I rifiuti di Roma nella nuova discarica di Lozza. E Raggi va due volte ko

La sindaca di Roma finisce due volte in minoranza sul caso della nuova discarica dei rifiuti a Monte Carnevale. È dell'industriale Valter Lozza che gestice già Roccasecca e Civitavecchia. Che dice: "Da tre anni in Ngr. Non gestiremo con Ama”. Le proteste dei cittadini: “Abbiamo già dato per anni”

Una mano di Valter Lozza nella società che possiede la cava di Monte Carnevale: quella dove la Giunta comunale di Roma ha deliberato la realizzazione della sua discarica cittadina. Scatenando oggi il caos politico che nel pomeriggio per ben due volte ha mandato in frantumi la maggioranza della sindaca Virginia Raggi.

Valter Lozza

Valter Lozza è l’imprenditore che negli ultimi vent’anni ha rivoluzionato il vecchio concetto di discarica, applicando nei suoi impianti le tecniche più moderne: motori di nave utilizzati per stabilizzare le masse ed aspirarne i liquami impedendo che finiscano nei terreni, alghe con cui trattare i liquami, capping e piantumazione per recuperare gli invasi una volta esaurito il loro ciclo.

È lui a gestire due dei tre impianti attivi nel Lazio ora che è stata chiusa Colle Fagiolara a Colleferro: la Mad di Roccasecca e Fosso Crepacuore a Civitavecchia.

Raggi senza maggioranza

Quella decisione ha determinato oggi il clamoroso ko della Giunta Raggi in Assemblea capitolina. la sindaca è stata mandata sotto dalla sua stessa maggioranza. È accaduto al momento del voto di due mozioni ‘gemelle’: le avevano presentate Fratelli d’Italia e Partito Democratico.

Nonostante provenissero dai banchi dell’opposizione le due mozioni sono state approvate: anche con i voti del Movimento 5 Stelle; la prima è passata con 28 favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti; la seconda ha ottenuto 21 favorevoli, 1 contrario e 10 astenuti.

I due documenti impegnano la sindaca e la sua Giunta a ritirare la delibera con cui hanno stabilito di realizzare la nuova discarica nell’area di Monte Carnevale. Chiedono di valutare una diversa localizzazione.

Il voto favorevole ai due provvedimenti è arrivato al termine di una giornata iniziata col presidio di oltre trecento cittadini in piazza del Campidoglio. A realizzarlo sono stati i residenti nella Valle Galeria che per decenni ha ospitato la maxi-discarica di Malagrotta. Sono saliti in aula Giulio Cesare e da lì hanno assistito ai lavori del Consiglio.

L’approvazione delle due mozioni è stata accolta dagli applausi.

Il M5S spaccato

Il Consiglio Comunale di Roma © Imagoeconomica / Benvegnu’ Guaitoli

Nel Movimento 5 Stelle c’è una spaccatura verticale. Una parte è rimasta fedele alla sindaca Virginia Raggi. L’altra ha votato contro la linea dell’amministrazione. A guidarla è la consigliera Simona Ficcardi.

«Siamo contrari – ha detto – alle discariche in generale. Ma oggi bisogna prendere atto di una situazione d’emergenza e della necessità di individuare una discarica che sarebbe ingiusta sia a Roma che in provincia».

Per Simona Ficcardi bisogna riaprire il tavolo tecnico che ha individuato gli 11 siti idonei ad ospitare la discarica. In gran parte sono dentro ex cave. La consigliera ritiene che «l’istruttoria è stata carente fin dall’inizio, fin dall’individuazione dei siti. Inoltre l’atto votato nel 2019 in quest’Aula, la delibera per la salvaguardia della Valle Galeria, prevedeva una variante a tutela». In pratica, una clausola che escludesse il territorio che fino ad oggi si è fatto carico dei rifiuti. «Ma è stata anticipata ingiustamente dalla delibera di Giunta che individua l’area di Monte Carnevale».

L’ala 5 Stelle che ha votato a favore delle due mozioni (e quindi contro la sindaca Raggi) ha spiegato di averlo fatto perché «dopo la discarica di Malagrotta il territorio va risanato. È stato un errore mettere la Valle Galeria tra gli 11 siti: dopodiche’ è stato il Campidoglio a scegliere Monte Carnevale, ed e’ una sconfitta politica per il M5S che ha sempre lottato per la Valle Galeria».

La mano di Valter

Il fatto che sia stata scelta un’area nella quale ci sia il principale player regionale del settore ha suscitato qualle illazione. Subito messa a tacere dall’imprenditore.

«La Mad aveva un accordo, ancora non formalizzato, con la societa’ Ngr per la maggioranza delle quote già dal 2016» ha spiegato Valter Lozza.

All’epoca «fu portato avanti il progetto per una discarica di amianto e inerti a Monte Carnevale. Poi è stato tolto l’amianto ed è rimasto il progetto per una discarica di rifiuti speciali non pericolosi per quanto riguarda gli inerti».

La manifestazione in Campidoglio contro la nuova discarica © AG. Dire

«Dopo la valutazione di impatto ambientale positiva rilasciata dalla Regione, l’accordo tra Mad ed Ngr è stato formalizzato, ma all’epoca il sito di cui si parlava per realizzare la discarica di Roma era Tragliatella e non Monte Carnevale». In pratica, stando alla sua ricostruzione, Valter Lozza ha investito su un progetto che riguardava tutt’altro che i rifiuti urbani. Destino ha voluto che ora si ritrovi tra le mani le quote di maggioranza della Ngr, societa’ che ha la cava di Monte Carnevale.

No alla gestione con Ama

 A breve Lozza presenterà una richiesta in Regione per poterla trasformare in un impianto di smaltimento di rifiuti speciali derivanti dal trattamento degli urbani.

Ora – spiega Lozza – cominceremo ad incontrarci con i tecnici ed entro un mese più o meno dovremmo presentare il nuovo progetto agli uffici regionali”.

La NGR chiederà una modifica “non sostanziale” del progetto della discarica di inerti: andrà adeguato ai nuovi rifiuti in ingresso. I lavori in teoria “potrebbero anche partire parallelamente al percorso autorizzativo perché anche la discarica di inerti di fatto è un impianto per lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi. E quindi i presidi ambientali sono perlopiù gli stessi“.

Considerate le forti opposizioni della popolazione della Valle Galeria la NGR non metterà le ruspe all’opera da subito.

Certamente, almeno per il momento, non viene contemplata l’ipotesi di realizzare e gestire la discarica insieme ad Ama: “Quell’impianto sarà al servizio di Ama e dei tmb di E.Giovi, per il resto mi sembra poco utile fantasticare“, ha concluso Valter Lozza.

Virginia vattene

Virginia Raggi

In serata è partito l’assedio politico a Virginia Raggi.

Ad aprire il fuoco è stato il capogruppo capitolino del Partito Democratico, Giulio Pelonzi. «Col voto di oggi vince la città ma c’e’ da chiedersi se esista ancora una maggioranza in grado di guidare Roma, visto che una delibera della Giunta è stata bocciata dall’aula. Se un decreto di un ministro venisse bocciato dal Parlamento quel ministro darebbe le dimissioni, in questo caso la delega ai rifiuti ce l’ha la sindaca e se la maggioranza, come ha dimostrato il voto di oggi in aula, non c’e’ piu’ la Raggi dovrebbe trarne le conseguenze».

A stretto giro arriva il commento del Coordinatore della Lega per Roma, Claudio Durigon. «La Raggi sfiduciata dai suoi stessi consiglieri che le votano contro, va sotto e perde anche l’ultimo briciolo di autorità. Sono infatti stati 12 grillini a votare la mozione dell’opposizione contro la discarica di Monte Carnevale, indicata proprio dalla giunta Raggi. A questo punto non le rimane che dimettersi e liberare Roma».

Dal centrodestra tuona anche il consigliere regionale del Lazio e tra i fondatori nazionali di “Cambiamo” con Toti, Adriano Palozzi.  «Sindaca Raggi messa sotto dalla sua stessa maggioranza al momento del voto su discarica Monte Carnevale. Chiamale, se vuoi, ‘Mozioni’, anzi no, dimissioni. La sindaca lasci la poltrona“.

Dalle file di Fratelli d’Italia è il capogruppo Andrea De Priamo a parlare. «Una grande vittoria dei cittadini e del buonsenso. Dimostra che in politica il mantenimento della parola data vale ancora qualcosa. Infatti in varie circostanze tutte le forze politiche avevano garantito che la Valle Galeria non sarebbe stata oggetto di altri impianti inquinanti visto che ne e’ evidentemente satura».

Virginia tira dritto

Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco

A Virginia Raggi però non fanno cambiare idea né le due mozioni, né la protesta dei cittadini, né la richiesta di dimissioni avanzata dai suoi avversari.

Nonostante il chiaro indirizzo espresso oggi pomeriggio dall’Assemblea capitolina e dalla sua stessa maggioranza, la sindaca non avrebbe intenzione di tornare indietro e ritirare delibera di Giunta approvata lo scorso 31 dicembre. 

Lì nella nuova discarica potrebbero arrivare per un certo periodo anche i rifiuti della provincia di Frosinone, se troveranno conferma le parole dette ieri dal sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco. Secondo il quale l’impianto Mad in provincia di Frosinone è in via di esaurimento e non è stata ancora realizzata un’alternativa. Condizioni che autorizzerebbero il trasferimento a Roma fino a quando non sarà individuato il nuovo sito provinciale. (leggi qui Allarme a Roccasecca: discarica in esaurimento).