Il Cavallino Rampante folgorato dall’artista di Formia

L'incredibile storia di Valeria Favoccia. Un suo disegno di Leclerc e Sainz in versione fumetto è stato selezionato dalla Ferrari per pubblicizzare il GP del Made in Italy che si correrà ad Imola

Marco Stanzione

Non invitatemi mai a bere...

Formia, primi Anni ’90. Valeria è sul divano col papà e la sorella maggiore Laura. Una Domenica come tante davanti la tv a veder sfrecciare Jean Alesi e Gerhard Berger. Passione tanta, risultati pochi, in quel periodo in Formula Uno dominava il brasiliano Ayrton Senna, la star, il mito. E l’astro nascente era Schumacher, ancora in Benetton.

Ciononostante si tifava la rossa e la passione di Valeria cresceva a dismisura, insieme a quella per il disegno. Anche in questo caso c’è di mezzo la sorella maggiore e i suoi diari delle medie pieni di disegni, scarabocchi ed ispirazioni

La sorella minore scrutava, imparava e pian piano iniziava a crearsi il suo mondo. Oggi Valeria ha 34 anni e un suo disegno di Charles Leclerc e Carlos Sainz in versione fumetto è stato selezionato dalla Scuderia Ferrari per pubblicizzare, sui propri canali social, il Gran Premio del Made in Italy – Emilia Romagna che si correrà ad Imola domenica. 

Da Formia a Cassino, un talento del Basso Lazio

Valeria non sta nella pelle, una soddisfazione enorme per una persona che a quel disegno ci pensa da una vita. “Ho sempre amato i fumetti,  X-Men e  Spiderman tra i miei preferiti, ma fu il nostrano PKNA (Paperinik New Adventures) ad aprirmi la mente. Sulle pagine di uno speciale, il PKone, venivano pubblicati storyboard, sceneggiature e dietro le quinte della genesi di un fumetto, capii allora che potevo fare della mia passione un lavoro. Avevo dodici anni e capii per la prima volta che da grande avrei disegnato fumetti“.

Talento spiccato e tanta voglia di intraprendere il percorso che già aveva in mente, Valeria inizia proprio da Cassino: “Finite le medie ho frequentato il Liceo Artistico di Cassino, per immergermi in un piano di studi che fosse quanto più artistico possibile e mi permettesse di disegnare il quasi sempre. Al termine, ho deciso di iscrivermi alla Scuola Internazionale di Comics di Roma, grazie al sostegno dei miei genitori“. 

Un percorso difficile ma ricco di soddisfazioni

La gavetta, quella vera, inizia però dopo il diploma del triennio quando una volta finita la scuola Valeria inizia a presentare il suo portfolio in giro per le fiere ai vari editor e case editrici. 

Porte in faccia, tantissime. Voglia di mollare? Mai! “Disegnare e fare fumetti è ciò che mi rappresenta, è ciò che sono, quindi son felice di non aver mollato e di essere dove sono oggi. Sicuramente le nostre scuole offrono una buona base didattica e artistica, questo non lo nego, però ora lavoro e vivo a Milano da cinque anni e le differenze sono enormi, quantomeno qui c’è la concezione che essere un fumettista sia un lavoro e non un hobby”. 

Charles, Carlos e la chiamata del Cavallino Rampante

E a Milano succede che qualcuno noti uno dei tuoi fumetti postato su Instagram per celebrare lo sfavillante inizio di stagione della Ferrari:La fortuna ha voluto che fosse notato ed è talmente piaciuto che mi hanno chiesto di realizzarne una versione 2.0 per Imola, un onore enorme per me, visto il GP di casa!

Un sogno che diventa realtà, la Ferrari che Valeria appena dodicenne disegnava  per tifare Shumacher ha bussato alla sua porta. E la mente torna irrimediabilmente a quelle domeniche sul divano: “Tutto sommato sono i ricordi più belli, all’epoca nemmeno sapevo leggere i nomi in sovraimpressione, così papà mi  insegnò a riconoscere i caschi dei vari piloti. Se qualcuno mi avesse detto che un giorno avrei lavorato ufficialmente ad una cosa del genere, probabilmente non ci avrei mai creduto!“. 

Fumetti, film e videogames: il mondo di Valeria

Oggi Valeria vive e lavora a Milano dove collabora con uno studio di co-working, il “Boombox Studio, insegna l’arte del fumetto e ne disegna tanti, anche per produzioni oltremanica. Ma cos’è il fumetto per Valeria?

Io dico sempre che disegnare fumetti è un po’ come fare film con molti meno soldi! Nel momento in cui hai la sceneggiatura, diventi il regista di quella storia e decidi tu le inquadrature, le espressioni e il phatos di ogni pagina. Per questo prendo spunto da qualsiasi cosa possa ispirarmi, che sia una canzone, una serie tv, un film e così via“. 

La sua più grande fonte di ispirazione però sono i videogames: “Ho una grande passione per i videogames, uno dei miei primi lavori è stato realizzare la serie a fumetti per il decimo anniversario di “Assassin’s Creed”, che è una delle mie serie videoludiche preferite di sempre. Quando le mie passioni diventano anche il mio lavoro è sempre incredibile e provo un’emozione indescrivibile“.

La storia di Valeria insegna che fare della propria passione un lavoro può essere realtà è possibile se ci credi e ti impegni al massimo. Niente è impossibile. E che questa vagonata di ottimismo possa portare bene anche alla Ferrari, incrociamo le dita! 

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