Il Campo largo ancora troppo stretto a Frosinone

Adesso che c’è il candidato sindaco (Domenico Marzi) si tratta di costruire la coalizione e chi non vorrà starci si assumerà la responsabilità si spaccare il fronte. Era esattamente quello che aveva previsto il segretario regionale del Partito Democratico.

Il Campo largo lanciato da Enrico Letta ha come obiettivo un’alleanza di tipo politico per competere e battere il centrodestra alle elezioni politiche, passando per le Regionali e per le Comunali. Una coalizione che va da Italia Viva fino al Movimento Cinque Stelle: l’unico esempio c’è alla Regione Lazio di Nicola Zingaretti, che infatti rappresenta l’esponente del Pd più credibile e più importante per questo tipo di esperimento.

Nicola Zingaretti ha deciso di dare un contributo decisivo per sbloccare la situazione anche al Comune di Frosinone, convincendo Domenico Marzi a candidarsi a sindaco. Adesso occorre costruire il Campo largo. Dal modello che verrà realizzato si capirà chi intende starci davvero oppure no. Intanto nel Campo largo non ci saranno I Socialisti di Gian Franco Schietroma e +Europa. (Leggi qui Zingaretti: «Memmo, candidati». E lui accetta. Ma c’è la mina Vicano).

La parte stretta del Campo

Gian Franco Schietroma (Foto Paolo Cerroni © Imagoeconomica)

Al di là del dato numerico (comunque fondamentale nelle elezioni Comunali di Frosinone) è la loro motivazione a rappresentare il vero problema politico. I Socialisti non hanno detto No al Campo largo di Frosinone ma hanno detto no al Campo Largo partendo da Frosinone. Il Segretario Regionale Gian Franco Schietroma ha rimproverato al Pd del Lazio di non averlo mai voluto ricevere una sola volta in questi due anni; lo scorso autunno ha rifiutato l’alleanza alle Comunali di Alatri dicendo che non si costruisce in 5 giorni ciò che non si è costruito in 5 anni. (Leggi qui Il Pd pensa ad un attacco a due punte. Socialisti: si a Iacovissi).

Insieme al Partito Democratico dovrebbero starci il Movimento Cinque Stelle di Ilaria Fontana, Italia Viva di Valentina Calcagni e Germano Caperna, Azione di Antonello Antonellis e Alessandra Sardellitti, Articolo 1 di Gaetano Ambrosiano e Alberto Gualdini, Frosinone in Comune di Stefano Pizzutelli. Altrimenti non avrebbe senso aver fatto tutto questo e continuare a parlare di Campo largo. Ma dovrebbero starci anche Possibile, Sinistra Italiana, Demos e altre sigle di sinistra.

Il fatto è che al momento non c’è certezza che siano nel Campo largo. Azione ed Italia Viva aspettano di sapere cosa farà l’ex Direttore Generale della Asl di Frosinone Mauro Vicano: potrebbero appoggiare il suo progetto civico ed ignorare il Campo Largo.

La parte civica

De Angelis e Fantini

Ci sono poi le liste civiche che dovrebbero dare una spinta notevole nella “missione” di recuperare voti al centrodestra: il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, la lista civica di Carmine Tucci e Carlo Gagliardi, Provincia in Comune di Luigi Vacana. Questo sarebbe il Campo largo al completo. Del quale al momento c’è solo una parte. Nemmeno troppo vasta: a Frosinone, nelle Comunali, il Movimento 5 Stelle non ha mai brillato.

Da due settimane Francesco De Angelis e Luca Fantini sono impegnati in confronti ripetuti con le delegazioni di tutti i partiti, come fossero delle trattative diplomatiche per assicurare la pace. Domani il circolo cittadino frusinate del Partito Democratico dovrà pronunciarsi sulla candidatura di Domenico Marzi. Da dopodomani spetterà a tutti gli altri partiti dire la loro.

Chi non vorrà starci, si assumerà la responsabilità di spaccare la coalizione del Campo largo auspicata da Enrico Letta e Nicola Zingaretti. Era quello che aveva profetizzato il senatore Bruno Astorre, segretario regionale del Pd.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright