I giudici dicono «Verificate le preferenze di Grieco e Trotta»

La prefettura dovrà verificare i voti di preferenza ottenuti nelle scorse elezioni comunali di Cassino dai candidati Sarah Grieco e Claudio Trotta. Lo hanno stabilito i giudici della Terza Sezione del Consiglio di Stato.

La verifica dovrà essere ultimata entro il 20 luglio. E nei dieci giorni successivi dovrà essere scritta e depositata la relazione.

Non bisognerà prendere atto di qualunque errore: ma solo di quelli contestati da Claudio Trotta. I controlli andranno fatti nelle sole sezioni indicate dal ricorso.  Il tutto, in base al principio del “chiesto e del pronunciato“: nel senso che il giudice deve restare entro i confini di ciò che gli e’ stato domandato di accertare.

 

LE RICHIESTE DI TROTTA

Nella scorsa tornata elettorale, Sarah Grieco risultò eletta con 354 preferenze. Appena 31 in più delle 323 riportate da Claudio Trotta. Entrambi erano candidati nella lista Cassino Cambia Colore che sosteneva l’elezione a sindaco di Francesco Mosillo.

Nel ricorso, Claudio Trotta sostiene che sarebbero stati commessi più errori di trascrizione nei verbali delle sezioni. Altri errori vengono individuati nel prospetto riepilogativo che sta allegato al verbale di proclamazione. Quegli errori nel riportare i numeri e nel fare l’addizione avrebbe determinato 25 voti in meno per Trotta nelle sezioni 6, 27 e 29. Ma anche 17 voti in più a Sarah Grieco nelle sezioni 6, 14 e 27.

Se davvero le cose stessero così, bisognerebbe togliere 17 voti a Sarah Grieco che così scenderebbe a 337. E aggiungerne 25 a Claudio Trotta che così salirebbe a 348. Sarebbero 11 voti di vantaggio che gli spalancherebbero le porte del Consiglio Comunale.

VERIFICAZIONE NON RICONTEGGIO

E’ per questo che i giudici del Consiglio di Stato hanno disposto la ‘verificazione’ dei voti. Non è un riconteggio. In base al principio “del chiesto e del pronunciato”, il giudice deve restare entro i confini di ciò che gli e’ stato domandato di accertare.

Nel caso in cui dovessero risultare vizi che i ricorrenti non conoscevano, andranno ignorati. Perché non é possibile svolgere ‘motivi aggiunti’ cioè infilarsi in cose che non sono state sollevate nel ricorso. Tutta l’attività si cristallizza al ricorso introduttivo.

Contro il ricorso di Claudio Trotta sono state sollevate due eccezioni. Se accolte avrebbero reso superflua la ‘verificazione‘ . La prima eccezione è che le dichiarazioni rese dai rappresentanti di lista chiamati a testimoniare erano vaghe: non viene affermato un fatto concreto e specifico. E questo le rende non sufficienti a motivare un ricorso.  La seconda eccezione è  che l’Ufficio Centrale aveva affrontato e risolto le stesse questioni sollevate dal ricorso con una motivazione che non e’ stata impugnata.

TRA LE RIGHE

L’ordinanza emessa dai giudici Franco Frattini (Presidente), Francesco BellomoUmberto RealfonzoGiulio VeltriOswald Leitner, riserva all’esito della verificazione la decisione sulle eccezioni preliminari.

In pratica hanno detto: prima contate e poi vediamo. Anche loro vogliono capire cosa è accaduto durante le scorse elezioni comunali a Cassino.

E per chiarirlo hanno fissato l’udienza per entrare nel merito del caso il 12 ottobre prossimo.

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