Smottamento Pd in Regione: Tidei passa con Renzi

Via alla costruzione del Gruppo renziano in Regione Lazio. La prima ad uscire dal Pd è Marietta Tidei. Il consigliere formalizzerà lunedì la decisione, pubblicata oggi pomeriggio su Facebook. Assicura la lealtà a Zingaretti. Come a dire "stai sereno".

La manovra di logoramento del Pd in Regione Lazio è partita: Italia Viva di Matteo Renzi approda anche nell’Aula della Pisana. Piazza il primo colpo con Marietta Tidei che oggi ha annunciato la sua uscita dal Partito Democratico per passare alla nuova formazione del rottamatore.

Marietta Tidei (Italia Viva) Foto © Imagoeconomica, Stefano Carofei

L’annuncio arriva poco dopo le 15.30, con un lungo post sulla pagina Facebook del Consigliere regionale. “Ci ho pensato a lungo – spiega Marietta Tideied è una decisione che mi ha tolto tante ore di sonno. Però, alla fine, ho scelto di aderire ad Italia Viva“. Chiarisce che si tratta di una scelta “convinta e soprattutto animata da un entusiasmo che non vivevo da tanto tempo. In questo progetto ho ritrovato una visione sull’Italia, sull’Europa e sul futuro che nel Pd non trovo più“.

La missione di Rosato

L’ordine di scuderia era partito nei giorni scorsi, prima della Leopolda. Matteo Renzi aveva ordinato di iniziare a costituire ad ogni costo un gruppo consiliare di Italia Viva in Consiglio Regionale del Lazio. Per stringere d’assedio il governatore Nicola Zingaretti, destabilizzargli i numeri grazie ai quali fino adesso è riuscito a governare la Regione. (leggi qui Leopolda, pronta la manovra d’assedio a Zingaretti in Regione Lazio).

Il compito di organizzare il Gruppo era stato affidato ad Ettore Rosato, il papà del Rosatellum, che nei giorni scorsi ha fatto telefonate, incontrato consiglieri, sondato disponibilità. (leggi qui Sfiducia a Zingaretti, Centrodestra compatto: Lombardi mette Di Maio al bivio).

Lunedì la firma

Marietta Tidei formalizzerà lunedì l’uscita dal gruppo consiliare del Pd. È il giorno in cui il Centrodestra dovrebbe depositare la Mozione di Sfiducia a Nicola Zingaretti.

Matteo Renzi alla Leopolda presenta il simbolo Italia Viva © Imagoeconomica, Paolo Lo Debole

Il consigliere renziano assicura che non si tratta di una coltellata alla schiena. «Assicuro la mia totale lealtà alla maggioranza che oggi governa la Regione Lazio».

Qualcosa però nel suo post non quadra. Sembra scritto da giorni e poi lasciato nel cassetto, per tirarlo fuori al momento necessario senza nemmeno rileggerlo. Infatti si dice che “Purtroppo siamo stati fermi e spesso inefficaci. Governiamo con i 5 stelle e questo governo deve essere messo in condizione di lavorare efficacemente. C’era l’urgenza di togliere a Salvini la possibilità di fare ancora male al Paese, tirare su la legge di bilancio ed evitare l’aumento dell’Iva».

Il consigliere Tidei evidenzia quanto si sia trattato di una scelta sofferta. Che chiude “una stagione di militanza politica durata trent’anni“. Ricorda di essersi “iscritta alla Fgci nel 1989 e da allora sono stata sempre dalla stessa parte“.Assicura che continuerà “a lavorare in maniera propositiva e fattiva insieme agli amici del Pd e degli altri gruppi che sostengono il presidente Zingaretti“.

Una frase che suona come il celebre “Stai sereno, Enrico“, prinunciato da Renzi al premier Letta poco prima di silurarlo.