Il Capitano Salvini affida al soldato Durigon la missione dietro le linee nemiche

Il coordinatore regionale della Lega è nella lista dei fedelissimi che il segretario nazionale ha consegnato a Mario Draghi per le nomine a sottosegretario. L’obiettivo è cercare di mantenere una parte di Quota 100 anche con Andrea Orlando nel ruolo di ministro. Perché è una partita decisiva.

Un faccia a faccia con Mario Draghi nel corso del quale il leader della Lega Matteo Salvini ha parlato anche del completamento della squadra di governo. Con la nomina dei sottosegretari: partita complicata da chiudere.

Ha detto il Capitano al termine dell’incontro: “Noi siamo a posto. Saremmo pronti a partire anche adesso, fra un minuto, altri hanno difficoltà. Spero che si chiuda oggi. Per quanto mi riguarda la squadra di governo può e deve essere assolutamente completa. La Lega è pronta”. E ha chiesto un “cambio di passo su sbarchi e immigrazione e sui ristori”. Ma l’agenzia di stampa Agi ha pure aggiunto: “Top secret i nomi contenuti sulla lista da cui il premier e i ministri dovrebbero scegliere i leghisti (Salvini ambisce a dieci posti, potrebbe ottenerne da sette a nove, secondo i calcoli del partito).

Matteo Salvini con Claudio Durigon (Foto: Imagoeconomica / Livio Anticoli)

Quelli che circolano sono: Lucia Borgonzoni alla Cultura, Vannia Gava alla Transizione Ambientale, Rossano Sasso o Mario Pittoni alla Scuola, ma anche Massimo Bitonci al Mef, Edoardo Rixi alle Infrastrutture, Nicola Molteni alla Giustizia, Stefano Candiani all’Interno, Claudio Durigon al Lavoro, Guglielmo Picchi agli Esteri”.

La mission impossible di Durigon

Ogni giornalista sa che i nomi che circolano sono quelli che fanno parte della lista che Matteo Salvini ha consegnato a Mario Draghi. Dunque Claudio Durigon è in quella lista, per il ministero del Lavoro. Con l’obiettivo di una “mission impossibile” sul mantenimento di Quota 100, la battaglia simbolo della Lega, quella combattuta proprio da Durigon. (Leggi qui Gli occhi della tigre: Zingaretti è tornato).

E infatti Salvini, nel salotto di Bianca Berlinguer, a precisa domanda, ha risposto: “Intanto fino al termine del 2021 Quota 100 non la tocca nessuno. Poi vedremo. Parliamo di un provvedimento che ha ridato la vita 300.000 persone e dato la possibilità a 200.000 giovani di entrare nel mondo del lavoro”. Parole che testimoniano come Salvini voglia proprio Claudio Durigon sulla linea del fronte.

Claudio Durigon. (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Alla guida del ministero del Lavoro c’è Andrea Orlando, numero due del Pd di Zingaretti, desideroso di archiviare Quota 100 il più presto possibile. Si tratta di una battaglia politica decisiva anche sul versante della prossima legislatura. Quando, finita l’esperienza del Governo Draghi, Lega e Pd, Salvini e Zingaretti, si sfideranno per Palazzo Chigi.

Claudio Durigon è anche il coordinatore regionale del Carroccio e non è un segreto che punti alla candidatura alla presidenza della Regione Lazio. Se riuscisse a conservare anche una parte di Quota 100, allora potrebbe davvero puntare alla sfida per la poltrona più ambita dell’ente della Pisana.