I giudici congelano tre vigili a Salera

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Il Consiglio di Stato dimezza i vigili da assumere. Ne congela tre in attesa di entrare nel merito del ricorso presentato da altrettanti precari. Intanto per il Congresso...

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Ne erano previsti sei. Nemmeno uno se ne è visto. Il Comune di Cassino attende il via libera al nuovo Piano di Fabbisogno del Personale 2021 per procedere con le altre assunzioni di personale. Ma intanto c’è ancora un pezzo del vecchio piano 2020 che deve essere completato: prevedeva l’assunzione di 6 vigili urbani, nessuno è entrato in servizio. A differenza di tutti gli altri. Perché stanno invece regolarmente lavorando ormai da mesi le circa 20 unità vincitrici degli altri concorsi.

Erano sei, i bandi pubblicati a luglio scorso. Cinque sono andati regolarmente in porto. Quello dei vigili ancora no. E adesso sulla testa del sindaco Salera cade una nuova tegola. Come mai?

Il riassunto sui Vigili

Foto: Vince Paolo Gerace / Imagoeconomica

Ricapitoliamo brevemente. Non appena furono pubblicati i bandi, tre dei quattro agenti precari che avevano prestato servizio al Comune di Cassino tra il 2012 e il 2015, chiesero la stabilizzazione. A sostegno delle loro tesi portarono la legge Madia del 2017: prevede la stabilizzazione per chi abbia prestato servizio almeno tre anni in una Pubblica Amministrazione.

A nulla valsero le diffide degli avvocati, il sindaco è andato dritto per la sua strada: nessuna stabilizzazione, si precede per concorso. Iniziò quindi una lunga battaglia legale a colpi di ricorsi e controricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato. I giudici amministrativi in una prima istanza accolsero le ragioni del sindaco (Leggi qui).

Gli ex vigili presentarono ricorso in Consiglio di Stato. Poi, come se non bastassero le carte bollate, intervennero i Dpcm dovuti all’emergenza Covid a bloccare i concorsi lo scorso inverno. Stop per altri mesi.

Si arriva a febbraio 2021 e viene finalmente pubblicata la graduatoria. A marzo si sarebbe dovuto procedere con le assunzioni. Invece no: altri ricorsi, questa volta per via del fatto che alcuni dei partecipanti al concorso non avevano tutti i requisiti. A seguito di un’accurata verifica alcuni idonei (non vincitori) sono stati depennati dalla graduatoria in quanto non avevano la patente A2, quella necessaria per guidare le moto.

Ecco quindi la graduatoria finale, le assunzioni sembravano ormai cosa fatta.

Sentenza sospesa… a metà

Salera Polizia Municipale
Il sindaco di Cassino Enzo Salera con una pattuglia della Polizia Municipale

E invece nulla ancora. Ora la novità: di assunzioni se ne faranno da subito tre, non più sei. Per quale motivo? Perchè il Consiglio di Stato ieri ha sospeso l’esecutività della sentenza impugnata dai tre ex precari. Cosa significa?

Il Tar (il tribunale competente ad esaminare le controversie che riguardano gli atti della Pubblica Amministrazione) aveva respinto la loro istanza per annullare il concorso. Ma il Consiglio di Stato (l’organo di appello per le sentenze del tar) riunito ieri in sede giurisdizionale ha sospeso l’esecutività della sentenza impugnata. Ha fissato al 9 dicembre la nuova udienza per entrare nel merito della questione.

Considerato che risulta conclusa la procedura di concorso ma non sono stati ancora firmati i contratti di lavoro, ha stabilito di sospendere l’esecutività della sentenza limitatamente a tre delle sei assunzioni messe a concorso. Ciò significa che l’Amministrazione Comunale potrà procedere all’assunzione dei primi tre aspiranti vigili in graduatoria. “Cosa che farà subito, avviando le procedure previste. Nel frattempo – spiegano dal Municipio – si attende che il Ministero dia il nulla osta al piano delle assunzioni approvato dal Consiglio comunale, nel quale tra le 14 nuove assunzioni è prevista anche quella di altri vigili urbani”.

E gli altri problemi

Intanto il sindaco Salera è impegnato anche su un altro fronte. Giugno sarà il mese decisivo per partire con i lavori in centro. Nei giorni scorsi il sindaco è andato a Roma in Regione con il presidente del Consiglio, Barbara Di Rollo. I finanziamenti sembrano ormai in dirittura d’arrivo. (Leggi qui Troppo rischioso, il vertice evita i temi minati).

Restano invece ancora sullo sfondo i nodi legati al congresso del Pd. Con discrezione, della vicenda si sta interessando anche il Segretario provinciale, Luca Fantini. Sta tentando di costruire una base comune di discussione che sia il più ampia possibile. Al momento non c’è ancora una data né un’indicazione precisa per il Congresso. Solo una cosa sembra certa: che il nuovo gruppo dirigente sarà composto da persone vicine all’amministrazione. Ovvero coloro che hanno sostenuto Salera sin dalle primarie del 2019 e che ora, a distanza di due anni, intendono raccogliere i frutti di quanto seminato.

Non dimentichiamo – dicono esponenti del Pd vicini al sindaco – chi in questi giorni di due anni fa denigrava la candidatura di Salera e il Pd che lo sosteneva. E’ evidente che la nostra linea è stata vincente e non potranno quindi essere altri a guidare ora il processo di ricostruzione del Partito”.

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