Henkel, procedura di licenziamento per 18

Procedura di licenziamento per 18 dipendenti dello stabilimento Henkel di Ferentino. La dura presa di posizione del sindacato Filctem Cgil: "Conseguenza di scelte aziendali sbagliate”

Scelte aziendali sbagliate, fatte pagare ai lavoratori”: attacca a testa bassa Sandro Chiarlitti, non ci sta il Segretario Regionale dei Chimici Cgil davanti alla procedura di licenziamento avviata dallo stabilimento Henkel di Ferentino su 18 dei suoi oltre cento lavoratori.

Per il sindacalista è chiaro che “che la strategia sia quella di aumentare i profitti riducendo il lavoro e saturando i magazzini”. Già nei giorni scorsi aveva espresso forte preoccupazione.

Segnali già da gennaio

Sandro Chiarlitti

I segnali che qualcosa non andasse erano cominciati all’inizio del nuovo anno. Il giovedì sera scattava lo stop alla produzione: il venerdì tutti a casa. E così è stato per tutto il 2023. Problemi di mercato? Per Henkel si e lo ha detto nel corso del recente incontro avuto con i rappresentanti dei lavoratori. A loro la società ha ribadito che l’andamento dei volumi non prevede incrementi e lo scenario rimane di totale incertezza.

Non la pensa così Filctem Cgil. Per Il Segretario Regionale di Frosinone Sandro Chiarlitti i licenziamenti sono la conseguenza di scelte aziendali sbagliate: “la vendita del marchio General ed un considerevole aumento dei prezzi per i prodotti di punta sul mercato hanno generato una flessione dei volumi. È chiaro che che la strategia è quella di aumentare i profitti riducendo il lavoro e saturando i magazzini, pensando di godere a lungo del monopolio commerciale“.

Parla di scelte unilaterali, strategie non condivise. È per questo che dice no a questa procedura di licenziamento. Perché per Sandro Chiarlitti c’erano molte altre soluzioni praticabili. “Appare comico – dice – che, dopo anni in cui la società ha fatto scelte unilaterali disponendo di sistemi per l’efficientamento delle produzioni con contestuali assunzioni di figure professionali, oggi presenta il conto al sindacato”.

Valeriani: Noi non ci stiamo

Nel 2021 la Henkel ha chiuso lo stabilimento di Lomazzo (Como) trasferendo le produzioni a Ferentino (Frosinone) ed in Spagna. Al momento sono 169 i lavoratori nell’impianto ciociaro dove si producono detersivi in polvere e liquidi, per il bucato e per la pulizia dei piatti a mano, per marchi come Dixan, Bio Presto, Perlana, Nelsen e Vernel.

Le motivazioni dichiarate nella procedura sono la riorganizzazione in seguito al calo del mercato di riferimento e di volumi. Come Femca Cisl siamo fortemente preoccupati dal taglio annunciato e soprattutto per il futuro dello stabilimento di Ferentino” dice la Segretaria Generale della Femca Cisl di Frosinone Antonella Valeriani.

La Cisl chiede garanzie su quello che è l’unico sito di detergenza Henkel rimasto in Italia dopo la chiusura dello stabilimento di Lomazzo nel 2021. Antonella Valeriani ricorda che “al triste sacrificio del sito lombardo doveva seguire il trasferimento di tutti volumi destinati all’Italia nello stabilimento ciociaro e e garantirne investimenti e futuro certo. Oggi arriva invece la dichiarazione di esuberi: noi non ci stiamo”.

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