Venti di guerra in Forza Italia, i gilet gialli (non azzurri) di Ottaviani, Piacentini e Mastrangeli

Tajani ha scelto ancora una volta di dare carta bianca ad Abbruzzese. Il gruppo di Frosinone non ci sta e la frattura si consumerà quando sarà chiaro che al congresso il presidente del Cosilam punta su Del Brocco. E soprattutto sulle tessere. Perché Claudio Fazzone non interviene.

In altri tempi il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia, sarebbe intervenuto immediatamente per “blindare” le posizioni di Nicola Ottaviani e Adriano Piacentini. Per evitare cioè che entrambi alla fine possano decidere di lasciare il Partito. Stavolta invece no, almeno per il momento. Viene da chiedersi perché. Forse perché lo stesso Fazzone sta pensando ad un piano “b” nel caso gli “azzurri” dovessero ulteriormente precipitare nei sondaggi e, soprattutto, alle europee?

Antonio Tajani alle Europee si gioca tutto e sta cercando di capire su chi può effettivamente contare sui territori per centrare la rielezione. Non è semplice. Men che meno in provincia di Frosinone. Una cosa soltanto è chiara: Tajani ha dato carta bianca a Mario Abbruzzese e probabilmente sarà lui il candidato di questa provincia alle Europee. In cambio il presidente del Cosilam avrà la strada spianata per riprendersi la segreteria provinciale. Per quello ruolo è stato individuato Riccardo Del Brocco, ex fedelissimo di Massimo Ruspandini, senatore di Fratelli d’Italia. Dopo anni nei quali neppure si salutavano, adesso i rapporti tra i due sono notevolmente migliorati. Ma questa è un’altra storia.

Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli e Adriano Roma stanno apparecchiando la tavola. Il piatto forte saranno le tessere.

Proprio quello che non vogliono Nicola Ottaviani e Adriano Piacentini, il sindaco di Frosinone e il coordinatore provinciale. Con loro Riccardo Mastrangeli, primo deputato di Forza Italia in Ciociaria nel 1994. Tutti e tre sono convinti che è venuto il momento di dire basta per tanti motivi. Intanto perché Piacentini non può essere sostituito da Del Brocco. Poi c’è la solita questione di tagliare le gambe agli esponenti di Frosinone. In questo caso a Nicola Ottaviani.

Ci sono numerosi esempi in passato. L’ultimo quando si è trattato di scegliere i candidati alle politiche. Per il collegio nord circolavano i nomi di Adriano Piacentini e Riccardo Mastrangeli, ma alla fine Forza Italia fece un’operazione diversa. Dando spazio alla Lega (Francesco Zicchieri) che prima del 4 marzo aveva percentuali basse in Ciociaria. Quindi lasciando campo libero anche a Fratelli d’Italia (Massimo Ruspandini).

Una divisione alla pari in un momento in cui gli “azzurri” erano largamente maggioritari.

L’unico ad avere una posizione sulla carta blindata fu proprio Mario Abbruzzese, con il placet di Antonio Tajani. Non di Claudio Fazzone.

La lettura politica che il gruppo di Frosinone dà all’intera vicenda è questa: per bloccare Ottaviani c’è chi (Abbruzzese) ha preferito lasciare spazio a Lega e Fratelli d’Italia, con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

Il prossimo confronto di Antonio Tajani con Nicola Ottaviani e Adriano Piacentini sarà durissimo. Ammesso che ci sia. Il sindaco di Frosinone e il coordinatore provinciale non resteranno nel Partito se prevarrà ancora la linea di Abbruzzese, con Del Brocco segretario sulla base del congresso delle tessere. Claudio Fazzone potrebbe perfino essere d’accordo. Con Ottaviani e Piacentini naturalmente.

Altro che gilet azzurri. Alla fine entrambi potrebbero indossare i gilet gialli. E con loro anche Mastrangeli e l’intero gruppo di Frosinone.

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