I lavori a Fca Cassino Plant partono a giugno: il piano va avanti

Venerdì al Ministero il Tavolo convocato dal sottosegretario al Lavoro Durigon e dall'onorevole Francesca Gerardi. Indiscrezioni da Torino annunciano che a giugno partiranno i lavori su Cassino Plant per le linee di Giulia e Stelvio elettriche

I lavori per la trasformazione dello stabilimento Cassino Plant di Fiat Chrysler Automobiles partiranno a giugno. Le linee di Giulia, Stelvio e Giulietta nella versione plug-in con motore elettrico cominceranno a ridosso delle ferie estive. Il piano di investimenti Fca non verrà cancellato nella parte che riguarda le linee in provincia di Frosinone. Forse verrà rivisto ma non più di tanto.

È quanto filtra dallo strettissimo riserbo di Corso Angelli a Torino, quartier generale italiano del colosso automobilistico Fca. A quella porta hanno bussato il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon e la deputata Francesca Gerardi, nel tentativo di spezzare l’assedio scattato dopo le dichiarazioni fatte alla Cnbc dall’amministratore delegato Mike Manley. (leggi qui Fca punta sugli Usa. A Detroit annuncia «In Italia c’è l’ecotassa, rivediamo il piano di investimenti»).

Venerdì il tavolo al Ministero

Da quella porta sono arrivate alcune risposte. Che per Cassino sarebbero rassicurazioni. Il sottosegretario e l’onorevole Gerardi lo comunicheranno direttamente ai sindacati. Hanno convocato un tavolo per venerdì al Ministero del Lavoro, con i segretari provinciali dei metalmeccanici di Cgil – Cisl – Uil – Ugl della provincia di Frosinone.

In quella sede riveleranno che a giugno partiranno i lavori sulle linee. E che il piano Fca annunciato a novembre da Mike Manley, nella sostanza è confermato nella parte che riguarda Cassino Plant. (leggi qui Fca, svelato il piano: Levantino e hybrid ma non subito). Grazie soprattutto ai numeri strepitosi realizzati da Giulia e Stelvio sul mercato Usa. (leggi qui Giulia e Stelvio, la salvezza arriverà dagli Usa).

Rivedere la tassa

Una linea di dialogo tra Fca ed il Governo italiano c’è. Sottile. Da percorrere per disinnescare l’ondata di reazioni che si è sollevata subito dopo la conferma della revisione degli investimenti. Nelle ore scorse anche il vescovo Antonazzo ha preso posizione chiedendo al governo di rivedere la tassa, così come i sindacati e la politica.

In serata il segretario generale dell’Associazione Quadri Capi Fiat- Giovanni Serra, ha confermato gli enormi rischi per l’occupazione negli stabilimenti Fca in Italia se non ci sarà la revisione dell’Ecotassa. «È necessario che il Governo riveda al più presto il provvedimento, nella consapevolezza che il nostro Paese necessita piuttosto di fare sistema su interventi, ad esempio in infrastrutture, per avviare la produzione delle auto elettriche italiane – ribadisce il Segretario Generale Serra. Forzare i tempi su questo processo prima che la produzione sia avviata nelle fabbriche italiane, avrà come unico effetto positivo quello di avvantaggiare i competitors esteri, a danno dei lavoratori e dell’economia italiana che ha nell’automotive una quota importante del Pil».

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright