Il Caligiore 2 si riassesta: indipendenza dalla Lega e Presidenza a FdI

A Ceccano due mosse per il riassetto dello scacchiere della maggioranza di Centrodestra. L’assessore Macciomei e il consigliere Patriarca, ormai ex leghisti, si dichiarano indipendenti e restano fedeli al sindaco di FdI Caligiore. Stando agli accordi postelettorali, inoltre, arriva un’altra staffetta di metà mandato: Savoni, capogruppo di Fratelli d'Italia, presidente del Consiglio al posto di Giovannone

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

È quasi primavera, tempo di rinascita. A Ceccano la maggioranza si rigenera attraverso l’indipendenza degli ormai ex leghisti Angelo Macciomei e Alessio Patriarca. E stando agli accordi postelettorali di due anni fa, rinascerà anche con la presidenza del Consiglio Comunale: andrà ad Alessandro Savoni. Sono due mosse che, a metà mandato, blindano l’amministrazione comunale a trazione Fratelli d’Italia.

Nello stesso periodo la Lega è risuscitata con Marco Corsi, il candidato sindaco sconfitto nel 2020 e che aveva il sostegno di mezzo centrosinistra. A lui da qualche settimana sono state messe in mano le redini del carroccio ma perdendo leghisti della prima ora e grandi elettori civici. La Lega ora passa all’opposizione dell’amministrazione di Centrodestra.  

Il consigliere Patriarca ha ormai costituito un gruppo consiliare indipendente: per ora un Gruppo Misto. Dice di farne parte anche l’assessore Angelo Macciomei. A inizio anno si erano autosospesi dal Partito insieme agli altri vertici locali in segno di protesta contro la candidatura Corsi alle elezioni Regionali. Ora Lasciano ufficialmente la Lega e restano fedeli al sindaco di FdI Roberto Caligiore.

Se ne vanno ufficialmente dal Partito seguendo il solco tracciato dal capogruppo Pasquale Bronzi (passato a FdI) e il coordinatore Vincenzo Parisi. Il consigliere Corsi, nella sua veste di commissario della Lega Ceccano, ha ricostituito un direttivo ed è prossimo a presentarlo con i big del Partito provinciale: il coordinatore Nicola Ottaviani, il dirigente Pasquale Ciacciarelli e il dietroquintista Mario Abbruzzese. (Leggi qui Scendono (quasi) tutti dal Carroccio di Corsi).

Indipendenti e fedeli a Caligiore

Angelo Macciomei, assessore ormai indipendente

Ora, formalizzando l’indipendenza, Patriarca dichiara e ribadisce «la piena adesione alla maggioranza uscita vittoriosa alle elezioni del settembre 2020». Lo recita la missiva protocollata dal consigliere per comunicare la costituzione del gruppo civico. Sottolineando il «pieno sostegno e fiducia al sindaco Caligiore e all’amministrazione tutta». E Macciomei si dice favorevole alla costituzione del gruppo.

Le prossime settimane saranno volte al riassetto. Alessandro Savoni, capogruppo consiliare di FdI, è pronto a diventare presidente del Consiglio al posto di Fabio Giovannone: eletto nella lista civica La Mia Ceccano con 338 preferenze ma militante di FdI da ormai quasi due anni. Savoni, invece, è il terzo più votato alle Comunali 2020 con 439 preferenze: sul podio dietro Federica Aceto (535) e il consigliere d’opposizione Andrea Querqui (443).

Una volta dimesso Giovannone e nominato Savoni, quest’ultimo sarà gratificato così per il suo apporto elettorale alle scorse Amministrative. Anche nel Caligiore 1, del resto, diventò assessore in corsa. Giovannone, tra le altre, dovrebbe ereditare la delega al Commercio sinora detenuta proprio dal capogruppo di Fratelli d’Italia.

È  quasi Primavera, tempo di rinascita

Fabio Giovannone (La Mia Ceccano), tesserato con FdI

L’avvicendamento si registrerà con tutta probabilità tra la fine marzo e gli inizi di aprile, quando scatterà il giro di boa del Caligiore 2: quando saranno trascorsi due anni e mezzo dalla rielezione del sindaco di Fratelli d’Italia. Un Partito che a Ceccano era predominante ancor prima di esserlo al Governo e alla Regione Lazio. E che ora diventa monocolore con sfumature civiche.

Il prossimo Consiglio comunale, previsto per lunedì 27 marzo, verterà esclusivamente sul bilancio di previsione. Dopo qualche giorno, stando sempre agli accordi, verrà fissata la seduta che porterà alla staffetta tra Giovannone e Savoni. Nelle scorse ore, intanto, il capogruppo di FdI ha formalmente accettato l’adesione dell’ex leghista Pasquale Bronzi al gruppo consiliare.

Fratelli d’Italia, che ha dalla sua anche il consigliere Daniele Massa, passa così da due a tre consiglieri. E raggiunge la lista Caligiore Sindaco: la civica del primo cittadino e dirigente di FdI, rappresentata dall’assessora Ginevra Bianchini e dai consiglieri Diego Bruni, Mariella Bruni e Mauro Staccone. Per questo, al di là degli accordi, FdI ottiene a maggior ragione anche la presidenza del Consiglio comunale. Mentre in Giunta continua a essere incarnato dalla vicesindaco Federica Aceto. Ci si prepara ormai a strutturare il post Caligiore.

Monocolore e sfumature civiche

L’assessore Marco Mizzoni (Patto Civico)

Gli altri assessori sono Riccardo Del Brocco (Grande Ceccano), Marco Mizzoni (Patto Civico) e l’ormai indipendente Macciomei. Del Brocco è dirigente provinciale di FdI, ma anche gli altri due hanno votato e fatto votare alle elezioni per l’ormai consigliere regionale di Fratelli d’Italia Daniele Maura.

Hanno come riferimento un consigliere comunale a testa: Giancarlo Santucci (Grande Ceccano), Simona Sodani (Patto Civico) e Alessio Patriarca (indipendente). Quest’ultimo è da sempre fedelissimo dell’ex assessore Stefano Gizzi, cacciato quasi un anno fa da Lega e Giunta per filoputinismo, prima ancora che dalla Giunta Caligiore 2 si facesse da parte Mario Sodani «per ricambio generazionale».   

Ma, come per la Lega Ceccano, ha creato fratture il sostegno pubblico a FdI da parte dell’assessore Mizzoni e della consigliera Sodani. Sono diventati tali dopo il passo di lato di Mario Sodani, leader di Patto Civico: l’unico gruppo sinora non riconducibile direttamente a FdI. L’ex assessore ha parlato delle sue «dimissioni concordate ma un po’ anticipate, sicuramente per via dell’arrivo delle Elezioni regionali». Si aspetta che i due amministratori chiariscano la loro posizione. E, intanto, critica fortemente le logiche partitiche degli strabordanti Fratelli d’Italia. (Leggi qui Sodani: «Avrei voluto e votato Caligiore sin dalle Politiche»).

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