I nuovi equilibri della Lega

Cosa c'è dietro all'incontro di ieri che ha riunito la Lega. Il puzzle pazientemente ricomposto da Durigon. Il ruolo centrale di Ciacciarelli e Gerardi. Decisive le candidature. Sono loro a tenere in equilibrio la Lega

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

I nuovi equilibri sul Carroccio in provincia di Frosinone prendono forma tra un antipasto leggero ed un pranzo veloce. Accade a La Trattoria, proprio di fronte all’uscita del casello dell’Autostrada. È lì che i vertici della Lega si sono incontrati ieri prima del convegno sulle opportunità del Pnrr per il territorio.

L’incontro con il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze Federico Freni è stato una vetrina. Dietro la quale esibire il risultato politico raggiunto dal Coordinatore regionale Claudio Durigon: a Frosinone gli scontri sono cessati, c’è un nuovo equilibrio che tiene insieme tutte le anime leghiste. Pretendere che si vogliano anche bene è troppo: ma il tempo degli agguati e degli sgambetti è finito.

L’ascia sotterrata

Pasquale Ciacciarelli

Merito di una paziente opera di ricomposizione. Avviata da Claudio Durigon lo scorso autunno subito dopo i risultati delle elezioni Comunali a Sora ed Alatri: ci sono stati due confronti non proprio sereni nel suo ufficio romano. Sono serviti per innescare un riordino. Al quale ha dato il suo contributo decisivo il responsabile provinciale Organizzazione Pasquale Ciacciarelli, sul quale non è stata ostile l’onorevole Francesca Gerardi, dove un peso importante nel riequilibrio lo ha portato la figura del consigliere provinciale Gianluca Quadrini.

Decisiva è stata l’ultima scaramuccia: quella per il ruolo di Capogruppo alla Provincia di Frosinone. Lo reclamavano sia Gianluca Quadrini (area Gerardi) che Andrea Amata (area Ottaviani), rischiando di mettere in discussione addirittura la Presidenza del Consiglio provinciale andata a Luca Zaccari (area Ciacciarelli). (leggi qui Lega, giù le mani dal capogruppo).

Dopo lo scontro al calor bianco tra Zaccari e l’onorevole Gerardi è intervenuta la mediazione Ciacciarelli. Con un accordo sottoscritto in Provincia: Zaccari resta presidente, Quadrini cede ad Amata la delega alle Partecipate, Amata gli dà in cambio il ruolo di Capogruppo. Il vero risultato però è il clima di tregua permanente che è stato instaurato. Lo dimostra il gesto compiuto ieri da Luca Zaccari: quando ha visto l’onorevole Francesca Gerardi non le ha lanciato frecciate ma ha raffreddato la tensione: “Nulla di personale, se ho alzato la voce è stato per passione politica”. Fine dello scontro.

I nuovi equilibri

Sono le candidature per le Regionali e le Politiche il collante che sta tenendo tutto insieme. Lo si comprende durante il pranzo che precede l’incontro. Gli onorevoli Claudio Durigon e Francesco Zicchieri nel 2023 saranno di nuovo schierati nelle liste per Montecitorio: ma non nel collegio di Frosinone. La candidatura di Nicola Ottaviani al Parlamento (Camera o Senato, non è ancora chiaro) non è collegata al risultato delle elezioni Comunali di Frosinone. L’onorevole Francesca Gerardi non verrà schierata alle Regionali ma farà parte della pattuglia per Montecitorio e sarà la capolista o la numero due: non per una questione di genere; il Partito ha apprezzato il contributo portato in Aula su temi come lo stalking e l’energia.

Il capolista alle Regionali sarà Pasquale Ciacciarelli. A Roma si è mosso bene: la presentazione del suo libro al Tempio di Adriano con il direttore dell’AdnKronos ed il direttore del TG2 ha lasciato il segno; non lo hanno fatto i parlamentari, c’è riuscito da Consigliere regionale (leggi qui E Salvini andò al Tempio di Adriano a benedire Ciacciarelli). Sul territorio altrettanto: è stato lui ad organizzare l’evento di ieri culminato con il video intervento di Matteo Salvini.

In lista ci sarà Gianluca Quadrini. E l’accordo è chiaro: ognuno per se e senza sgambetti.

Missione Comunali

A tenere tutto in equilibrio poi contribuisce anche la linea decisa per le Comunali di Frosinone. Il candidato sindaco che uscirà dalle Primarie, Riccardo Mastrangeli, non dovrà indossare la casacca della Lega, nonostante sia l’erede di un sindaco leghista.

Riccardo Mastrangeli ieri ad un certo punto è passato a portare il suo saluto. Stando bene attento a stare lontano da adesioni e simboli. Vuole essere il sindaco di tutto il centrodestra. Per la politica ci sarà tempo. Ora sta tutto in equilibrio così.