Il bio-Salera che piace a Delle Cese e sogna la Green Valley cassinate

Sindaco di Cassino e presidente Cosilam convergono sulla svolta green. Canapa e bio gas per un territorio che è pronto. In che misura lo dirà l'Uniclam.

In linea di principio, aspettando i dettagli, il sindaco Enzo Salera dice si. Cassino è il principale socio del Cosilam, il Consorzio di Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale. Ed è favorevole alla svolta green proposta dal presidente Marco delle Cese nella scorsa assemblea. Lo ha fatto a margine della votazione del Bilancio. Ha rivelato che è in corso uno studio per verificare se è possibile la realizzazione di una Green Valley nella zona industriale di Roccasecca. Proprio lì dove per oltre 25 anni c’è stata la discarica provinciale dei rifiuti. In quella zona Marco Delle Cese intende verificare se è possibile bonificare l’area utilizzando le piante capaci di assorbire i metalli. E poi usarle per creare gli imballaggi bio con cui sostituire la plastica. Ma anche il bio asfalto a base di legnina anziché di bitume. (leggi qui Una Green Valley a Roccasecca: Cosilam studia tre eco fabbriche).

La strada da imboccare insieme

Il sindaco Enzo Salera © Roberto Vettese

«È una strada che questo territorio deve imboccare. E deve farlo tutto insieme», dice Enzo Salera.

Anche Cassino nei mesi scorsi ha avviato uno studio per attuare una svolta green. «Si, abbiamo preso contatti con un’azienda di Cuneo che ricava biometano da coltivazione agricole». In pratica: si prendono le normalissime coltivazioni di mais. Poi invece di raccogliere le pannocchie quando sono arrivate a maturazione si prende tutto quando è più o meno a tre quarti della crescita. Quello è il periodo in cui c’è la massima percentuale di cellulosa. Che fermenta. E produce gas. Pulito.

«La mia idea di progetto era semplice. Riconvertire le produzioni agricole di mais negli anni 80 nella valle del Gari in produzioni agricole per la produzione di biogas. L’azienda ci ha chiesto di lavorare alla costituzione di un consorzio tra i proprietari dei terreni per le coltivazioni. Su questo stavamo lavorando».

È stato il Covid 19 a bloccare i contatti. Inoltre la pandemia ha rallentato tutto, rimesso ogni cosa in discussione. «Spero di poter riprendere al più presto».

C’è un dettaglio che rende il tutto come la chiusura d’un cerchio: quando era un giovane studente, rientrato da scuola, Enzo Salera andava nei campi per irrigare il mais.

Canapa, ecco gli spot che la produrranno

Il presidente del Cosilam Marco Delle Cese

Il progetto si innesta con quello ipotizzato l’altro giorno da Marco Delle Cese.

Il piano Delle Cese punta a coltivare con la canapa industriale i terreni dell’area tra Roccasecca, San Giovanni Incarico e la Valle dei Santi.

«Con Delle Cese – svela oggi Enzo Salera – avevamo ipotizzato anche delle coltivazioni tipo la canapa per le bioplastiche. L’idea mia è quella di riattivare quelle produzioni agricole che negli anni 80 erano fortemente produttive di reddito. Lo erano con il mais. Adesso quei terreni sono tutti abbandonati. Sarebbe ottimo riattivare settore agricolo e settore artigiano-industriale delle macchine agricol.

Le tasse sulle plastiche rendono redditizio il ritorno alla canapa. Per questo il presidente del Cosilam ha chiesto all’università di Cassino uno studio economico. Quanti terreni occorrono per produrre abbastanza canapa? Quanta canapa occorre produrre per raggiungere il punto di equilibrio tra costi e ricavi? E ancora, quante sono le aziende del comprensorio pronte a sostituire i tradizionali imballaggi in plastica (tra poco gravati dalla plastic tax) con i nuovi imballaggi bio in canapa? Quanto costano quegli impianti?

La fattibilità? Ci pensa l’Uniclam

L’università di Cassino

La proposta della Green Valley ha trovato d’accordo molti Comuni. Hanno manifestato il loro interesse in molti, anche fuori dal perimetro Cosilam. Ma occorre un piano industriale, comprendere gli aspetti giuridici. Ad esempio: l’attività di fito depurazione è agricola o industriale? Può accedere ai benefici per l’Agricoltura? E anche a quelli sulla Bonifica. Quanto costa avviare il progetto, quali finanziamenti ci sono?

Un supporto verrà chiesto all’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonfica del Lazio, un altro verrà sollecitato all’università di Cassino. C’è un laboratorio di economia circolare proprio nella facoltà di Economia. In attesa delle risposte economiche, quelle dei sindaci iniziano ad arrivare. E sono favorevoli.

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