Il bello deve venire: Frosinone può diventare l’outsider della volata finale

Il bello deve ancora venire per il Frosinone. In questo pazzo pazzo campionato, dove cambia sempre la vetta, la vittoria contro il Benevento ha aperto scenari affascinanti ed imprevedibili. Tre punti d’oro…

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Il bello deve ancora venire per il Frosinone. In questo pazzo pazzo campionato, dove cambia sempre la vetta, la vittoria contro il Benevento ha aperto scenari affascinanti ed imprevedibili. Tre punti d’oro per i giallazzurri sempre più saldi in zona playoff. E non solo. Con 4 scontri diretti da giocare, di cui 3 in casa, può ancora succedere di tutto.

E le parole di Fabio Grosso sono musica per le orecchie dei tifosi. “Ora abbiamo una classifica che all’inizio della stagione non pensavamo di raggiungere – ha sottolineato il tecnico giallazzurro – Ci siamo e non ci tiriamo indietro. Se saremo bravi vogliamo conquistare più posizioni possibile. Altrimenti faremo i complimenti agli altri”.  Il guanto di sfida è lanciato.

Frosinone outsider del volatone finale

Matteo Cotali

Il successo contro il Benevento vale doppio. I giallazzurri hanno effettuato il controsorpasso sull’Ascoli (ko ad Vicenza, ora -2) ed hanno agganciato il Benevento al sesto posto a 51 ma i sanniti devono recuperare una partita. Inoltre hanno allungato su Perugia (-6) e Cittadella (-7), entrambe sconfitte nell’ultimo turno.

E non è tutto. Il Frosinone ha accorciato su Brescia e Lecce (prossima avversaria dopo la sosta), distanti 4 e 5 punti. Insomma la squadra di Grosso può puntare a scalare ancora la classifica per ottenere il miglior piazzamento in chiave playoff. Il secondo posto, lontano 7 lunghezze, è un sogno ma con 4 scontri diretti (Lecce fuori, Cremonese, Monza e Pisa allo “Stirpe”) nulla è scontato.

Inoltre il Frosinone ha dimostrato di saper giocare alla pari con le squadre che lo precedono. Ha perso solo a Monza tra l’altro in maniera rocambolesca allo scadere. Intanto, dopo 31 giornate, comanda la Cremonese a 59 (blitz a Ferrara con la Spal) davanti al Pisa a 58 (1-0 al Cittadella) e al Monza a 57 (1-0 al Crotone).   

Una squadra a 2 facce

Lo stadio “Stirpe” arma in più dei giallazzurri

E’ evidente che in questo girone di ritorno la squadra di Grosso abbia avuto un andamento altalenante. In casa è un Frosinone che vince e convince: 4 vittorie di fila senza subire reti, 5 nelle ultime 6, 11 gol segnati. Lontano dallo “Stirpe” invece un’altra squadra: 3 sconfitte, 2 pareggi e solo 1 successo datato 2 mesi fa. Insomma è mancata la famosa continuità fondamentale per coltivare ambizioni importanti.

Tra le mura amiche Gatti e soci hanno acquisito grande sicurezza, azzannano la partita sin dall’inizio ed anche il pubblico sta facendo la sua parte. “Se riuscissimo a giocare tutte le partite come oggi (sabato ndr) forse avremmo vinto il campionato con 7 giornate di anticipo – ha commentato il tecnico Fabio GrossoSiccome non abbiamo quelle qualità, in determinati momenti la squadra ha pagato dazio anche per un calendario compresso ma non vuole essere un alibi”.

Ora la sosta consentirà di recuperare energie ed infortunati e tornando ad un calendario normale il Frosinone potrebbe ritrovare un po’ di regolarità. Comunque è confortante la capacità della formazione canarina di rialzarsi prontamente dopo uno scivolone. Segno di carattere e di un lavoro importante del tecnico a livello mentale.

Ricci uomo-chiave

Matteo Ricci (Foto: Mario Salati)

La gara vinta col Benevento ha restituito il Ricci che t’aspetti. Leader, perno del centrocampo e perché no goleador. L’ex spezzino pare aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori e si candida ad un ruolo da protagonista in questo avvincente finale di campionato. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Frosinone – Benevento 2 – 0).

Per esperienza, qualità, senso tattico e temperamento può diventare addirittura decisivo per le sorti del Frosinone, assumendo quella leadership che talvolta è mancata. La rete segnata su rigore col Benevento ha un valore anche simbolico: il Frosinone dal dischetto non era stata fortunata ultimamente e quindi quel pallone pesava parecchio.

Ricci non ci ha pensato su e si è assunto la responsabilità di batterlo addirittura 2 volte dopo il palo e la ripetizione stabilita dal Var. A parte Ricci, il match di sabato ha detto anche altre cose: Canotto sta tornando quello d’inizio stagione, Boloca rende meglio da mezzala, Cotali sempre più importante e la difesa ha superato qualche imbarazzo mostrato nelle precedenti uscite.