Il centrodestra prenota la presidenza della Provincia

L’esito delle comunali di Frosinone può definitivamente cambiare i rapporti di forza in Ciociaria perché la coalizione di centrodestra ha la consapevolezza di essere maggioritaria. E adesso può dimostrarlo dappertutto.

L’accordo a Frosinone sulla candidatura a sindaco di Riccardo Mastrangeli può rappresentare il primo passo per cercare di presentarsi uniti anche ad un appuntamento del quale in pochi parlano: l’elezione del prossimo presidente della Provincia.

Il secondo mandato di Antonio Pompeo scade a fine ottobre. Massimo Ruspandini e Fabio Tagliaferri hanno deciso di far restare Fratelli d’Italia nella coalizione di centrodestra che da dieci anni amministra il capoluogo. Una scelta di testa, ragionata e politica.

Prospettiva centrodestra

A questo punto il centrodestra si presenta da grande favorito all’appuntamento di giugno. Anche a livello nazionale Giorgia Meloni e Matteo Salvini saranno costretti a trovare una soluzione. Cercando di mantenere l’alleanza unita, cioè con Forza Italia, Cambiamo e tutte le altre sigle dei partiti più piccoli. Il centrodestra ha un grande vantaggio in questo momento: è consapevole di essere maggioranza nel Paese, perfino quando perde. Come è capitato alle comunali di qualche mese fa a Roma, Milano, Torino e Napoli. Oppure a Sora.

Non è che adesso in un colpo solo si siano dimenticate le divisioni degli ultimi mesi tra il sindaco Nicola Ottaviani e l’ex assessore ai lavori pubblici Fabio Tagliaferri. C’è stato invece un ragionamento di tipo politico, che ha messo in secondo piano le motivazioni personali. Come sempre dovrebbe essere. La presidenza della Provincia è una sorta di tabù per il centrodestra: non c’è stata competizione nei due successi di Antonio Pompeo. Ma anche prima, quando c’era l’elezione diretta, l’unica eccezione è stata quella di Antonello Iannarilli. Però quell’esperienza è finita male.

L’ora di provarci

Adesso però il centrodestra ha le carte in regola per provarci davvero. La strada è segnata: alleanza con partiti di centro e liste civiche di area. Si tratterà di scegliere il candidato e non sarà facile, ma l’esperienza di Frosinone dice che è tutto più facile quando  si vince e si governa.

Il centrosinistra da anni fa il bello e cattivo tempo negli enti intermedi, proprio perché ha avuto sia la maggioranza degli amministratori che la capacità di unire le forze nei momenti decisivi. Le elezioni comunali di Frosinone possono far venire meno anche questi presupposti. Perciò il centrodestra può crederci.