Idee chiare nella Lega, nel Pd il futuro locale passa da Buschini e Pompeo

Durigon punta la Regione Lazio, Zicchieri, Gerardi e Rufa gettano le condizioni per il bis in Parlamento. In Fratelli d’Italia Ruspandini è blindato. Nel Partito Democratico il dopo De Angelis (ma inizierà davvero?) porta a Buschini e Pompeo. I quali non hanno alternative: collaborare.

Claudio Durigon sarà il candidato della Lega e del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio. Su di lui punta direttamente Matteo Salvini, il Capitano. Ma nel Carroccio anche gli attuali parlamentari del territorio hanno idee molto chiare: Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi puntano alla riconferma a Montecitorio, Gianfranco Rufa a Palazzo Madama. E stanno lavorando per questo. Così come in Fratelli d’Italia il senatore Massimo Ruspandini è ormai un punto di riferimento non soltanto provinciale. Sono questi i nomi di punta della classe dirigente locale del centrodestra.

Mauro Buschini © Imagoconomica, Stefano Carofei

Il Partito Democratico invece non ha parlamentari in questo momento. I più alti in grado sono i consiglieri regionali Mauro Buschini (presidente dell’aula della Pisana) e Sara Battisti. Entrambi di Pensare Democratico, il correntone di Francesco De Angelis. Già, Francesco De Angelis. Il capo resta lui, ma sul campo vuole vedere chi ha più idee, più carisma, più “fame”.

Sempre nel Pd c’è il presidente della Provincia Antonio Pompeo, che fa parte di Base Riformista. Tutti gli indizi portano al confronto del futuro, che non potrà che essere quello tra Mauro Buschini e Antonio Pompeo. I due potrebbero competere alle Regionali e forse questo spiega il perché di tanta diffidenza reciproca. Ma nel frattempo il Partito va rilanciato e allora non si potrà prescindere dal congresso.

Francesco De Angelis e Francesco Scalia hanno incrociato un’altra stagione politica, quella del Pd con il vento in poppa, delle tante vittorie ad ogni livello. Mauro Buschini e Antonio Pompeo invece dovranno fare i conti con un contesto complicatissimo e residuale. Magari dovranno rendersi conto che soltanto da un’unità di intenti vera e da un congresso ragionato possono esser gettate le fondamenta per provare a rilanciare il Partito. Anche in Ciociaria.