Il calcio europeo di Grosso regala al Frosinone la vetta e un (quasi) record

Nelle ultime 5 stagioni è la migliore partenza della squadra giallazzurra che ha conquistato 9 punti in 4 gare. Per trovare un rendimento migliore bisogna tornare al 2017 quando la formazione di Longo ne ha ottenuti 10. Non solo numeri: Lucioni e soci giocano bene senza speculare mai

Alessandro Salines

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È la migliore partenza delle ultime 5 stagioni. E se andiamo indietro col tempo è la seconda a partire dal 2014 cioè da quando il Frosinone è tornato in Serie B. Sono 2 dati che mettono il sigillo sul buon lavoro svolto da Grosso e sul bel momento che sta vivendo la squadra giallazzurra in vetta con 9 punti in 4 gare dopo il 2-0 rifilato al Como “grandi firme”. Leggi qui: Una rete per tempo ed il Frosinone rimanda sul lago il Como. E leggi anche Il Giudizio Universale: Frosinone-Como 2-0).

Insomma il Frosinone vince, piace e regala e entusiasmo ai suoi tifosi confortato da numeri che schiacciano le parole e non possono essere catalogati solo come mera statistica. Un autentico exploit nel quale si devono sottolineare in maniera chiara le scelte di mercato azzeccate dalla società e la mano del tecnico Fabio Grosso che malgrado una rosa stravolta (45 movimenti tra acquisti e cessioni) rispetto alla scorsa stagione è riuscito a trovare la chiave di volta.

Solo Longo meglio di Grosso

Il portiere Turati è al terzo clean-sheet (Foto: Mario Salati © Alessioporcu.it)

Nei 4 campionati precedenti il Frosinone si è fermato al massimo ad 8 punti nei primi 4 turni. E’ successo nel torneo passato sempre con Grosso in panchina che quindi ha superato se stesso.

Due vittorie ed altrettanti pareggi il bottino rispetto a quello attuale che conta 3 successi ed 1 sconfitta. Poi nel 2020-2021 7 punti frutto di 2 affermazioni, 1 pari ed 1 ko. L’anno prima solo 4 punti con 1 vittoria, 1 pari e 2 scivoloni. Ancora peggio in Serie A con 1 pari e 3 sconfitte ma è chiaro che un raffronto non è proponibile considerando l’enorme differenza tra i 2 tornei.

Per trovare una partenza migliore occorre riavvolgere il nastro fino al 2017 quando il Frosinone di Moreno Longo ha conquistato 10 punti (3 successi e 1 pari) con relativo primato (insieme a Carpi e Perugia) e a fine campionato è stato promosso. Anche prima non aveva superato quota 7 (2016-17 e 2014-15, la stagione della primo salto in Serie A). Mentre nel 2015-2016 nel massimo torneo i canarini sono rimasti addirittura a bocca asciutta nelle prime 4. Significativo anche il computo dei gol: nel 2017-18 il Frosinone ha segnato 10 gol ma ne ha subiti 6 mentre oggi sono 7 le reti all’attivo e solo 2 quelle incassate a conferma della solidità difensiva della truppa di Grosso.

Che bella classifica

La Curva Nord applaude i tifosi dopo la vittoria col Como

Per i tifosi fa sempre un certo effetto vedere la propria squadra del cuore in cima alla classifica. Fa sognare ad occhi aperti. E così il Frosinone può godersi almeno per una settimana il primato pur se in condominio con Reggina e Brescia appaiate a quota 9.

Una classifica bella che oggi ovviamente ha un valore limitato ma regala fiducia ed entusiasmo ad una compagine che ha appena ha iniziato un percorso. Dà forza al lavoro soprattutto quello settimanale. E nel caso del Frosinone ha cancellato le ombre che erano apparse al “Vigorito”.

Fabio Grosso ha gettato acqua sul fuoco (“La classifica non la guardo, è ancora presto”, ha tagliato corto) anche se 9 punti in 4 gare sono tanti. Significano una media di 2,25 a partita. Senza parlare dei gol: 7 reti segnate, 2 subite e terzo clean-sheet per Turati. Uno score importante, certezze sulle quali costruire le prossime partite. A partire dalla trasferta insidiosissima di Cittadella sabato prossimo.

Non solo una questione di numeri

Fabio Grosso

Il grande avvio del Frosinone non è supportato soltanto da numeri importanti. La squadra giallazzurra in queste 4 giornate ha espresso un calcio molto europeo lontano da quello speculare tipico della Serie B. Aggressività, ritmo al limite del forsennato, intensità, moduli e ruoli intercambiabili: sono queste le caratteristiche emerse nella formazione ciociara.

Col Como c’è stata una forte conferma dopo il piccolo passo indietro di Benevento. Il tecnico Grosso è riuscito a creare l’alchimia giusta. E lo ha fatto con un organico profondamente rinnovato ed imbottito i giovani considerando che i rinforzi di esperienza sono arrivati solo negli ultimi giorni di mercato.

Meriti doppi dunque per l’allenatore capace come l’anno scorso di valorizzare alcuni giovani sulle orme di Gatti e Zerbin. Kone è la punta di diamante. Ma è in forte crescita il terzino Oyono che nel campionato scorso sembrava un oggetto misterioso. Boloca e Caso non sono una scoperta. Mulattieri si sta rivelando una riserva di lusso come anche Ciervo. Ed anche gli altri ragazzi promettono bene e già hanno fatto intravedere qualche lampo di classe. Ora il compito sarà quello d’integrare i vari Mazzitelli, Sampirisi, Ravanelli, Insigne e Frabotta senza creare scompensi. Se Grosso ci riuscirà il Frosinone avrà davanti un futuro sicuramente radioso.