Il 2022 di Alatri, in attesa della svolta

Il 2022 è stato un anno di assestamento. Quasi di decantazione. Per riscrivere la città e darle un'impronta. In attesa di un 2023 che dovrà essere necessariamente l'anno della svolta.

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Un 2022 di assestamento. Ma anche di apprendistato. L’amministrazione di centrodestra del sindaco Maurizio Cianfrocca chiude il suo primo anno pieno alla guida di Alatri. Eletta nell’ottobre dello scorso anno, ha lavorato negli ultimi dodici mesi per dare la sua impronta nei vari settori della vita Comunale. Il 2023 dovrà essere l’anno del salto di qualità, più incisivo e meno “lentocratico”.

In sintesi, ecco l’anno che si sta chiudendo: riassunto nelle lettere dell’alfabeto.

Dalla A di Addesse alla B di Borrelli

Maurizio Cianfrocca e Roberto Addesse

A è la lettera di Roberto Addesse: il vicesindaco della Lega, supervotato con oltre 800 preferenze, è in maniera l’esponente politico più incisivo e presente. Pattuglia, letteralmente, i social: sa che sono lo sfogatoio dei cittadini e che molte volte si lamentano da quelle pagine senza nemmeno passare per il Comune. Lui scandaglia la rete ed intercetta ogni segnalazione: come se fosse quello l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico. E dove possibile fornisce la soluzione.

Per paradosso, le risposte mancano dal settore sul quale proprio lui ha la delega: le opere pubbliche. Molte e importanti sono finanziate ma ferme. Colpa del caro materie prime: ha fatto sballare tutti i conti in quasi tutte le amministrazioni italiane. L’assessore Roberto Addesse ha fatto una scelta difficile: invece di avviare i cantieri e poi cercare le risorse con cui completare i lavori ha scommesso sul calo dei costi. Il 2023 dirà se sia stata una scelta lungimirante.

B come Gianluca Borrelli: il consigliere leghista nel 2022 ha perso il suolo di capogruppo. Colpa delle sue posizioni controcorrente: cosa ammissibile ma non comprensibile per un consigliere; inaccettabile se è capogruppo. Alla fine è stato sfiduciato e nei fatti vota quasi sempre contro l’amministrazione.

Ma se dalla maggioranza di centrodestra è fuori, nei ranghi della Lega è considerato a tutti gli effetti; grazie anche alla benevola comprensione dell’onorevole Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale del Partito. Che ha la certezza di poterlo recuperare alla causa del centrodestra se mai il suo voto diventasse indispensabile.

C come Cianfrocca e D come Di Fabio

Fabio Di Fabio

C come Cianfrocca. Il sindaco giunto al suo quindicesimo mese di amministrazione sta puntando molto sul recupero del decoro del centro storico e sulla valorizzazione delle risorse cittadine. Il 2022 è stato un anno di ricognizione, assestamento, ridefinizione di molti ruoli. Il 2023 è per lui l’hanno della svolta: quello nel quale iniziare a far vedere le cose concrete ai cittadini.

Dovrà scrollarsi di dosso la critica di essere il sindaco del solo centro storico. Le periferie invocano interventi sulla viabilità che in alcune zone versa in stato comatoso. E dovrà sperare che il consigliere Antonello Iannarilli (già presidente della Provincia, deputato, assessore e consigliere regionale) venga eletto in Regione: altrimenti sa che se lo ritroverà in Aula come una mina vagante. Capace di logorare la sua maggioranza.

D come Fabio Di Fabio. Il capogruppo del Pd da alcuni mesi sta riprendendo il suo ruolo di guida della minoranza. Non fa mistero di bocciare l’anno della giunta Cianfrocca. Sottolineando, anche attraverso una campagna di manifesti, come questo 2022 sia stato l’anno dei cantieri fermi, della chiusura della piscina comunale e dell’addio al Giudice di Pace in città. Senza dimenticare il fatto che la giunta non riesca a spendere milioni di euro di opere progettate e finanziate.

Dalla E di Estate alla G di Giudice di pace

L’ingresso di Alatri

E come Estate: indubbiamente i mesi estivi sul fronte culturale sono stati ricchi e intensi con un centro storico tornato agli antichi splendori. Il 2023 sarà un anno di verifica, sperando di poter puntare più in alto.

F come fiducia degli elettori. Ecco, il forte mandato elettorale nasce da una fiducia che i cittadini hanno dato a questa maggioranza. Il 2022 è stato vissuto come anno di transizione, come un indispensabile periodo di decantazione nel quale depurarsi dai dieci anni di governo di Giuseppe Morini. Ma per quanto lunghi, i periodi di depurazione prima o poi finiscono, i mesi passano in fretta. Ed il 2023 sarà l’anno in cui quella fiducia elettorale dovrà cominciare ad essere ripagata con la concretezza.

G come Giudice di Pace. Al di là dei motivi e delle giustificazioni: quando una città perde un servizio come il Giudice di Pace è sempre e comunque una perdita.

I come Iannarilli

Antonello Iannarilli

Lettera I come Iannarilli: il suo 2022 va diviso. Fino a settembre in silenzio e in disparte nel pieno ruolo di osservatore. Una tattica. Per non generare alcun pretesto con il quale potergli negare la candidatura alle prossime elezioni Regionali. Il suo carattere spigoloso, la sicurezza che gli deriva dal lungo corso in Parlamento, in Regione, in Provincia, lo portano ad essere particolarmente diretto e poco diplomatico: e questo innesca scintille senza troppa fatica. Gli anni hanno introdotto la parola temperanza nel suo vocabolario.

Da qualche mese è tornato a ruggire. Il clima preelettorale delle Regionali lo sta coinvolgendo e Iannarilli, in attesa della conferma di una candidatura come Consigliere in quota FdI per la Regione, sa come si fa una campagna elettorale.

Il problema sarà dopo il voto del 12 e 13 febbraio. Perché se non dovesse essere candidato alla Pisana, se non dovesse risultare eletto, Antonello Iannarilli tornerebbe a ruggire in Aula. E le scintille con il sindaco sarebbero assicurate. Perché lui non lo h mai ammesso: ma lo considera un usurpatore. Recuperare il suo apporto e supporto alla maggioranza nel 2023 sarebbe un vantaggio erga omnes.

L come Lavori ed M come Maggi

Il sindaco Maurizio Cianfrocca con la sua maggioranza

Lettera L come Lavori. Il tema è stato già anticipato. Molte opere sono finanziate ma ferme. Il cantiere del palazzo comunale iniziato da più di cinque anni, ai tempi di Morini, è ancora al palo. Come lo sono altre opere fondamentali vedi l’ultimazione del multipiano (anche se trapela qualche news positiva a breve), la scuola G.B.Lisi e lo stadio Chiappitto.

Altri lavori sono in progetto. Dal cimitero all’area mercatale di Tecchiena, al parco giochi sempre di Tecchiena. L’unico cantiere avviato è quello riguardante la sistemazione delle sponde del Fiume Cosa. Il contratto viene firmato negli ultimi giorni di dicembre ed i lavori inizieranno dopo l’Epifania. Quattro le aree di intervento: demolizione e ricostruzione del Ponte d’Alloggio con traversa, ricostruzione della traversa del ponte di Cellerano, costruzione della scogliera di Capranica, restauro del Ponte Romano

Nel 2023 servirà correre.

M come Maggi: Luciano e Maurizio. Stesso cognome ma destini diversi. Il primo dopo il flop alle elezioni comunali dell’ottobre 2021 quando si è candidato a sindaco per Lazio Unica è scomparso dai radar politici nel corso del 2022. Il secondo, anche lui non eletto nelle fila di Pavia sindaco, dopo dieci anni da consigliere invece continua nella sua attività di opposizione seppur extraconsiliare. Diciamo che cerca di insinuarsi in una minoranza non certo esuberante.

Da N come Natale a O come opposizione

Gianluca Borrelli

Lettera N come il Natale. Per questo periodo di feste, dove è tornato dopo tre anni il presepe vivente, vale lo stesso discorso per l’estate culturale. Va bene quello che si sta facendo ma ora serve aggiungere altro ancora se si vuole passare dai semplici eventi per la spensieratezza della città e dei centri vicini ad eventi attrattivi. Cosa significa? La rotta l’ha tracciata negli anni scorsi il sindaco Cosmo Mitrano di Gaeta: attraverso gli eventi ha reso la sua una città turistica tutto l’anno ampliando l’offerta che storicamente era legata solo al mare ed all’estate.

I numeri del Golfo dicono che c’è voglia di vedere cose nuove e per farlo si è disposti a spostarsi ma a condizione che ne valga la pena. In questi anni realtà come Cassino ed Aquino hanno inventato eventi come il Bosco delle Favole o La Città di Babbo Natale. Entrambe registrano migliaia di visitatori ogni giorno. Una città attrattiva pere i turisti deve esserlo tutto l’anno

O come opposizione. Due i gruppi consiglio, il Pd e il Polo Civico, ai quali si è aggiunto il leghista di minoranza Borrelli. Una buona amministrazione passa anche attraverso uno stimolo costante e incisivo delle minoranze. In alcune fasi dell’anno l’opposizione è stata più morbida, in altre più graffiante, in alcune fasi è stata assente: anche questo ha contribuito a determinare un 2022 senza grossi intoppi per la maggioranza. Il 2023 dirà quale partita intenderanno giocare le opposizioni.

P come Pizzuti

Giuseppe Pizzuti con Matteo Salvini

Lettera P come Pizzuti Giuseppe. Che come consigliere ha la delega al Bilancio. Il 2023 gli porterà l’incarico di consigliere Provinciale: prenderà il posto di Luca Zaccari (attuale presidente d’Aula) che decadrà a gennaio con lo scioglimento del Consiglio a causa delle dimissioni del sindaco Antonio Pompeo per candidarsi alle Regionali. Giuseppe Pizzuti è il primo per preferenze tra i non eletti. Sul piano amministrativo, nel 2022 è stato protagonista di un paziente lavoro di limatura e cucitura nei conti: per adattarli alle esigenze della città e dare un’impronta all’attuale gestione. Il tutto, nel silenzio e lontano dai riflettori.

Sempre per la lettera P c’è l’assessore Gianni Padovani. Con pochi mezzi ma tanta disponibilità sta rilanciando il rapporto con le società sportive e di volontariato.

Infine P come Pavia Enrico. Candidato a sindaco per due volte è ora consigliere di minoranza. In questo 2022 non ha mai dato un’autentico scossone alla maggioranza. Eppure gli strumenti e le competenze non gli mancano. Forse anche lui ha risentito del clima da decantazione che ha anestetizzato un po’ tutti.

Qualità della vita, Rilancio e Semaforo

La maggioranza durante la cena di Natale

Lettera Q  come qualità della vita. Innegabile che ad Alatri si viva bene grazie a servizi di trasporto, scolastici e primari funzionanti. Un elemento che nasce da lontano e che trova conferma in questo 2022

R come rilancio. Questo può accadere quando tutti gli attori sono in sintonia. E la parola rilancio non può non andare di pari passo con l’offerta turistica. È in crescita ma ora ha bisogno di scelte coraggiose. Se sarà una delle leve della Ripresa nel Paese allora occorrerà dotarsi di infrastrutture, servizi e soprattutto di una mentalità dell’accoglienza che non fa parte della cultura locale. Perché Alatri ed i centri della provincia di Frosinone sono sempre stati una meta mordi e fuggi. Far rimanere i turisti anche una sola o due notti rappresenterebbe una grandissima leva.

Lettera S come il semaforo di Tecchiena. Si dirà perché? Perché da dicembre sono attive le telecamere nel primario snodo sulla ex 155 e innesto con la provinciale Santa Cecilia. Ebbene queste telecamere che non rilevano la velocità ma le infrazioni stanno dando risultati incredibili. Circa settanta infrazioni al giorno con pesanti multe agli automobilisti. Chi ride? Le casse comunali. ma anche la sicurezza stradale. Ben comune, grande gaudio.

Da Titoni alla Ztl

Sandro Titoni

Lettera T come Sandro Titoni. Il consigliere delegato alla Cultura dopo anni di gavetta alla Pro loco sta guidando un settore primario per il rilancio della città. Anche per lui, vista la giovane età ed esperienza, vale il bonus dell’apprendistato. Rafforzare e puntare sugli eventi tradizionali, storici, culturali e religiosi è un dato positivo. Anche per lui il 2023 sarà un anno di svolta: o si continua a volare sulla dimensione territoriale o si alza l’asticella. Negli anni 90 Alatri era la regina di grandi eventi ed i riscontri in termini di presenze ed economia erano tangibili.

Lettera U come unità. È mancata all’attuale maggioranza in questo 2022. Perdere un consigliere come Borrelli e non avere un feeling con Iannarilli non è certo stato un bell’inizio. Ma tempo per recuperare c’è.

Lettera V come Sandro Vinci. L’attuale presidente del consiglio comunale è tornato in Aula dopo due consiliature. Supporto del sindaco in ogni vicenda è sempre a disposizione: come diceva l’ex assessore Domenico Sbaraglia ai tempi del sindaco Costantino Maglioccaper fare l’amministratore bisogna avere passione e avere tempo”. Se si è in pensione ancora meglio.

Z come Ztl. Il tema sta infiammando il dibattito con una girandola di cambiamenti sugli orari di accesso al centro storico. Un consiglio. Su questo tema, delicato e divisivo, si abbia coraggio. Si faccia prevalere l’interesse generale. Il 2023 dirà quanto sia vantaggiosa una scelta del genere.