Torna Antonello Iannarilli. E pure Roscia. Tutti Fratelli (d’Italia) appassionatamente

Oggi l'annuncio ufficiale: Antonello Iannarilli torna a fare politica. Aderisce a Fratelli d'Italia. "Torno a fare politica... a modo mio". Aderisce anche Riccardo Roscia. Ieri li aveva preceduto Alfredo Pallone.

Antonello Iannarilli torna a fare politica. Lo ha convinto Giorgia Meloni: una mezz’ora di confronto nel suo ufficio a Montecitorio. La fondatrice e anima dei Fratelli d’Italia lo ha ascoltato: una lamentela identica a quella che in questi giorni le stanno descrivendo tutti i pezzi più pregiati di quelle che una volta erano le truppe elettorali scelte di Silvio Berlusconi. Giorgia Meloni ha convinto a tornare in campo l’ex presidente della Provincia di Frosinone, ex deputato, ex assessore ed ex consigliere regionale, dicendogli una sola frase: “Qui è un’altra cosa“.

Sono usciti nel balcone ed hanno scattato la foto che Antonello Iannarilli consegnerà oggi ai giornali (l’embargo a Roma scade dopo la mezzanotte e la notizia non è più sottoposta a blocco).

La soddisfazione di Giorgia

«La famiglia di Fratelli d’Italia continua a crescere e oggi accoglie con entusiasmo l’adesione di Antonello Iannarilli: da sempre un punto di riferimento per i cittadini e per il centrodestra nel Lazio» dichiara Giorgia Meloni.

La sanguigna anima di FdI mette in evidenza che «La sua lunga esperienza politica, da amministratore locale prima e parlamentare poi, e il suo forte radicamento sul territorio saranno un valore aggiunto per il nostro movimento».

Torno a fare politica… a modo mio

Non ce la faceva più. Antonello Iannarilli aveva bisogno di un periodo di disintossicazione. Da un Partito che negli ultimi anni nulla aveva a che spartire con la Forza Italia che aveva contribuito a fondare nel ’93. Niente più congressi, nessuna possibilità di dialogo: solo decisioni calate dall’alto una volta prese dal cerchio magico.

E allora «Dopo 26 anni di militanza in Forza Italia e dopo un periodo di profonda e sofferta riflessione personale – dice ora Antonello Iannarilliho deciso di continuare a fare politica ma, questa volta, a modo mio e con la tenacia e la caparbietà che mi distingue».

Non c’è solo il cerchio magico alla base del silenzio di Iannarilli. Ma c’è il Partito così come è stato gestito da Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli. «In questi ultimi anni, non per mia scelta, ho fatto poca politica, mi sono allontanato dalla partecipazione attiva in Forza Italia perché non ho accettato e condiviso le “scelte locali” indicate dai vertici nazionali e regionali per la mia provincia; ho provato più volte a contrastare il sistema, sottolineando la forza dell’elettorato di questo territorio e del diverso “modus operandi” ma, non riuscendoci, ho preferito non farmi condizionare da decisioni prive di trasparenza e di virtuoso attivismo civico».

Forza Italia violentata

Non è solo Antonello Iannarilli. Ricorda «molti miei Colleghi, che si sono allontanati dalle prime fila del Partito». Descrive la Forza Italia di oggi come un «Partito che è stato violentato, mortificato e bistrattato da irresponsabili privi di ideali ed attratti dal proprio “io”; non esiste più il Partito che ho fondato in questa Provincia e per il quale ho lottato andando contro tutto e tutti».

Chi gli ha fatto tornare il gusto per la politica è stato l’antico amico Alfredo Antoniozzi. Si conobbero in Regione Lazio negli anni Novanta, un giovanissimo Claudio Fazzone saliva alla presidenza del Consiglio Regionale. Un altra epoca.

In Fratelli d’Italia Iannarilli ritrova non solo molti vecchi compagni d’arme. ma una forza politica che «sostiene i territori e che garantisce concrete risposte ai disagi ed alle difficoltà di una Italia in affanno, lottando per il lavoro, per costruire una opportunità ai tanti che l’hanno presa o che non l’hanno mai trovata, sostenendo quegli imprenditori che ogni giorno si confrontano con una crisi che li sta soffocando».

Niente poltrone

Non ci sono cambiali da pagare. «Non ho accettato poltrone comode o incarichi prestigiosi; non sono salito sul “carro del vincitore”. Mi è stata data, dagli Onorevoli Giorgia Meloni ed Alfredo Antoniozzi la possibilità reale e concreta di difendere e lottare per i diritti dei cittadini tutti, con la forza e la passione che sempre ha caratterizzato il mio agire».

Arriva anche Riccardo

Antonello Iannarilli non è il solo. Nelle prossime ore verrà annunciata l’adesione anche di Riccardo Roscia, già sindaco di Pontecorvo. Che ha già rotto con la Lega dove gli era stato assicurato che l’avrebbero candidato a sindaco.

Roscia aveva già iniziato ad attivarsi. C’era stata una sua iniziativa con la benedizione della Lega. Poi qualcosa si è rotto. All’improvviso.

Ora il passaggio con Fratelli d’Italia. Sponda Fabio Rampelli, insieme all’ex sindaco di Torrice Alessia Savo (la leghista più votata alle scorse Regionali) area Alessandro Foglietta.

Prima di tutti è arrivato Alfredo

Nelle ore scorse in Fratelli d’Italia è arrivato Alfredo Pallone ex coordinatore regionale del potentissimo Popolo delle Libertà (leggi qui «Cari Fratelli, Alfredo Pallone è con voi…»). Sponda Massimo Ruspandini ma su sollecitazione del capogruppo di Montecitorio Francesco Lollobrigida.

Nemmeno adesso, Antonello e Alfredo, saranno di nuovo sotto lo stesso tetto. Quello che gli consentì di conquistare Regione, Provincia, Parlamento Europeo. Sera trascorsa un era geologica.

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