Grosso scazzo al Grand Hotel tra Ottaviani e Abbruzzese

Scontro molto accesso, tra i tavoli del Grand Hotel Palazzo della Fonte a Fiuggi tra il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani ed il quasi deputato Mario Abbruzzese. Hanno bisticciato sulle candidature mancate per il Capoluogo. Toni così alti da dover proseguire in un privé.

La fiamma s’è accesa a cena. Ad un tavolo del Grand Hotel Palazzo della Fonte a Fiuggi. Nel pieno del galà durante il quale Ciociaria Oggi stava celebrando i suoi 30 anni di pubblicazioni. Ad alzare la voce sono stati il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani ed il quasi deputato Mario Abbruzzese.

Hanno discusso per le candidature. Per la mancanza di un candidato di Frosinone schierato alla Camera o al Senato. Un’assenza che sta minando l’amministrazione comunale di Frosinone, ha creato enorme imbarazzo politico al sindaco con i suoi fedelissimi. (leggi qui E Roma disse no ai candidati di Frosinone: salta pure Quadrini (Insider)).

A mandare su tutte le furie Nicola Ottaviani è stata una frase detta da Mario Abbruzzese. «Abbiamo fatto tutto il possibile, purtroppo non c’erano spazi». Una balla colossale che il sindaco non ha mandato giù. La dimostrazione è nel fatto che questa mattina l’ex calciatore del Milan e del Napoli Beppe Incocciati di Fiuggi ha appuntamento a Roma per accettare la sua candidatura al Senato: terzo posto proporzionale, con discreti margini di eleggibilità. 

I toni si sono fatti così alti che le telecamere hanno puntato sui due esponenti di Forza Italia. Che hanno preferito continuare la discussione in un salottino più riservato. Sul quale, Abbruzzese ha giurato ad Ottaviani che «i posti per Frosinone erano due, poi uno è saltato all’ultimo momento».

 

IL PROBLEMA DI NICOLA

Ancora una volta il Comune di Frosinone resta (quasi) fuori dal giro delle candidature che contano nel centrodestra. Nulla da dire per quanto riguarda le politiche: normale che la designazione importante fosse data a Mario Abbruzzese, consigliere regionale e leader degli “azzurri”. Il capogruppo di Forza Italia Danilo Magliocchetti ha dato la sua disponibilità per una candidatura nel proporzionale, ma è ai limiti della “missione impossibile” riuscire ad ottenere un posto eleggibile. In ogni caso la sua iniziativa è stata sganciata dal contesto del gruppo comunale. Non certo per responsabilità di Magliocchetti, considerando quello che sta accadendo in queste ore.

 

Alle regionali i candidati di punta sono Antonello Iannarilli (ex parlamentare e già assessore regionale ed ultimo presidente della Provincia eletto prima della Delrio) e Pasquale Ciacciarelli, alter ego di Mario Abbruzzese. Poi c’è il consigliere comunale di Frosinone Carlo Gagliardi, che fa parte del gruppo Cuori Italiani, guidato da Carmine Tucci. I referenti nazionali sono i senatori Andrea Augello e Gaetano Quagliariello: Gagliardi ha fatto tutto per conto proprio, riuscendo ad ottenere una candidatura importante nella lista di Forza Italia. Senza aver mai partecipato ad una riunione degli “azzurri”. Chapeau! Mario Abbruzzese ha giurato a Nicola Ottaviani che nessuno sapeva di quell’accordo. E che il coordinatore regionale Claudio Fazzone lo ha tirato fuori soltanto all’ultimo momento, quando s’è messo mano alle candidature locali per la Regione.

 

Alessandra Mandarelli, lanciata dal sindaco Nicola Ottaviani, si è ritrovata davanti ad una situazione stravolta rispetto a quella che le era stata prospettata quando ha dato la disponibilità a scendere in campo. Quando cioè Iannarilli e Gagliardi non erano inseriti nella lista. Tutto questo non potrà non provocare degli effetti politici una volta che sarà arrivato il 4 marzo.

Intanto le polemiche infuriano. Vengono in mente gli appelli lanciati ripetutamente da Adriano Piacentini, presidente del consiglio comunale di Frosinone nei mesi scorsi. Quando ha chiesto considerazione per il gruppo di Forza Italia di Frosinone, capace di vincere due elezioni comunali di seguito a sostegno della candidatura di Nicola Ottaviani.

Alla prova dei fatti Piacentini aveva ragione perché ancora una volta Frosinone ha avuto un ruolo periferico nelle geometrie interne di Forza Italia.