Grandi opere, piccoli dispetti. E la Tav diventa movente per il ring

Due consigli comunali in poche ore. A Cassino sbarcano in aula i temi del momento: Tav, ospedale e bilancio. Ma sono più 'maniglia' per litigare più che occasione per crescere.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Due consigli comunali ravvicinati anche nel mese di giugno. A Cassino si va in Aula martedì 9 e mercoledì 10: la prossima settimana. Sempre in sala Restagno, per garantire le distanze di sicurezza, e sempre alle ore 15. L’assise del 10 giugno verterà esclusivamente sul Bilancio, ma oltre al previsionale 2020 bisognerà approvare anche il piano delle opere pubbliche 2020-2022 già deliberato con apposita delibera di giunta. Il piano non prevede il progetto della funivia per collegare la città a Montecassino.

Per quanto riguarda l’aliquota Irpef e la Tari non ci sarà alcuna variazione rispetto allo scorso anno. Agevolazioni si prevedono per la tassa sui rifiuti con la prima rata posticipata a luglio.

Una volta approvato il documento contabile si potrà procedere con i concorsi per le assunzioni in base al piano di fabbisogno del personale già deliberato dalla giunta. Prevede 16 nuove unità e 7 avanzamenti di carriera.

Sulla tenuta della maggioranza per l’approvazione del bilancio non si temono defezioni. Al netto dei distinguo e del classico gioco delle parti, il Consiglio dovrebbe quindi filare via liscio.

La seduta che maggiormente dovrebbe scaldare gli animi è invece quella del 9 giugno.

Fardelli e gli anestesisti

Luca Fardelli

Perché in Consiglio si parlerà di sanità e di Tav, due argomenti di stretta attualità politica e che generano polemiche tra gli schieramenti.

Di sanità si parlerà con un ordine del giorno presentato dal consigliere Luca Fardelli. La mancanza di anestesisti al Santa Scoalstica ha causato dal 3 giugno lo stop agli interventi.

Non ci sono perché in Italia ne sono stati formati troppo pochi. Quelli che hanno mantenuto a galla l’ospedale in questi mesi venivano dalla Campania. Dove ora sono rientrati: il governatore Vincenzo De Luca li ha stabilizzati tutti con un contratto a tempo indeterminato.

Questa mattina il sindaco si confronta con la direzione sanitaria. «Su queste tematiche che riguardano la vita o la morte dei nostri concittadini non faremo sconti a nessuno. Non dovranno esserci speculazioni politiche ma dovremo lavorare perché prevalga la difesa del nostro territorio». Lo dice il sindaco Salera che si è già attivato con la regione Campania per far sì che la direzione sanitaria di Caserta conceda il nullaosta agli anestesisti per poter lavorare fuori Regione.

Il centrodestra è andato prontamente all’attacco del sindaco Salera e del presidente Zingaretti e in assise certamente non farà sconti.

Tav, opera e cavallo di Troia

Frecciarossa in partenza. Foto © Alessandro Prada

Si parlerà poi di Tav al punto 3 all’ordine del giorno che prevede la nomina dei 5 consiglieri nella consulta grandi opere e infrastrutture.

Il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo dovrebbe integrare l’ordine del giorno con il progetto sulla Tav illustrato ieri dal sindaco Salera in conferenza stampa. (leggi qui Tav, il piano di Salera per avere la stazione a Cassino e Frosinone).

Si tratta di una proposta che ha ritrovato nei cassetti del Comune e che permetterebbe di avere la stazione Tav a Cassino mantenendo anche quella a Frosinone In termine tecnico basterebbero due interconnessioni sulla linea veloce. La prima in direzione Napoli a 13 chilometri (all’altezza di San Vittore del Lazio). La seconda in direzione Roma a 6 chilometri (all’altezza di Piedimonte San Germano).

Abbruzzese e Petrarcone, gli gnorri

Il sindaco Enzo Salera durante la conferenza stampa di ieri

«Chi ha amministrato il Comune di Cassino e il Cosilam ed oggi raccoglie le firme per l’Alta Velocità non poteva non essere a conoscenza di questo progetto che è stato invece sempre taciuto». Così si è espresso il sindaco Enzo Salera mettendo di fatto nel mirino i consiglieri di opposizione Abbruzzese e Petrarcone.

Che per adesso non rispondono al sindaco, mentre una bocciatura al progetto arriva dal consigliere comunale della Lega Franco Evangelista. Che dice: «A salire a bordo sono solo chiacchiere! Quelle si che corrono veloci. Il Sindaco Salera non ha usato il logo del PD nella sua campagna elettorale, che considerazione può avere di questo territorio? E oggi l’ennesima presa in giro. L’ennesima accusa al passato, all’inerzia degli amministratori che sono passati in Comune. Mi pare che l’attuale sindaco rientri tra le persone contro le quali puntare il dito».

E sulla cerimonia del primo Frecciarossa che fermerà a Cassino domenica prossima rincara la dose. «A Cassino ci saranno due fermate? Certo, ci hanno detto dal 14 giugno passerà il primo treno alle 18.10 e ci sarà una cerimonia in pompa magna. Poi dal 15 giugno tutti a bordo alle 6! Orari assurdi che saranno poco funzionali ai pendolari, e di questo addirittura c’è stato qualcuno qui che ne ha gioito». Franco Evangelista, purtroppo, è ancora convinto che i Frecciarossa siano treni per i pendolari.

Grandi opere e concordia a chiacchiere, insomma. Il territorio sta dimostrando di non avere l’unità necessaria. Quella, per intenderci, che nel 2012 ha permesso la salvezza del Tribunale di Cassino.

Una chimera piena di veleni

Enzo Salera Foto © Roberto Vettese

Ora dominano solo dispettucci, beghe interne, gioco delle parti, rancori e sgambetti. Appare poco credibile la parte delle vittime perché “gli eletti” prediligono il Nord della provincia facendogli incassare risultati a discapito del Sud.

Magari chi sostiene questa tesi non ha tutti i torti, ma certamente le divisioni e il veleno iniettato a quantità a destra e a manca non aiutano il Cassinate a giocare un ruolo forte. Questa vicenda della Tav sta anzi mettendo a nudo debolezze e limiti della classe politica di Cassino.

Probabilmente anche perché a Cassino, più che altrove, è del tutto venuto meno il ruolo dei Partiti. Non si discute più nelle sezioni, non ci si confronta nei circoli su mozioni e argomenti da portare poi eventualmente in Consiglio. La sortita di Evangelista in solitaria rispetto sia alla collega Michelina Bevilacqua che al consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli è un esempio concreto. Così come la petizione in piazza dei giorni scorsi dove si sono ritrovati insieme esponenti di Lega e Italia Viva che prontamente hanno postato le loro foto sui social, forse ancor prima di firmare, in cerca solo di una disperata condivisione.

Non hanno un progetto

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani presenta il logo del Consorzio per il marketing territoriale

L’opposizione ha scelto di non percorrere la via della progettualità alternativa da contrapporre a quella della maggioranza. A giudicare dai fatti e dalle parole sentite dal 23 aprile ad oggi, è molto più interessata a picconare l’amministrazione Salera. Tentando ripetutamente di screditarla e di indebolirla.

Quello che poi ancora non si vede, né dalla maggioranza (che ne ha il compito) né dall’opposizione (se volesse esercitare il ruolo di alternativa) è un progetto concreto con cui capitalizzare i benefici legati alle fermate dei Frecciarossa. Perché a molti ancora oggi non è chiaro che il business lo portano le fermate e non la stazione. A Frosinone la faccenda appare ben più chiara e infatti hanno lanciato la loro campagna di marketing territoriale dicendo ‘venite a studiare ed abitare da noi che siamo a mezzora da Roma”.

Il sindaco da parte sua non perde occasione per tirare in ballo gli amministratori del passato e fa fatica a sotterrare l’ascia da guerra, nonostante indossi la fascia ormai da un anno. Rischia in questo modo di sminuire la sua dimensione provinciale per prediligerne una più di paese e di campanile.

C’è da scommettere, anche in Consiglio andrà in onda il solito refrain di accuse reciproche e veleni incrociati, piuttosto che correre veloci per non perdere il treno che potrebbe non passare mai più. Quello dell’Alta Velocità.