Il Bilancio di Frosinone: è solo sullo sfondo

Oggi si riunisce il Consiglio Comunale di Frosinone. Ufficialmente per approvare il Bilancio. ma i veri temi da affrontare sono altri. E tutti di carattere politico

In Seconda Convocazione. Alle ore 18 di oggi. Come da cinque anni a questa parte: le sedute del consiglio comunale di Frosinone ormai si riuniscono sempre in seconda battuta. Oggi però c’è l’esame del Bilancio con tutto il pacchetto contabile relativo al 2019: dieci punti all’ordine del giorno, tutti importanti e tosti dal punto di vista amministrativo. Con inevitabili polemiche tra maggioranza e opposizione.

Il vero tema non è il Bilancio

Ma il tema amministrativo, per quanto fondamentale, è solo uno dei tanti aspetti. Non ci saranno problemi per l’approvazione del Bilancio: perché è un documento troppo importante per la maggioranza e per la sua tenuta. Nessuno si assumerà la responsabilità di affossare un documento del genere.

Nessuno. Non in questa fase. Nonostante i venti che spirano dal vicino palazzo della Provincia, dove si sono addensate le nubi lunedì durante lo spoglio per le Provinciali che ha disegnato anche i nuovi equilibri all’interno della maggioranza Comunale. Ed ha stabilito chi è andare le carte (leggi qui Coltellate & capocciate: ecco come si legge il voto delle elezioni Provinciali).

La seduta di oggi è la prima dopo l’esito delle Provinciali che hanno terremotato la maggioranza ma anche l’opposizione all’interno del consiglio comunale di Frosinone.

I temi politici

Il vero Consiglio oggi non sarà sul Bilancio. Ma sarà proprio sui nuovi equilibri. Quali sono allora i temi di questo ordine del giorno parallelo. Innanzitutto la Lega perché c’è il gruppo che non è riuscito ad eleggere in Provincia Sara Bruni, composto da Maria Rosaria Rotondi, da Carlo Gagliardi, da Enrico Cedrone, dalla stessa Bruni e da Giampiero Fabrizi, sul quale sono concentrati i sospetti per il voto che è manato alla collega, fondamentale per non farla entrare in Consiglio Provinciale.

Ma ci saranno poi anche i due nuovi consiglieri provinciali ‘ospitati’ nella lista della Lega. Primo tra tutti Igino Guglielmi del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Un Polo che in aula ha 6 consiglieri ma da Frosinone ha preso 7 voti alle Provinciali, uno in più. Il che rende Gianfranco Pizzutelli l’azionista di maggioranza dell’amministrazione Ottaviani e questa sera lo si vedrà plasticamente.

Poi ci sono i temi legati ai tanti battitori liberi di questa maggioranza. Come l’indipendente Francesco Trina, non collocato in alcun gruppo. Marco Ferrara che ormai in Fratelli d’Italia ci sta solo per attribuzione al gruppo consiliare ma è lontanissimo anni luce dalle posizioni del senatore Massimo Ruspandini. E forse anche da quelle del vice coordinatore provinciale Gabriele Picano al quale si era avvicinato ad un certo momento.

Tante turbolenze

Potrebbero esserci sorprese. Potrebbe anche darsi che con le nuove adesioni a Fratelli d’Italia, come quella di Alessia Savo che viene ufficializzata oggi a Montecitorio (leggi qui Alessia scende dal Carroccio: aderisce a Fratelli d’Italia), Marco Ferrara possa iniziare a pensare di guardarsi attorno.

Poi c’è Thaira Mangiapelo, senza un gruppo di riferimento ma fedelissima del sindaco Ottaviani

In Forza Italia la tensione si respira. Tra il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini che si appresa ad ufficializzare la sua adesione al Movimento Italia di Nicola Ottaviani. Ed il capogruppo Danilo Magliocchetti (leggi qui Veleni in Forza Italia: «I traditori dovevano cercarli il 31 ottobre, oggi è tardi»). Polemiche che non sono mancate da parte di Piacentini. Magliocchetti finora ha evitato di rispondere per non accendere altri fuochi. Che potrebbero poi allargarsi in Consiglio.

E poi c’è Riccardo Maschia, anche lui di Forza Italia ma dato in avvicinamento a Fratelli d’Italia. Ma verso quale sensibilità dei Fratelli? Il Partito di Giorgia Meloni sta diventando un punto di riferimento per tanti, ma non si capisce dove intendano collocarsi i nuovi arrivati: con il senatore Massimo Ruspandini o altrove? E cioè con Alessia Savo e Alessandro Foglietta?

Nel corso della seduta di oggi, nella maggioranza di centrodestra che amministra il comune di Frosinone sarà interessante vedere quali saranno i colloqui ed addirittura i posizionamenti in aula. Anche fisicamente, chi si andrà a sedere vicino a chi. E chi mancherà.

E in opposizione

Una partita che si giocherà in contemporanea anche nelle file dell’opposizione. Ora nel Pd ci sono due consiglieri provinciali, Alessandra Sardellitti e Vincenzo Savo. La prima è espressione dell’area di Antonio Pompeo e il secondo è espressione di Pensare Democratico (la componente maggioritaria di Francesco De Angelis) che fa riferimento al capogruppo Angelo Pizzutelli e Fabrizio Cristofari.

Ma dietro di loro siede Stefano Pizzutelli, che è un osservato speciale. Perché potrebbe essere lui il prossimo candidato sindaco proposto da una parte del Pd, come punto di sintesi tra le tante sensibilità interne e quelle limitrofe ad un Partito che ora punta ad aprirsi ed allargarsi.

La prossima volta potrebbe essere prima di quando si pensi. Prima della scadenza dei due anni e mezzo del secondo mandato di Nicola Ottaviani. Il sindaco è sempre più tentato dalla possibilità di tornare alle urne, dimettendosi prima dei due anni e mezzo: circostanza che gli consentirebbe di candidarsi per la terza volta di fila. Se non si apriranno altri spazi. Se non si faranno prima altre strategie diverse e non ci saranno le elezioni politiche anticipate.

Il bilancio… sullo sfondo

Sullo sfondo resta il documento contabile, il bilancio che ha parere favorevole, ma con riserva dei revisori (leggi qui Un parere che scotta). Ma è un fatto tecnico (leggi qui Bilancio, i revisori: «Non attendibile non significa falso»). Passerà. Non è su questo che si potranno contare Maggioranza ed Opposizione.

Il bilancio politico lo si vedrà in aula. Ottaviani appare rafforzato dal voto delle Provinciali. Ma la Lega appare agguerrita, anche se dovesse essere scesa da 5 a 4 voti.

Dopo il bilancio si dovrebbe procedere al rimpastino di giunta per dar rappresentanza a tutti gruppi, anche a quelli che hanno eletto un solo consigliere. Rimandata, si doveva fare a febbraio, poi a marzo, si dovrebbe fare adesso. Vedremo.

Se dovesse continuare a slittare aumenterebbero le scintille. Soprattutto nella Lega che da tempo reclama un assessorato al capogruppo Enrico Cedrone. In questo modo dovrebbe entrare in aula Domenico Fagiolo, nella bufera dopo la testata piazzata al consigliere di Alatri Gianluca Borrelli nel pieno della tensione per lo spoglio. Ottaviani vorrà fare entrare Fagiolo?

Il bilancio, alla fine, è solo sullo sfondo.

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