Grestone, parte da Milano la nuova sfida

Il principale gruppo della ceramica green nel centro Italia si prepara alla settimana di Milano dedicata ai nuovi materiali. Presenterà i nuovi prodotti messi a punto negli ultimi due anni ad Anagni. Roccasecca si prepara a riaccendere i forni. Borgomeo: "Abbiamo superato sfide che segneranno un'epoca”

La via che porta verso la ripresa è lastricata di sampietrini. La Grestone di Roccasecca si prepara a riaccendere i forni seguendo la rotta della sorella maggiore Saxa Gres di Anagni. I tecnici stanno compiendo le ultime verifiche prima di dare il via libera: potrebbe arrivare prima della fine del prossimo mese di giugno.

Le commesse ci sono, le oscillazioni sui prezzi del gas sembrano essersi stabilizzate e questo sta contribuendo a rimettere in carreggiata il comparto ceramico nazionale.

Il ritorno alle fiere

L’invito al Cersaie 2021 con Materazzi

Il ritorno verso la normalità sta anche nella decisione presa da Saxa Gres di tornare protagonista nelle fiere di settore. Lo scorso anno il gruppo ha affidato la sua immagine al Campione del Mondo Marco Materazzi: è stato lui il testimonial dello stand allestito al Cersaie di Bologna, il principale evento nazionale di settore e tra i più seguiti in Europa.

L’azienda fondata dal presidente Francesco Borgomeo quest’anno inizia il tour insieme alle altre grandi del settore al Milano Design Week. Sarà al centro della mostra – evento Urban Matter(s) by Materially. Grestone infatti è stata selezionata quale realtà produttiva virtuosa a livello mondiale. Il motivo? Avere introdotto i principi del riciclo e dell’economia circolare all’intero della produzione di ceramiche urbane. L’evento Urban Matter(s) è concentrato sul tema della materia che si riduce per una città leggera; lo scopo è quello di offrire a progettisti e cittadini nuovi scenari sui materiali e soluzioni innovative per la rigenerazione urbana. L’evento è in calendario dal 6 al 12 giugno a Milano.

Nuovi prodotti per una nuova avventura

Il basalto in pietra lavica Grestone

Sarà l’occasione per iniziare a parlare dei nuovi prodotti messi a punto dai laboratori Grestone nei due anni di pandemia. A progettisti ed architetti, soprattutto all’estero, sta piacendo il nuovo ‘Basalto in pietra lavica‘ un prodotto destinato a pavimentare le strade dei centri urbani in sostituzione dell’asfalto; ad Anagni hanno sviluppato un materiale con un grip addirittura migliore di quello che può garantire la tradizionale pavimentazione urbana, più durevole. L’effetto estetico è quello di strade del centro pavimentate come il salone di un’abitazione.

Sullo stesso principio si basa il Lapis Nero Lux Hig resistence, dai toni più scuri e destinato alle strade con alta frequentazione, sia di pedoni che di mezzi.

Il Lapis Nero di Grestone

Dimensioni maggiori per il Pietra Lavica sand, adatto ad ampi spazi aperti: ha una resistenza marcata agli agenti atmosferici, una tenuta del colore assoluta come gli altri ‘fratelli’ messi a punto dai laboratori di Anagni e Roccasecca. È indicato per la pavimentazione di piscine, parchi, camminamenti marittimi.

Su suggerimento degli urbanisti del Nord Europa è nato Porfido Rosso, pietra da arredamento urbano dalle tonalità calde, resistenza ai sali con i quali aggredire la neve, con toni che si sposano alla perfezione con le pietre di porfido e le tegole che caratterizzano i centri storici.

Verso la fine del tunnel

«Sono stati due anni molto difficili per il comparto industriale delle Ceramiche – analizza il fondatore e presidente del gruppo Saxa, Francesco Borgomeoprima per la pandemia che ha bloccato l’intero settore produttivo; poi per la speculazione sui prezzi delle materie prime iniziata nel terzo trimestre 2021 fino a culminare con la guerra nell’Est del nostro continente».

Kiev e Mariupol non sono distanti da Anagni, Roccasecca e Gualdo Tadino: le tre capitali del gruppo Saxa. «Questo conflitto e la pandemia che l’ha preceduto hanno ridisegnato la geografia economica mondiale. Hanno messo a nudo la dipendenza energetica del nostro sistema industriale da una globalizzazione ed una catena dell’approvvigionamento ormai superate. È sempre più indispensabile affrancarci dall’energia comprata dall’estero. Perché la dipendenza che denunciamo da anni rischia di degenerare in sudditanza economica».

Anagni ha ripreso la produzione ormai da mesi, Roccasecca ha dovuto attendere; Gualdo Tadino dove ha sede la produzione di ceramiche da interno d’alta gamma Tagina ha seguto le oscillazioni del mercato. «La definitiva ripresa della produzione anche a Roccasecca potrebbe essere questione di poche settimane: noi aziende energivore abbiamo dovuto ridisegnare il nostro modello e la nostra catena di approvviogionamenti; abbiamo dovuto ridiscutere contratti sottoscritti con i clienti prima della grande speculazione sul gas; ricontrattare gli accordi con i fornitori. Ora la situazione sembra essersi stabilizzata e per questo stiamo riaccendendo in sicurezza anche Roccasecca».

Ora c’è il ritorno alle Fiere. «Non siamo mai stati fermi – conclude Borgomeo – ma abbiamo studiato nuovi prodotti, li abbiamo testati e certificati. E siamo pronti per le nuove sfide»