Ciociaria, benvenuti al Sud

La chiusura di Ideal Standard a Roccasecca è solo l'ultima di una catena: la manifattura si sposta dalla provincia di Frosinone. Nessuno si presenta all'incontro con i politici

Il dramma dei 500 lavoratori della Ideal Standard è reso ancora più amaro dall’avvicinarsi delle feste natalizie, ma è soltanto l’ultimo di una lunga serie.

Non tantissimi anni fa questo territorio era uno straordinario concentrato industriale. Poi dalla Videocon a tutto il resto il passo è stato breve e aziende storiche sono state costrette o a chiudere oppure ad andare altrove.

Non c’è stata mai una inversione di tendenza e basta soffermarsi su quello che era la Permaflex all’uscita del casello autostradale di Frosinone per rendersi conto di come il crollo è stato verticale.

Dieci giorni fa Matteo Renzi ha fatto un appello a Sergio Marchionne affinché rispetti gli impegni su Fca, specialmente sull’aspetto lavorativo. La realtà però è diversa: i lavoratori precari non vengono stabilizzati, le assunzioni non ci sono, l’intera provincia è alle prese con un’emorragia occupazionale che non si arresta.

Un dato in controtendenza con quanto avviene invece nel nord Italia ma pure in alcune zone del centro e perfino del sud.

L’istituzione dell’area di crisi complessa poteva in effetti invogliare qualcuno per via degli incentivi, ma la risposta è stata debole perché il tessuto industriale ed economico della Ciociaria è sfibrato. Molti imprenditori hanno alzato bandiera bianca, altri resistono come in una riserva indiana, solo in pochissimi hanno mantenuto i livelli pre-crisi.

Davanti a tutto questo la classe dirigente politica non abbozza nemmeno una risposta. Il diluvio di esternazioni che arriva ogni volta che delle famiglie perdono il posto, lo stipendio o gli ammortizzatori sociali non sposta di una virgola il problema.

E la gente, nemmeno gli crede più. Ieri sera, nel municipio di Cassino, l’ex assessore comunale di Roccasecca Peppe Marsella aveva organizzato un incontro tra i lavoratori Ideal Standard ed il vice presidente della Camera dei Deputati Roberto Giachetti con il consigliere regionale Marino Fardelli. Nessuno dei lavoratori si è presentato: sapevcano che avrebbero sentito solo parole. Nulla di concreto.

Nessuno riesce davvero ad incidere. In questi anni non sono state costruite le condizioni per alzare la voce e per cercare un serio piano alternativo.

La classe dirigente di questa provincia non fa altro che contrapporsi e trovare accordi, ma sempre avendo presente le proprie candidature. Non altro.

Non c’è mai stata una vera battaglia per il territorio. In un contesto politicamente debole i privati fanno davvero quello che vogliono.

Sempre più famiglie pensano ad andare via. Come succedeva nel profondo sud.

Forse la Ciociaria è già profondo sud.

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