I tre indizi che portano tutti al dottor Necci

I tre indizi che inducono a pensare che ormai Antonio Necci sia contiguo alla maggioranza di governo del sindaco Natalia. Pur rimanendo formalmente all'opposizione

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. La massima viene attribuita ad Agatha Christie, prolifica scrittrice inglese di gialli autrice, tra le altre cose, dei cicli legati ad Hercule Poirot ed a Miss Marple.

Un modo elegante, quello dalla Christie per dire che quando le coincidenze si ripetono, un po’ di verità sotto, forse forse, c’è.

Che c’entra l’autrice di narrativa popolare più famosa della Gran Bretagna con la politica di Anagni? Più che con la politica anagnina in effetti, c’entra con un esponente di essa, il dottor Antonio Necci, l’esponente di Idea Anagni. Di Necci, da tempo, si vocifera di una presunta vicinanza alla maggioranza del sindaco Daniele Natalia; pur essendo, Necci appunto, almeno formalmente in minoranza.

Gli indizi a carico di Necci

ANTONIO NECCI

Ma vediamo gli indizi. Indizio numero 1; il progetto Ancler.

Qualche mese fa il consigliere Antonio Necci presenta in Comune un progetto per l’installazione in città di alcune centraline di per il rilevamento delle particelle di inquinamento atmosferico. Centraline che sono state al centro di controversie: per alcuni fanno fede solo quelle certificate dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, le altre non sono certificate e quindi non sono attendibili; per l’associazione ambientalista Medici per l’Ambiente invece queste centraline sono migliori perché consentono di rilevare l’inquinamento in tempo reale, sono già installate a Frosinone e Ceccano. (Leggi qui Paese che vai, ordinanza anti smog che trovi).

Al di là di ogni polemica. È un progetto della minoranza? Fa niente; quello che conta è l’interesse della città

Il parco al Palasport

Andiamo ora all’indizio numero 2; il parco pubblico davanti al Palazzetto dello Sport.

Pochi giorni fa l’albo pretorio pubblica una delibera di giunta in cui si dà conto di una richiesta di finanziamento inoltrata dalla giunta Natalia agli organi competenti. Importo: 250.000 euro per un giardino pubblico da realizzare davanti al palazzetto dello sport di San Magno.

Un modo per rendere più vivibile una zona che, palazzetto a parte, non offre molto altro. Nella delibera c’è scritto chiaramente che il progetto risulta realizzato dal gruppo Idea Anagni. Lista di minoranza di cui fa parte, appunto, il dottor Necci.

È quindi un progetto della minoranza? Fa niente. Quello che conta è l’interesse della città.

L’ospedale nuovo

Ed arriviamo all’indizio numero 3. L’ultimo, ed anche il più consistente.
Il progetto pubblico-privato per il nuovo ospedale.

Che la questione sanità sia calda in città è cosa nota. Che le speranze di riaprire l’ospedale siano poche è ancora più noto. A meno che, non ragionano in maggioranza, non si arrivi ad un accordo pubblico-privato, che consenta ad Anagni di avere un centro modello Valmontone. Una sinergia tra pubblico  e privato che permetterebbe di riaprire in tempi rapidi la struttura anagnina dando alla zona nord della provincia di Frosinone una sanità degna di questo nome.

E chi è che, a quanto pare, si sta occupando, in gran segreto, di gestire il progetto, per coto dell’amministrazione cittadina? Indovinate un po’? 
Esatto. Il dottor Necci.

È un progetto della minoranza? Non è questo il punto. L’importante, come detto, è l’interesse della città. 

Ma, a proposito della collocazione politica di Necci, gli indizi ci sono. Tutti e tre.

E come diceva quella giallista inglese, fanno una prova.