I russi non possono prendere l’Ucraina: ne hanno perso l’anima

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. I russi potranno anche radere al suolo l'Ucraina: ma non la conquisteranno mai. Perché c'è un abisso tra l'amore e la violenza.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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C’è un abisso tra l’amore e la violenza. Stanno su due galassie diverse. L’amore è la condivisione delle cose belle ma anche di quelle insopportabili che sono nell’altro; l’amore è tanto più profondo e radicato quanto più accettiamo quelle differenze dall’altro.

L’amore non è solo passione fisica, non è solo estetica: sono cose che con gli anni passano. È piuttosto il piacere di ascoltarsi, completarsi, scoprirsi, anche a distanza di anni.

Foto: Lucidwaters / Can Stock Photo

La violenza è un atto brutale, animalesco, fisico, che non ha nulla di sentimentale. Lascia un senso di sporco all’interno, di vuoto nell’anima. In chi lo compie – dicono gli esperti – c’è spesso la convinzione che anche quello sia amore.

Invece, nulla hanno da spartire. 

Chi compie violenza, quasi sempre non ha idea di cosa sia un sentimento. Soprattutto non sa che amare significa anche, tra le tante cose, essere disposti a soffrire.

È per questo che anche se Vladimir Putin alla fine dovesse annientare l’Ucraina riducendola in macerie con la forza delle armi, in realtà non la conquisterà mai. I russi non potranno mai conquistare l’Ucraina perché ne hanno perso l’anima

Esattamente come avvenne con la Polonia. Che alla fine degli anni Quaranta era protetta dall’abbraccio degli Inglesi: che la barattarono con Stalin in cambio del controllo sulla Grecia. Ma appena ne hanno avuto la possibilità, i polacchi si sono sottratti da quell’abbraccio violento ed oggi non vogliono nemmeno sentir nominare i russi.

È storia. È per questo che c’è un abisso tra l’amore e la violenza. 

Senza Ricevuta di Ritorno.