Il centrodestra frana, il Pd rosica

Il centrodestra frana. Dopo la Lega anche Forza Italia annuncia che potrebbe andare con uno degli schieramenti civici nelle prossime Comunali di Ferentino. Il Pd annuncia la candidatura Musa di 9 giorni fa e critica le primarie di centrosinistra alle quali non è stato invitato. La replica: "Si domandassero perché”

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Una frantumazione senza sosta. È quella che poco alla volta sta sgretolando il centrodestra di Ferentino. Dopo la Lega di Luca Zaccari ora anche Forza Italia apre la porta alla possibilità di accasarsi in uno schieramento civico nelle elezioni Comunali del 14-15 maggio prossimi.

La decisione è stata annunciata dal coordinatore cittadino Franco Sisti. Con una lunga nota nella quale mette in chiaro che se fosse per lui il centrodestra andrebbe al voto in coalizione e con i simboli. Ma siccome il dibattito interno si è impantanato, prende in esame la possibilità di sganciarsi.

Senza una decisione

Luca Zaccari

Il centrodestra si è arenato prima ancora di cominciare. Nelle settimane scorse c’era stato il no ufficiale pronunciato dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone Vincenzo Galassi alla proposta fattagli dal sindaco uscente Pd Antonio Pompeo. Che lo avrebbe visto bene come suo successore. Nel rinunciare alla proposta, il presidente Galassi aveva detto che secondo lui erano maturi i tempi “per candidare un politico, meglio se giovane”.

In molti lo avevano visto come un endorsement verso il leghista Luca Zaccari. Che subito si era messo al lavoro per costituire una coalizione. In città aveva preso corpo la suggestione di un possibile asse con l’ex sindaco Pompeo, ripetendo la formula che fino a poco tempo prima aveva governato la Provincia di Frosinone: Pompeo presidente della Provincia, Zaccari presidente d’Aula. (leggi qui: Zaccari scende in campo, Martini pure).

ma subito era scattato il semaforo rosso della coalizione. mettendo in chiaro che qualsiasi candidatura doveva essere decisa al tavolo dell’alleanza. (Leggi qui: Fumata nera per il sindaco, si va al tavolo provinciale).

I tavoli provinciali del centrodestra finora sono saltati. Nelle ore scorse Luca Zaccari ha preso cappello e se n’è andato. Annunciando di ritenersi libero nelle decisioni. E di essere pronto ad appoggiare con il suo gruppo un progetto civico. (leggi qui: Il centrodestra è esploso: Zaccari se ne va).

Forza Italia lo segue

Foto © Pietro Scerrato

Ora è stata la volta di Forza Italia. Che batte i pugni contro la palude del centrodestra. E si dice pronta a sua volta d aprire alle civiche. “Forza Italia ha intenzione di presentarsi con il proprio simbolo all’interno di una eventuale coalizione di centro destra. Al momento però – spiega Franco Sistinon solo le nostre richieste di aggregazione sono cadute nel vuoto, non solo non abbiamo avuto risposta alle varie richieste di un incontro esplorativo ma ci rendiamo conto di un certo ostruzionismo nei nostri confronti”.

A questo punto, Forza Italia è pronta ad un’apertura a tutte quelle liste civiche che condividano con noi quei punti cardine che ci hanno mosso in questo periodo”.

Il Coordinatore cittadino esclude la possibilità di qualsiasi contatto con la corrente di Antonio Pompeo. E sostiene che ci sia “un buon numero di liste civiche con le quali ci sarebbero punti di contatto importanti e con le quali si potrebbe aprire un ottimo rapporto politico che guardi a progetti di lunga durata”. Dimentica di specificare quali siano.

Nei fatti, con questa ulteriore presa di posizione il centrodestra di Ferentino di fatto non esiste più.

Si sveglia il Pd

Alfonso Musa

Intanto a poco più di 24 ore dalle Primarie per la scelta del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Ferentino 2030, il Pd locale rompe il silenzio.

Tenta di sminuire le quelle Primarie. Che porteranno in campo 7 liste e 3 candidati tra i quali scegliere la guida della coalizione. Il Pd dice che “le vere elezioni amministrative si svolgeranno il 14 maggio e non domenica prossima”.

Perché il Pd non partecipa? Perché non lo hanno voluto. Lo rivela il Partito, ammettendo di non essere stato proprio contattato. Come era logico che fosse: l’area del Pd che sta in Ferentino 2030 è quella messa alla porta da Antonio Pompeo nel suo ultimo periodo da sindaco. Aveva revocato la fascia al suo vice Luigi Vittori. Proprio perché teorizzava, per la successione, un ritorno dell’ex sindaco Piergianni Fiorletta attraverso Primarie aperte. E ora Vittori con Fiorletta stanno tenendo le primarie assieme alle altre liste.

Il Pd conferma poi la notizia nota dal 9 marzo e cioè che appoggerà come candidato sindaco l’avvocato Alfonso Musa. (Leggi qui: Un(a) Musa per Antonio Pompeo: candida l’ex capogruppo Ppi).

Domandatevi perché

La coalizione Ferentino 2030

Laconica la replica di Ferentino 2030: “Il Pd invece di criticare dovrebbe porsi il problema del perché tante cittadine e tanti cittadini hanno deciso di organizzarsi al di fuori del Partito, che vive una situazione di isolamento senza precedenti, chiuso in se stesso ed arroccato nel palazzo. E allora che domenica sia la giornata della partecipazione del popolo, che non delega a nessuno le proprie decisioni“.

Il tutto a poco più di 24 ore dalle primarie che saranno già un banco di prova importante per tutte le forze politiche e civiche della città. Il numero dei partecipanti dirà molto. Alle scorse Primarie andarono circa 6mila persone. Ma era più di dieci anni fa, prima dell’ondata di antipolitica e prima del crollo dei votanti: il che autorizzerebbe a spostare l’asticella a circa 3mila. Ma c’è da considerare che dieci anni fa si candidarono ale primarie 5 figure fortissime della politica cittadina: in queste invece ci sono 2 protagonisti ed un outisider. Il che sposta l’asticella a 1.500: riuscire a riportarli ai gazebo sarebbe un successo.