Il 2021 di Ferentino: via la Stu e pure alcuni amici

Un anno di amministrazione a Ferentino. Dall'addio alla Società di Trasformazione Urbana alla rottura degli equilibri tra Pompeo e Vittori. Passando per le grandi manovre in vista del 2022

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il 2021 è stato l’anno in cui Ferentino si è tolta un peso. Che la rallentava da tempo, ne condizionava le scelte, limitava lo sviluppo. È stato l’anno in cui l’amministrazione comunale guidata da Antonio Pompeo è riuscita a liberarsi della STU: la Società di Trasformazione Urbana che doveva cambiare volto ad una parte del centro storico. E che dal 2005 invece non produceva risultati ma creava solo limiti e vincoli.

Addio Stu

L’area è quella attorno agli Archi di Casamari. Il progetto era partito nel 2005 sotto l’amministrazione guidata da Piergianni Fiorletta: aveva come base la realizzazione di parcheggi, uffici, appartamenti, zona verde, teatro ed asilo nido; il tutto riqualificando edifici importanti come l’ex scuola Paolini, il palazzo Macioti e l’ex Omni. Una società basata su un principio semplice, almeno in teoria: il Comune ci mette le aree, gli immobili, le autorizzazioni; il socio privato ci mette i soldi e la rapidità d’azione.

Il Consiglio Comunale di Ferentino

Ma il ritrovamento di reperti archeologici di epoca romana e continui ritardi hanno di fatto reso fallimentare l’idea. Tra ricorsi, stop, rimodulazioni, nuovi stop e nuove carte bollate, si è arrivati così ai giorni nostri. Cioè a quando la giunta guidata dal sindaco Antonio Pompeo ha deliberato di chiudere definitivamente la società recuperando l’edificio ex Paolini per farlo tornare scuola. Un progetto condiviso a larga maggioranza dal consiglio comunale. (Leggi qui Progetto Stu, abbiamo scherzato: per 17 anni).

Un anno di cantieri  

Se i cantieri della Stu non sono partiti, al posto loro si sono visti altri lavori. Ad esempio quelli sul Teatro Romano, un gioiello architettonico che è stato presente nello stand della Regione Lazio, insieme alle Mura megalitiche, durante la XXXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.

Il 2022 sarà l’anno dei cantieri. Quelli per l’ampliamento del cimitero Pareti e la realizzazione della rotatoria con annesso tronco stradale sulla Casilina in località Pontegrande. Nel 2021 sono stati chiusi i bandi ed i lavori vedranno la luce nel 2022. Per il cimitero i lavori saranno svolti dal Comune, dopo l’abbandono dell’idea del project financing sul quale era intervenuta la magistratura. Per quanto riguarda la rotatoria a Pontegrande, si tratta della messa in sicurezza di un tratto di Casilina particolarmente pericoloso con diversi incidenti anche mortali che si sono verificati nel tempo. Un’opera attesa da anni.

Il cambio di assetti

Giuseppe Virgili

L’anno che si sta chiudendo ha visto un radicale cambio di assetti nell’amministrazione Comunale. Che si prepara alle elezioni con cui individuare il successore di Antonio Pompeo. Le Comunali dovrebbero tenersi nel 2023 ma 1) Ferentino ha un’antica tradizione di tempi anticipati nello scegliere i suoi candidati; 2) Pompeo sarà in campo alle prossime Regionali e la campagna elettorale per il post Nicola Zingaretti è dietro l’angolo; quindi occorrerà preparare anche le Comunali.

Questo ha scombussolato gli assetti. L’opposizione, partita con quattro elementi, negli ultimi mesi del 2021 ha perso Giuseppe Virgili, che si era candidato sindaco contro Pompeo in una coalizione civica; è passato infatti in maggioranza. (Leggi qui Virgili passa con il suo avversario: Pompeo è blindato).

Il passo successivo è stato la nascita dell’alleanza civica per Pompeo composta da cinque forze politiche con l’obiettivo di costruire lo zoccolo duro sul quale edificare la prossima candidatura a sindaco. (Leggi qui Cinque liste si alleano per scegliere il sindaco dopo Pompeo).

Contro la rotta per la successione tracciata dal sindaco Antonio Pompeo si è schierato il suo vice Luigi Vittori. Che avrebbe preferito il ritorno in campo dell’ex sindaco Piergianni Fiorletta. Una posizione che nel 2021 ha portato alla clamorosa rottura tra sindaco e vice. (Leggi qui Cosa c’è dietro il divorzio tra Pompeo e Vittori).


Luigi Vittori era vicesindaco da 13 anni consecutivi. Due Consiglieri si staccano dalla maggioranza e passano con Vittori: confermano la loro fiducia ed il loro sostegno al Primo Cittadino; ma ribadiscono la loro posizione differente. Nelle file della minoranza, Luca Zaccari è passato da Fi alla Lega aggiungendosi nel partito di Salvini al capogruppo Maurizio Berretta, mentre Franco Collalti è entrato in Fdi. (Leggi qui E Pompeo si prende il lusso di perdere pezzi).

Una Provincia per due

da sinistra: Domenico Alfieri, Luigi Vittori ed Alessandro Rea

Lo scontro interno al Pd determina una cosa che alla fine porta in Consiglio Provinciale, nelle elezioni di dicembre, ben due candidati di Ferentino. Uno è il leghista Luca Zaccari, sul quale si è contato Pasquale Ciacciarelli facendolo risultare il più votato; il secondo è Alessandro Rea, sostenuto da Vittori e Fiorletta, ma anche dall’area Pd che non si riconosce nel sindaco Pompeo su scala provinciale. (leggi qui La linea green porta due Consiglieri provinciali a Ferentino).

Nel frattempo c’è in bilico la proposta di estendere a tre i mandati consecutivi che i sindaci possono effettuare. In questo caso la storia del centrosinistra a Ferentino sarebbe già scritta ed i sogni di qualcuno che si é proposto già come possibile erede dell’attuale primo cittadino, saranno infranti.

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