I due messaggi di Pompeo: mano tesa a Draghi. E a De Angelis

Pompeo

Nuovo Governo: il leader di base Riformista Antonio Pompeo rompe il silenzio. E lancia due segnali. A Zingaretti ma anche al Pd sul territorio. E dice: "Tutte le parti politiche a sostegno del 'sistema Draghi' ”. mano tesa a Iv: "Al Pd il ruolo di ricucire alleanze naturali”. Il messaggio per le Comunali di Frosinone per trovare una candidatura condivisa

Fuori dal cono d’ombra. Il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo appende dopo mesi i panni dell’amministratore pubblico. Torna ad indossare quelli del politico: del leader di Base Riformista, l’ala Pd dei diversamente renziani rimasti nel Partito. Via dal cono d’ombra per mandare due segnali politici: forti e chiari. Uno al livello nazionale del Partito Democratico nazionale ed uno ai livelli locali. Per dire che non c’è spazio per scollamenti nel sostenere Mario Draghi. E che va tesa subito la mano a Matteo Renzi ed Italia Viva.

Fine del silenzio di Pompeo

Silenzioso al limite dell’introverso. Antonio Pompeo in questi ultimi due anni ha concentrato la sua azione politica sui risultati amministrativi. Ha disegnato così la sua componente, puntando su sindaci ed amministratori. E sui risultati da poter presentare ai cittadini.

Mario Draghi al Quirinale

La crisi in atto cambia lo scenario. La fine del governo Conte 2 e le consultazioni avviate da Mario Draghi, impongono prese di posizione. Perché la linea del Partito e quella tenuta fino a ieri da Nicola Zingaretti verrà messa in discussione una volta risolta la crisi. (Leggi qui Competenza al potere. E il cinismo dei mediocri).

Il rischio è quello di un Pd debole, lacerato dalle divisioni interne. Antonio Pompeo dice no. «L’interesse del Paese davanti a quello del Partito. Ma poi i Partiti facciano tutti la loro parte seguendo la linea tracciata dal Presidente Mattarella e sostengano il ‘sistema Draghi’, quello, cioè, in cui al premier spetta la sintesi del programma e alle forze politiche il giudizio e la responsabilità delle scelte“.

C’è infatti chi storce il muso all’idea di ritrovarsi dentro una specie di Grosse Koalition all’italiana, con il Pd insieme a Lega e M5S. Antonio Pompeo lo dice con chiarezza: è il momento delle responsabilità. E se questo dovesse avere ripercussioni sul Partito e la sua guida «l’interesse dell’Italia deve venire prima di quello del Partito».

Ripercussioni locali

C’è anche un altro aspetto. Le conseguenze locali delle scelte nazionali sono dietro l’angolo. L’attuale situazione politica italiana, inevitabilmente, si ripercuote anche sullo scenario provinciale.

«L’obiettivo deve essere non soltanto quello di gestire questa fase di emergenza sanitaria ma, più in generale, di restituire credibilità e dignità all’Italia nei confronti dell’Europa. C’è il preciso dovere di spendere bene le risorse del Recovery Plan».

Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica

«Tutte le parti politiche non possono e non devono sottrarsi a questa chiamata: e non solo perché è cogente la necessità di riposizionare il nostro Paese nel panorama degli Stati di respiro europeo e internazionale. Ma, soprattutto, perché in periodo di pandemia, dove si sta mettendo in campo la più grande campagna di vaccinazione di massa della storia, agire con responsabilità e rispetto nei confronti del Paese è imprescindibile per chi è chiamato guidare l’Italia».

L’indole dell’amministratore emerge sempre. Antonio Pompeo chiede soluzioni rapide alla crisi di Governo, soluzioni unitarie nel nome del Paese. Perché non si può rischiare di prendere decisioni sbagliate sui tempi delle vaccinazioni, sulle conseguenze della pandemia a carico dei posti di lavoro e della tenuta delle imprese.

Ricucire con Renzi. E De Angelis

Ma il vero segnale politico è quello che sollecita la ripresa delle relazioni con Matteo Renzi ed Italia Viva

«Il Partito Democratico – dice Antonio Pompeodeve partecipare attivamente alla fase di costituzione del nuovo Governo, un lavoro necessario che va di pari passo con l’azione di ricucitura delle alleanze naturali, tra le quali quella con Italia Viva».

Francesco De Angelis e Antonio Pompeo

Per il leader di Base Riformista bisogna «mettere da parte rancori e recriminazioni, nell’ottica della collaborazione e della condivisione di programmi per il bene comune. Uno schema politico sostenibile da declinare sui territori, a cominciare dalla stessa provincia di Frosinone dove ci aspettano appuntamenti elettorali importanti e sfide da vincere”.

E’ un segnale a Francesco De Angelis ed alla componente maggioritaria di Pensare Democratico , in vista delle elezioni comunali di Frosinone. Ma anche e soprattutto per le imminenti scadenze di Alatri e Sora.

Antonio Pompeo dice che sono maturi i tempi per un confronto serio, leale, paritario sulla scelta del candidato sindaco. Senza imposizioni e nel reciproco rispetto.

Valgono gli stessi principi nazionali: per Antonio Pompeo non ci si può permettere di perdere tempo.