I segnali pericolosi delle parole di questi giorni

Le parole di questi giorni. Usate come menzogne. Anzi, una lezione su come usare la menzogna. Ma le parole rivelano il cuore: indicano quando mente.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Il frutto dimostra come è coltivato l’albero, così la parola rivela i pensieri del cuore. (dal libro del Siracide 27,7)

Bisogna ascoltare. Bisogna saper ascoltare per capire. Il rapporto fra noi e le parole è fondamentale perché le parole sono l’elemento principale della nostra comunicazione.

Siamo storditi dalle notizie che giungono dall’Ucraina, da una guerra che nessuno pensava potesse essere possibile nel XXI secolo in Europa e che invece c’è arrivata addosso, nonostante tutte le parole che precedentemente hanno negato l’intenzione dell’opzione militare

Le parole sono importanti

‘Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre’ – Tiziano Vecellio (1550) Museo del Prado, Madrid

Abbiamo avuto l’esempio in questi giorni di quanto le parole siano importanti nella comunicazione. Sia dal punto di vista dell’affermazione della verità ma anche, purtroppo, della sua negazione, della menzogna. Dell’utilizzo della falsità come strumento di regolazione dei rapporti tra le persone, in questo caso fra le nazioni. 

Per questa ragione, uno dei comandamenti di Mosè fa riferimento alla verità:  Non dire falsa testimonianza sono le parole delle tavole della legge. Provate a volgerla in positivo è avrete un ben altro valore nella vita quotidiana:  fa’ in maniera tale che la verità trionfi

Il libro di Genesi ci fa capire quanto alla radice del male ci sia la menzogna:  sono le parole  ingannevoli del serpente a far credere ad Eva che mangiare il frutto, che le avrebbe dato poi la morte, era invece una cosa da fare. E che chi le aveva dato quell’ordine era in realtà il suo nemico e non il suo creatore. 

La menzogna è dunque alla base del male ed è una tentazione che abbiamo continuamente, perché sappiamo che nascondere la verità a volte può darti un vantaggio, rispetto agli altri. Ma è un vantaggio che si paga duramente,  con la crisi di fiducia, con la mancanza di reputazione, con il bando da ogni consorzio di persone che si stimano e che sono solidali l’una con l’altra. 

La lezione sulla menzogna

Vladimir Putin (Foto: Kremlin.ru)

I discorsi delle ore immediatamente precedenti lo scoppio della guerra sono una lezione sulla menzogna. Abbiamo visto come le parole possano essere utilizzate per ingannare, per tranquillizzare, per blandire,  per far credere una cosa per un’altra, per non allarmare

E poi abbiamo constatato invece la cruda realtà, che in queste ore viene pagata duramente da tanti giovani sia dall’una che dall’altra parte, da tanta gente innocente che da un momento all’altro si è vista precipitare nell’incubo della guerra. 

Chiunque si interessi un po’ della storia europea, negli anni che hanno preceduto la Seconda Guerra Mondiale, può ritrovare tanti precedenti di quello che sta avvenendo oggi.  La menzogna della propaganda fu l’arma principale di Hitler, nel convincere innanzitutto il suo popolo e poi i suoi alleati che le sue ragioni fossero vincenti e che valeva la pena affermarsi sugli altri anche con la violenza. 

Sappiamo purtroppo com’è andata a finire e che quella follia è costata 50 milioni di morti ma Kiev e Odessa, in questi giorni, subiscono gli stessi bombardamenti a cui erano state sottoposte dalle truppe naziste nel 1941.  Ecco l’insegnamento della scrittura: la parola rivela il cuore e quando mente dà un segnale pericolosissimo.

(Leggi qui qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).