Il Carpi, il diluvio e l’Arca di Stirpe: il Frosinone tiene al sicuro il sogno. Vittoria 1-0

Con un gol di Dionisi dopo 5 minuti il Frosinone regola il Carpi e tiene accesa la fiamma della speranza. In attesa di buone notizie domani da Cesena. Allo Stirpe sotto una pioggia battente.

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

Frosinone- Carpi 1-0

Frosinone (4-2-3-1) Vigorito; M. Ciofani (dal 34′ Krajnc), Ariaudo, Terranova, Brighenti; Chibsah (dal 43’st Frara), Gori; Paganini, Ciano, Dionisi; Citro (dal 27′ st Koné). A disposizione: Zappino, Palombo, Russo, Sammarco, Besea, Frara, Beghetto, Matarese, Volpe. Allenatore: Longo

Carpi (3-5-1-1) Colombi;Pachonik, Brosco, Ligi; Jelenic (dal 12′ st Concas), Saric (dal 36′ st Verna), Mbaye (dal 22′ st Mbakogu), Garritano, Pasciuti; Sabbione, Melchiorri. A disposizione: Serraiocco, Brunelli, Di Chiara, Poli, Bittante, Saber, Giorico, Calapai, Malcore. Allenatore: Calabro

Arbitro: Giua di Olbia

Marcatore: al 5′ Dionisi

Ammonizioni: Krajnc, Ligi

Recupero: 4′ nel primo tempo e 3′ nella ripresa

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Gli dei del calcio ci hanno provato a mettersi in mezzo tra il Frosinone ed il suo sogno. Il diluvio sul capoluogo ed un avversario che non ha mollato per un secondo ne sono le prove. Ma il presidente ha costruito un’arca e l’ha messa a disposizione di tutti. Longo, i suoi ragazzi ed i tifosi dovevano preservare il sogno, con la lotta e con la passione ed anche oggi lo hanno fatto. Il Carpi è battuto, col minimo sforzo. Altri 90 minuti sono passati. Ne restano ulteriori 180 da vincere, con lo stesso ardore.

 

Calcio d’inizio… e gol

Longo non cambia nulla e dà fiducia all’undici di Brescia, confermando Citro davanti a tutti e Paganini, Ciano e Dionisi a supporto. Calabro punta invece su un insolito 4-1-4-1 che punta a fare densità in mezzo al campo per liberare in avanti la classe ed il fiuto del gol di Melchiorri.

Il Frosinone parte subito forte ed in poco più di un minuto colleziona tre corner, non creando però problemi particolari a Colombi. Al 5′ minuto Dionisi capitalizza la superiorità e passa in vantaggio: palla lavorata sulla destra da Paganini che crossa a rientrare di sinistro, sul secondo palo c’è il reatino che mette a terra e di piatto deposita sul palo lungo. Lo “Stirpe” esplode di gioia.

Il Frosinone è rabbioso e all’8′ crea due occasioni: prima con Citro che di prima incrocia debolmente su un lancio di Terranova e poi con Matteo Ciofani pescato da Brighenti che al volo manda alto.

 

Frosinone gestisce il gioco

Il Frosinone prova a gestire la partita e lo fa con ottime trame di gioco e soprattutto con il grande movimento di Ciano, Citro e Dionisi che non danno punti di riferimento in avanti. Se si vuole trovare un neo all’inizio quasi perfetto del Frosinone questo è la leggerezza nel cuore dell’area: tante le situazioni create, poche quelle che possono essere concretizzate.

Il Frosinone continua a tener palla mantenendo a distanza di sicurezza il Carpi, il risultato è che nessuna delle due squadre si è più avvicinata alla porta avversaria.

Intorno alla mezz’ora il Carpi prende metri ed alza i giri, inoltre Longo al 34′ è costretto al primo cambio: Matteo Ciofani si arrende ad un problema muscolare ed al suo posto entra Krajnc: Brighenti va a destra e lo sloveno si mette al suo posto.

 

Gli emiliani spingono

La squadra emiliana continua a spingere ed il Frosinone ora pare leggermente in difficoltà. Al 37′ Saric svetta su corner ma il suo colpo di testa è a lato: è il primo pallone indirizzato verso la porta giallazzurra.

È il 38′ quando un pallone viene perso in attacco dal Frosinone, Melchiorri parte solo e tiene in scacco la difesa ciociara prima di lanciare Saric che si inserisce tutto solo ma spara alto dall’interno dell’area. Il Frosinone che sta praticamente giocando con quattro centrali schierati in difesa, non riesce più a ripartire e ad innescare i suoi avanti che cercano sempre la profondità, ma vengono sistematicamente anticipati o non raggiungono palloni troppo lunghi.

Al 45′ lampo di Citro che messo in moto da Dionisi colpisce col sinistro, ma alto. Sul capovolgimento di fronte ci prova Pasciuti da fuori e Vigorito blocca per la prima parata della sua gara.

Dopo qualche secondo finisce la prima frazione.

 

Seconda parte

Nella ripresa nulla cambia nei ventidue in campo ed il calcio d’inizio è emiliano.

I primi cinque minuti di gioco sono sulla falsariga della fine del primo tempo. Il Carpi è più aggressivo e a farne le spese sono soprattutto Ciano e Citro a cui i difensori emiliani riservano trattamenti particolari.

Al 10′ Garritano crossa da destra per il taglio di Jelenic, la palla arriva a Vigorito e solo per una questione di millimetri non viene toccata dal serbo scappato a Terranova. All’11’ Vigorito esce con i pugni, ma dimentica la cosa più importante: il pallone. Fortuna che dietro c’era Brighenti che appoggia il pallone in sicurezza sul fondo.

 

Qualità senza cattiveria

Al 18′ il Frosinone la mette sul piano della qualità, con tre passaggi arriva in area, ma manca la cattiveria e dopo tocchi di prima, tiri mancati e mezze rovesciate, ne viene fuori solo un corner. È il 22′ quando Calabro inserisce un’altra punta: è Mbakogu e chi era al “Matusa” quasi un anno fa può solo immaginare l’accoglienza per il numero dieci biancorosso. Al 25′ Dionisi non molla sulla sinistra, sfrutta un errore di Pachonik e tira forte di destro, Colombi mette in corner.

Minuto 26: fuori Citro e dentro Koné, Longo alza la diga in mezzo al campo e piazza Dionisi unica punta con Paganini e Ciano ai lati sulle fasce opposte ai loro piedi di calcio. È la mossa giusta. Al 28′ Melchiorri si gira al limite dell’area, ma il suo destro è alto.

 

Pioggia… no, diluvio

La pioggia allo “Stirpe” è degna dell’Antico Testamento ed aumenta il pathos di una gara che sembra non arrivare mai alla fine. Alla mezz’ora Ligi deve abbattere Koné lanciato a rete: giallo e punizione dal limite: sul pallone manco a dirlo va Ciano, che manco a dirlo prende la porta e Colombi si scopre Superman mettendo in corner.

Con i tre centrocampisti è un’altra storia: il Frosinone riesce a contrastare bene e va anche al tiro con continuità, ci prova Paganini al 35′ ma il suo rasoterra finisce a lato. Al 39′ si rinnova il duello tra Ciano e Colombi e ne esce vincitore ancora il portiere che vola e respinge una punizione del fantasista. Longo osserva, zuppo dalla testa ai piedi, sa che i suoi possono farcela, sa che stavolta non c’è da aver paura.

 

Gli ultimi minuti

I secondi sul cronometro passano al rallentatore, la pioggia non accenna a diminuire, il pericolo o la gioia suprema sono lì, dietro l’angolo ed entrambi fanno paura, tanta paura. Gli ultimi minuti di battaglie del genere sono roba da capitani e Longo inserisce IL capitano, Alessandro Frara.

La lavagna del recupero indica “3” i tifosi sanno che per portare in salvo il sogno quel tempo si dilaterà. Ma gli ultimi tre minuti sono solo un balletto vicino la bandierina sinistra del Carpi con annessi insulti e botte tra Concas e Dionisi.

La partita finisce qui, il sogno è ancora in salvo, aspettando le risposte che tutti sperano da Cesena.