Il caffè con la stampa ed i veri problemi per Salera

Come va letto l'incontro di ieri con la stampa organizzato da una parte dell'opposizione a Cassino. I veri problemi per il sindaco Salera però arrivano dall'interno. E se elezioni a Sora non vanno bene, rischia di saltare il piano che passa per le Provinciali

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Dopo oltre nove mesi di silenzio quasi assoluto silenzio, il Consigliere comunale Salvatore Fontana ritorna sulla scena politica di Cassino e si riprende il “ruolo”. Quello di ariete dell’opposizione. Riesce subito in un primo miracolo di alchimia politica: dopo essersi scontrati nelle aule del Consiglio comunale e in quelle del Tribunale di Cassino ora il consigliere Benedetto Leone e l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone si ritrovano insieme al tavolino del bar per un “caffè con la stampa”.

Il caffè con la stampa

Dopo aver tentato di mettere insieme i cocci del Centrodestra, l’opposizione non riesce ancora ad organizzare un fronte comune e così i consiglieri di Fdi, Lega e Forza Italia (Franco Evangelista, Michelina Bevilacqua e Francesca Calvani) non vengono neanche invitati alla conferenza stampa indetta dagli altri consiglieri di minoranza.

Questa, in sintesi, la sostanza politica dell’incontro che ieri mattina i consiglieri comunali di Cassino Benedetto Leone, Giuseppe Golini Petrarcone, Massimiliano Mignanelli e Salvatore Fontana hanno avuto con la stampa.

Una conferenza per dire cosa? Chi si aspettava “scintille”, si è dovuto accontentare invece di un gioco delle parti. Utile ad uno scopo preciso: ribadire chi è a fare l’opposizione all’amministrazione Dem guidata dal sindaco Enzo Salera.

Il pretesto e la sostanza

Il sindaco durante la presentazione dell’iniziativa

E così se poco più di un mese fa il sindaco Enzo Salera ha tenuto un evento in piazza Labriola per illustrare come verrà riqualificato il centro urbano, i consiglieri di minoranza hanno organizzato ieri una conferenza nella stessa piazza per dire ai giornalisti che in realtà, a un mese di distanza, oltre le slide nulla c’è di concreto se non un finanziamento regionale di circa 420.000 euro che non è sufficiente per il rifacimento di piazza Diamare.

La sostanza politica è altra: in Consiglio comunale ci sono ufficialmente 9 consiglieri di opposizione, a mostrare pollice verso sono stati solo in 4. Luca Fardelli, che un tempo partecipava alle conferenze dell’opposizione, in piazza Labriola ha preferito andarci la sera che Enzo Salera illustrava i rendering della nuova piazza. Renato De Sanctis, nonostante sia contrario ad utilizzare il ristoro di Acqua Campania per il rifacimento di piazza Labriola, non si è unito al coro dell’opposizione “dura e pura”. I consiglieri comunali dei Partiti di Centrodestra (Michelina Bevilacqua, Franco Evangelista, Francesca Calvani), non sono stati minimamente coinvolti.

E questo è il vero punto politico che riguarda soprattutto Benedetto Leone: punta alla candidatura a sindaco nel 2024 con il fronte compatto del Centrodestra, tant’è che lo scorso mese di giugno quando ha fatto il suo esordio in Consiglio aveva lanciato un appello alla “pacificazione” del fronte. Di fatto si è ritrovato “isolato” e, quindi, “costretto” ad unirsi ai consiglieri di opposizione eletti con la compagine di Giuseppe Golini Petrarcone. (Leggi qui Ruggirai un altro giorno, Leone).

Da Peppino Pinocchio all’amico Peppino

Già, proprio lui, quello che Leone definiva “Peppino Pinocchio” nel quinquennio 2011-2016 con una serie di critiche costanti che spinsero l’allora sindaco a portare in Tribunale il giovane leader dell’opposizione extra consiliare di Centrodestra. Oggi, entrambi sono all’opposizione del sindaco Salera. Poi non si dica che la politica non unisce le persone.

Ma il vero segnale politico della conferenza di ieri è stato il ritorno sulla scena di Salvatore Fontana come leader della minoranza. Dalla fine del 2020 non si avevano quasi più sue tracce politiche. In questi oltre nove mesi ha di rado preso parte ai consigli comunali; quando è stato presente in Aula, quasi mai è intervenuto. Aveva interrotto anche l’opposizione via social e a mezzo stampa. Ieri si è ripreso la scena ed è tornato a picchiare duro nei confronti del sindaco.

I veri problemi per Salera sono interni

Nonostante le invettive dell’opposizione, per Enzo Salera i problemi maggiori si registrano però all’interno della sua maggioranza. In Comune è infatti tornato il clima da guerra fredda: si registra il gelo nei rapporti tra il sindaco e il presidente del Consiglio, Barbara Di Rollo. Si sono nuovamente raffreddati i rapporti anche con l’assessore Luigi Maccaro. (Leggi qui La Marcia di Assisi non porta la pace tra Salera e Pd).

Gino Ranaldi

Se questo gelo porterà ad una vera rottura si vedrà il 18 dicembre, in occasione delle elezioni provinciali. La maggioranza di Cassino punta tutto su Gino Ranaldi. Se il capogruppo del Pd non dovesse centrare l’elezione a Palazzo Iacobucci, inizierebbero ad esserci seri problemi per la maggioranza. Perché sarebbe: 1) il chiaro segnale di una spaccatura; 2) la dimostrazione dell’isolamento politico di Enzo Salera una volta uscito dalle mura di Cassino.

La cartina di Tornasole è Gino Ranaldi. Il test con cui misurare le forze di Enzo Salera e le sue ambizioni per diventare candidato presidente della Provincia con cui sostituire tra poco più di un anno l’uscente Antonio Pompeo, si farà lì e su quel nome. Per questo il fedelissimo assessore Danilo Grossi è in missione a Sora per spingere l’elezione a sindaco di Eugenia Tersigni. Diventerebbe un appoggio fondamentale, i voti che Sora porterebbe in dote sarebbero strategici.

In ogni caso il “secondo tempo” dell’amministrazione Salera si annuncia in salita rispetto ai primi due anni e mezzo. A tal proposito il sindaco fa sapere che in occasione del giro di boa, ovvero entro fine dicembre, presenterà un resoconto amministrativo di quanto fatto dalla sua amministrazione.

Per il resoconto politico si registra invece un nulla di fatto: da due anni e mezzo il circolo del Pd è commissariato e di congresso guai a parlarne.