I sogni di Mustafà che noi abbiamo rifiutato

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. L'arrivo in Italia di Mustafà, il bimbo senza arti. Per iniziare un sogno proprio lì dove molti hanno rifiutato

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Prendere un bicchiere con una mano e versare l’acqua con l’altro. Impugnare uno smartphone con la sinistra e digitare le nostre sciocchezze con la destra. Tirare calci ad un pallone, con la sinistra o la destra. Normalità per i nostri bambini.

Nati e cresciuti in un mondo nel quale se va via la corrente elettrica protestiamo e chiediamo il rimborso; abbiamo l’acqua in casa ma ci lamentiamo con Acea perché costa; si scopre il covid che brucia i polmoni e dopo un anno abbiamo il vaccino: ce lo passano gratis e nemmeno lo facciamo perché diciamo che dentro c’è il 5G.

Mustafà e Munzir non hanno di questo problemi. Mustafà ha 5 anni e non prende il bicchiere né si versa l’acqua, di telefoni manco a parlarne, palloni poi lasciamo perdere: anche volendo non può. 

Il sogno di Mustafà

Mustafà e Munzir all’arrivo in Italia (foto Agenzia Dire)

È nato senza arti: colpa di un bombardamento con armi chimiche in Siria. Freud avvertiva ad inizio Novecento che accettiamo il concetto di guerra solo se lo riconduciamo ad uno scontro tra civiltà inferiori: in Siria non è così. Era uno degli angoli più affascinanti del mondo. Ne è stato fatto scempio. Soprattutto per interessi occidentali.

Mustafà, bambino senza braccia e senza gambe, è diventato celebre grazie ad uno straordinario scatto del fotografo turco Mehemet Aslan che lo ritrae sorridente a mezz’aria mentre papà Munzir lo solleva e ci gioca. Lui che ha un piede a terra ed una coscia appoggiata ad una stampella: una bomba gli ha portato via il resto.

Mustafà e Munzir da oggi sono in Italia. Atterrati a Fiumicino grazie a quella foto ed al cuore degli italiani. Cercheremo di dargli una speranza. Grazie ai nostri ospedali ed il nostro sistema di cure.

La prossima volta, prima di dire che non volete i vaccini, prima di dire che i nostri medici sono asini, pensate ad un bambino senza braccia e senza gambe che forse potrà prendere da solo un bicchiere d’acqua e dare un calcio ad un pallone. Grazie a quello che voi state rifiutando.

Senza Ricevuta di Ritorno.