Sicuri che Grillo scavasse una fossa? E se invece era una… trincea?

Foto © Imagoeconomica, Daniele Scudieri

I particolari auguri di fine anno del fondatore del Movimento Cinque Stelle nascondono forse la sindrome dell’assedio di una forza politica che ha perso identità e prospettiva. Lorenzo Fioramonti affonda il colpo: “E’ come se i valori si fossero persi nella pura amministrazione, sempre più verticistica, dello status quo”

Non si è capito bene se il fondatore del Movimento Cinque Stelle stesse scavando una fossa oppure puntellando una trincea. Il saluto di fine anno di Beppe Grillo, intento a spalare sabbia su una spiaggia, ha un significato evocativo e si presta a diverse interpretazioni.

Beppe Grillo e Rocco Casalino © Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

Ha voluto fare un ragionamento su grandi sistemi, dicendo: “Sarà un anno caratterizzato dall’ottimismo. Basta aver paura”, ha affermato in diretta Facebbook. Chiarendo: “Siamo terrorizzati da tutto, dal clima, dai cambiamenti qualsiasi cosa ci impaurisce. Siamo terrorizzati da tutto: di mari che si innalzano e scompariranno spiagge e città. Basta questa paura, bisogna essere ottimisti, è un futuro che ci aspetta radioso, l’intelligenza artificiale la robotica. Si aspetta questo cambiamento verso i nostri giovani e i nostri nipoti, all’insegna dell’ottimismo straordinario, ma intanto ci dobbiamo leggermente preparare”.

Fossa o trincea? Ma poi esiste davvero una differenza?

Un’operazione avvenuta poche ore dopo le parole dell’ex ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti. Il quale, in un’intervista a La Repubblica, ha affermato: “Il trattamento peggiore  l’ho ricevuto dal Movimento 5 Stelle, che non ha solo criticato le mie scelte, ha colpito la mia persona”. Fioramonti ha aggiunto di aver incontrato molte persone con cui intende portare avanti battaglie cruciali, “come quelle sull’ambiente”. Approda al misto, “a titolo puramente individuale”. 

Il Movimento 5 stelle – spiega ancora Fioramonti – mi ha deluso molto. E’ come se quei valori di trasparenza, democrazia interna e vocazione ambientalista che ne hanno animato la nascita si fossero persi nella pura amministrazione, sempre più verticistica, dello status quo”.

Lorenzo Fioramonti © Imagoeconomica, Paolo Cerroni

Il malumore all’interno del Movimento Cinque Stelle è dilagante. Altri senatori e deputati sono dati in uscita. Ma soprattutto il Movimento ha perso la sua caratterizzazione. Che fine hanno fatto, per esempio, le dirette streaming? O i “vaffa”?

Forse Beppe Grillo scavava una trincea. Per resistere, metaforicamente e non solo, nel Palazzo.