I Cinque Stelle non possono restare a guardare

Il Movimento Cinque Stelle rischia di rimanere indietro. Superato nel suo metodo di selezione dei candidati alle Comunali. L'insolito silenzio nelle prossime sfide. Lì dove proprio non può restare a guardare. Perché è dove si amministrano realmente i territori

L’unica eccezione è rappresentata da Ferentino, dove il Partito Democratico non ha problemi: il candidato a sindaco c’è, Antonio Pompeo, che veleggia con il vento in poppa e si prepara anche per il bis come presidente della Provincia. Ma per il resto i Dem hanno problemi dappertutto. Stesso discorso per il centrosinistra: da Anagni a Fiuggi. Il centrodestra non sta messo poi tanto meglio, anche perché sia la Lega che Fratelli d’Italia hanno intenzione di sedersi da protagonisti al tavolo delle trattative anche in provincia di Frosinone.

Per dire la loro in modo forte sulla coalizione e sulle candidature a sindaco. In diversi Comuni c’è più di una tentazione di schieramenti trasversali, ai limiti della grande “ammucchiata”.

In questo contesto stupisce la timidezza del Movimento Cinque Stelle sul territorio, tanto più che sia alle Politiche che alle Regionali i pentastellati hanno fatto segnare percentuali enormi.

Da primo Partito in tantissimi casi. Possibile che alle comunali non ci siano candidati a sindaco in grado di competere per la vittoria?

Un anno fa al Comune di Frosinone le percentuali reali sono state molto più basse di quelle ipotizzate dai sondaggi.

Vero che alle Comunali sono in campo centinaia di candidati, le liste civiche sono tante, forti e agguerrite, però in Ciociaria i consensi dati ai Cinque Stelle a Camera, Senato e Regione testimoniano una certa attenzione.

Sarebbe probabilmente il caso che la formazione di Luigi Di Maio cominciasse a porsi il problema. Anche perché ci sono settori e temi (servizio idrico, rifiuti, sanità) nei quali è importante che sindaci e consiglieri comunali siano presenti nelle assemblee. Lì dove poi si prendono le decisioni importanti.

Alla Regione Lazio un’ipotesi di collaborazione tra il Partito Democratico a guida Zingaretti e i Cinque Stelle della Lombardi c’è. Potrebbe rappresentare una svolta anche sul piano locale.

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