Il candidato è Carlo Maria D’Alessandro. Lega isolata, presenterà Palombo

Rottura finale. Il candidato del centrodestra è l'ex sindaco D'Alessandro. Via libera da Forza Italia, FdI, Udc, Leone, Di Mambro, Vacca. Isolata la Lega. Che nella notte ha scaricato Lena. Correrà sola.

La Lega andrà da sola. E candiderà il suo coordinatore provinciale Carmelo Palombo. Gli altri alleati del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc, Movimento Sociale e liste civiche) costituiranno una coalizione, costruita intorno al nome dell’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro.

È il quadro politico maturato dopo un’altra nottata convulsa. Durante la quale il candidato unitario Claudio Lena è stato scaricato dalla stessa Lega che lo aveva imposto agli alleati lunedì sera. (leggi qui La Lega brucia il terzo candidato: scarica pure Lena)

La decisione di scaricare Lena, ufficialmente è dovuta ai ritardi di Fratelli d’Italia nel rispondere alla proposta. In realtà la Lega ha preso atto del largo fronte che si stava formando nel centrodestra, contro la candidatura del professore. (leggi qui Il candidato può attendere: vertice per boicottare Lena. FdI ancora non firma).

Divisi alla meta

Alla fine c’è stata la rottura. Stanchi di aspettare la Lega, gli alleati hanno annunciato per venerdì a mezzogiorno la presentazione del loro candidato sindaco.

È finito il tempo delle chiacchiere, lavoriamo per la costruzione di un centrodestra che sia il più ampio e concreto possibile” . Il documento porta la firma del vice coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Gabriele Picano, del delegato alle trattative per Forza Italia Gianrico Langiano, del segretario provinciale dell’Udc Pasquale Moretti, delle civico sostenute dall’ex vicesindaco Benedetto Leone, Carmine Di Mambro e Michele Vacca.

Il candidato è Carlo Maria

Quello che non c’è scritto è il nome del candidato. È Carlo Maria D’Alessandro, l’ex sindaco buttato giù proprio dalla Lega e da una parte dei dissidenti interni.

Dopo settimane di monacale silenzio, l’ex sindaco lo ha rotto impugnando la clava e facendo a pezzi la Lega ed il suo ex vice sindaco Carmelo Palombo. I primi colpi di clava assestati da Carlo Maria D’Alessandro sono per il trattamento riservato al professor Lena.

È gravissimo quanto accaduto nelle ultime ore da parte dei dirigenti locali e provinciali della Lega ed in particolare del coordinatore provinciale Palombo, che dopo aver logorato la mia amministrazione per oltre un anno è riuscito nell’impresa epica di logorare e distruggere in poche decine di giorni anche l’unità del centrodestra, che tutti sappiamo fosse la soluzione da porre in campo per le prossime elezioni amministrative”.

“Il comportamento assunto nei confronti di un uomo perbene e professionista serio, competente e capace quale Claudio Lena, che aveva dato la propria disponibilità a ricomporre il quadro dell’alleanza di centrodestra che in Italia ovunque viene auspicata, testimonia lo scellerato disegno politico di un manipolo di politicanti attuato nel nome di un partito che, peraltro, in loro non si riconosce“.

Carlo rivendica i meriti

Carlo Maria D’Alessandro attacca Carmelo Palombo, accusandolo di avere fatto a Claudio Lena le stesse cose fatte alla sua amministrazione, logorandola fino a farla cadere. “Adesso è ancora più chiaro a tutti i cittadini cosa sia realmente accaduto alla mia Amministrazione e, soprattutto, quali paturnie e comportamenti anomali ho dovuto sopportare in quasi tre anni di mandato elettivo per la cui soluzione esiste solo la psicoterapia di gruppo!

Rivendica il merito di avere messo finalmente un punto fermo sui conti. Di avere messo fino alla voragine di un bilancio che sfornava sorprese ogni settimana. “Dilapidare un patrimonio politico come l’unità del centrodestra, chiesta dai cittadini, solo per becere rivendicazioni personali è quanto di più aberrante possa accadere soprattutto dopo aver dichiarato il dissesto finanziario con consapevolezza, perché la relazione dei revisori del conto parlava chiaro ed additava precise responsabilità alle gestioni del passato. E la dimostrazione sta nel fatto che, contrariamente a quanto affermato nei giorni scorsi, le richieste di riconoscimento del debito certo sono ormai vicine al 20 mln di euro, ovvero superiori a quelle accertate a giugno del 2018. Ovvero il dissesto è superiore alle attese“.

Il successo di Abbruzzese

Venerdì verrà ufficializzato il nome di D’Alessandro. Ed è la più grande vittoria politica di Mario Abbruzzese. Ha lasciato che per settimane la Lega si impantanasse bruciando un nome dietro l’altro. Alla fine ha tirato fuori il nome che aveva pronto da settimane.

Perché è un successo. Perché Mario Abbruzzese porta alle urne Carlo Maria D’Alessandro depurato dei dissidenti interni, dell’ala che aveva lavorato per buttarlo giù per poi candidarsi intorno al nome di Massimiliano Mignanelli, depurata di quella Lega che per un anno ha logorato giorno dopo giorno l’amministrazione spingendola nel burrone.

Le elezioni saranno la resa dei conti su questo tema. La campagna elettorale è già cominciata.

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