosi’ drammatico. È uno schiaffo al Lazio. Non di certo una priorita’ di questo momento».

Non solo. Lo ritiene soprattutto «uno schiaffo al futuro e allo sviluppo della Regione perché il Ptpr é uno strumento fondamentale: dà certezza alla pianificazione del territorio e del suo sviluppo». Sottolinea gli sforzi che lo stesso Governo sta portando avanti per evitare il collasso dell’economia. «Proprio per questo è una decisione singolare e contraddittoria».

La definizione dei dettagli del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio era costata mesi di lavoro alla Giunta ed al Consiglio regionale. C’era stato un lunghissimo confronto con gli Enti locali, le associazioni di categoria, i professionisti. La Regione aveva cercato di raccogliere tutte le indicazioni e raggungere un punto di equilibrio. Per questo Marietta Tidei dice che il Ptpr è «Un atto che ha visto la luce dopo molti anni di attesa. Dare certezze agli attori dello sviluppo del territorio dovrebbe essere un dovere per tutte le istituzioni».

Semplificazione a parole

Giuseppe Conte

Sopratutto la Regione Lazio è delusa per la mancata semplificazione. Un concetto che aveva tentato di intordurre, snellendo le procedure autorizzative inserite nel Ptpr, in modo da sbloccare molti progetti fermi a causa della burocrazia.

«Ci si riempie la bocca con parole quali semplificazione e sburocratizzazione, ma evidentemente per molti sono solo parole. Vince il Paese dei vincoli, di chi vorrebbe tutto fermo» ha concluso Marietta Tidei.

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