Il “centrino” della discordia

Anche in Ciociaria chi dovrebbe dare vita ad una formazione alternativa agli schieramenti più forti? Italia Viva e Azione sono su sponde opposte a Frosinone, Coraggio Italia resta nel centrodestra. E Forza Italia non assume alcuna iniziativa. L’unico ad averci provato davvero è Angelo D’Ovidio.

Chi dovrebbe dare vita ad una coalizione di Centro? A livello nazionale un’ipotesi del genere è impossibile se Matteo Renzi (Italia Viva) e Carlo Calenda (Azione) continuano nell’estenuante  braccio di ferro a distanza. Sul piano provinciale chi dovrebbe sedersi al tavolo? Innanzitutto Italia Viva. Ma Valentina Calcagni e Germano Caperna, relativamente alle elezioni comunali di Frosinone, appaiono più interessati ad un’intesa con il Pd nel Campo largo teorizzato da Francesco De Angelis. Mentre Azione di Luciano Gatti, Antonello Antonellis e Alessandra Sardellitti è posizionata nel Polo Progressista voluto dal leader del Psi Gian Franco Schietroma. Un altro che potrebbe lavorare ad una prospettiva centrista. Invece preferisce una coalizione di sinistra.

Mario Abbruzzese

Poi c’è Coraggio Italia di Giovanni Toti, che ha in Mario Abbruzzese un dirigente autorevole a livello regionale e provinciale. Ma Abbruzzese finora si è mosso all’interno del centrodestra. Non sempre in modo allineato, ma in quel contesto ha fatto accordi oppure ha mandato all’aria tavoli. Ogni riferimento a Sora è puramente voluto.

Quindi l’Udc: Angelo D’Ovidio ha fatto le mosse giuste, sia Pastena (dove ha vinto) sia a Sora, dove ha messo a disposizione della coalizione un candidato sindaco per una coalizione allo sbando. Evitando perlomeno la colata a picco finale. Però anche lui ha bisogno di sponde, di intese, di progetti, di programmi, di accordi.

Il ruolo di Forza Italia

Un ruolo importante potrebbe recitarlo Forza Italia. Il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone ha le spalle larghe per farlo. Fino ad oggi è rimasto ancorato al centrodestra: le ultime operazioni su Comune e Provincia di Latina fanno intravedere dei margini di ragionamento. (Leggi qui Nasce la nuova maggioranza per Comune e Provincia).

Damiano Coletta, sindaco di Latina (Foto: Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica)

Pure lui però resta ancorato al centrodestra. Intanto bisognerà vedere come andrà a finire la corsa al Quirinale, ma poi bisognerà pure valutare quelle che saranno le alleanze all’interno del centrodestra nella prospettiva delle elezioni politiche e delle regionali. Insomma, le candidature.

In questo contesto parlare di Centro è perlomeno azzardato. Nessuna riunione viene convocata, nessun tavolo si riunisce. Gli schieramenti tradizionali continuano ad esercitare un “fascino” maggiore.

Se va avanti così ci sarà spazio al massimo per un “centrino”.