Il “compagno” Mosticone e la resa dei conti nell’Aula che elegge Facchini

Il capolavoro dell'elezione di Mosticone in Provincia. Le accuse all'opposizione. Che avrebbe votato candidati di fuori città. Condannando Salvatore Meglio a restare fuori dalla Provincia. Chi ha votato chi. Di Stefano presidente Aipes

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Un successo, un lavoro di squadra ed una polemica: è quello che Sora si riporta a casa dalle elezioni Provinciali di Frosinone. Il successo è l’elezione di Alessandro Mosticone a consigliere Provinciale: il risultato di un lavoro di squadra portato avanti dalla maggioranza guidata dal sindaco Luca Di Stefano. Ma è anche il risultato della strategia del campo largo ideata dal leader del Partito Democratico Francesco De Angelis. E la polemica?

L’opposizione è in frantumi sul voto, è accusata di aver dirottato fuori Sora il consenso che avrebbero permesso il raggiungimento del quorum alla lista di Forza Italia, in cui era candidato il consigliere Salvatore Meglio. Complice anche il ruolo dell’ex consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Bruni.

Lo scontro politico arriva anche in Consiglio che finalmente sceglie il suo Presidente: è Francesco Facchini. La giornata si è conclusa con l’elezione unanime del primo cittadino a presidente dell’Aipes.

MOSTICONE ALLA PROVINCIA

Alessandro Mosticone

Quello di lunedì 20 dicembre nell’Assemblea civica di Sora avrebbe dovuto essere il giorno del presidente Francesco Facchini. Che pure è stato scelto con 13 voti favorevoli, di cui due dell’opposizione (Lino Caschera e Salvatore Meglio). Invece è stato il giorno del ritorno di un Consigliere Provinciale nell’Aula consiiare di Sora. Alessandro Mosticone è stato eletto in Provincia nella lista del Partito Democratico, pur non avendo ancora sottoscritto il tesseramento. Fonti del Partito dicono che ha tempo fino a tutto il mese di dicembre (leggi qui Tutti per Facchini presidente. Ma Mosticone deve avere la tessera Pd).

Dopo otto anni di assenza, la città di Sora torna ad avere un rappresentante a Palazzo Iacobucci. Ci arriva grazie ad un accordo con Francesco De Angelis che ha garantito i voti necessari per l’elezione; in cambio prevede la staffetta tra due anni e mezzo sulla Presidenza d’Aula. Il testimone passerà a Maria Paola D’Orazio. (leggi qui A Natale Di Stefano si regala luminarie e due presidenti)   

Grande soddisfazione per il gioco di squadra che ha portato all’elezione di Alessandro. Ci siamo riusciti a partire dalla maggioranza e passando per sindaco e gli amministratori del comprensorio. Ci volevano questi ragazzi per far tornare il consigliere provinciale dopo otto anni. Un grande in bocca al lupo a Mosticone e agli altri consiglieri eletti. Sora continua ad essere protagonista” ha detto il sindaco Luca Di Stefano. Un concetto ribadito anche lunedì mattina all’inizio dei lavori del Consiglio, sottolineando che è stato eletto da chi “ha Sora nel cuore”. È una affatto velata allusione al gruppo dell’opposizione che per la stragrande maggioranza avrebbe votato candidati di fuori Comune. Quindi il ringraziamento “ai colleghi e a Meglio per aver rappresentato Sora”.  

SUBITO AL LAVORO

Alessandro Mosticone

Sono molto orgoglioso di rappresentare la città di Sora ma bisogna lavorare ad un progetto di Area Vasta” il commento a caldo del nuovo consigliere provinciale. “Per vincere serviva una prova di maturità che c’è stata. E io di questo sono stato sempre convinto. Il modo di rapportarmi con i cittadini sarà sempre lo stesso: semplicità e abnegazione”.

Poi gli attacchi politici con le allusioni rivolte ai Consiglieri di minoranza. Qualcuno dei quali accusato di aver dirottato il voto a Nord della provincia. A discapito di Salvatore Meglio. “Non posso che sottoscrivere le parole del sindaco – ha detto poi MosticoneGrazie Salvatore Meglio. Mi spiace per te perché Sora oggi avrebbe potuto avere due consiglieri provinciali. Purtroppo, l’opposizione ha fatto altro. Sora tornerà ad essere il peso specifico. Sono orgoglioso di rappresentarla”.

Poco prima era stato Salvatore Meglio a congratularsi con Mosticone: “Sora ne aveva veramente bisogno. Ad Alessandro i miei auguri veri, sinceri. Sono a disposizione nell’interesse della città”.

IL SASSOLINO NELLA SCARPA

Salvatore Meglio

Se lo è tolto Salvatore Meglio, poco prima del Consiglio comunale. Aveva già anticipato: “Sono contento per Mosticone. È un sorano su cui si può contare”.

Ma anche i “complimenti al sindaco per aver tenuto compatto il gruppo di maggioranza dimostrando serietà e senso di appartenenza. Poi la nota dolente, quando gli si chiede dell’opposizione consiliare di Sora: “Restiamo allibiti da un comportamento dannoso nei confronti della nostra città. Hanno votato contro Sora, contro la gente a cui hanno fatto credere che loro Sora l’avevano nel cuore. Invece sono mossi soltanto da ragioni personalistiche e di opportunità. Gli consiglio di andare a festeggiare nei bar vicini al palazzo dell’Amministrazione provinciale di Frosinone. Chi non vota Sora è contro Sora sempre e comunque.      

IL “COMPAGNO” MOSTICONE

Che lo scontro si prefigurasse squisitamente politico e partitico si è capito sin dalle prime battute. Ossia da quando il consigliere di minoranza Federico Altobelli, nel formulare gli auguri al consigliere Mosticone ha fatto notare che “l’unica macchia è rappresentare la città in un Partito avverso al nostro. Spero che rappresenterà Sora e non i Partiti. Spero che anche alle Regionali e alle Politiche si ricorderà della soranità”.

A difendere la linea ci ha pensato Maria Paola D’Orazio: “Per Mosticone deve essere un grande onore perché il Pd ha dimostrato di essere il primo Partito in provincia di Frosinone. E la sua serietà politica si è confermata ancora una volta. Provincia, Regione e Consorzio saranno vicini alla città di Sora”.

Le stoccate sono riprese poi durante la discussione di altri punti. Il neoconsigliere provinciale ha inveito contro Altobelli e senza fare nomi lo accusato di aver portato il suo voto a nord della Provincia. Dopo che la consigliera D’Orazio aveva sottolineato che una delle mozioni della minoranza era stata presentata lo stesso giorno in cui la maggioranza aveva garantito che si stava già provvedendo, Mosticone ha detto: “Evidentemente il 14 dicembre Altobelli era impegnato a decidere chi votare alla Provincia”.

Volevo rispondere al compagno Mosticone che ha fatto chiarezza dopo una serie di scelte politiche” ha affondato il dito nella piaga il già candidato sindaco del centrodestra Federico Altobelli. A cosa si riferisce? Al fatto che prima Mosticone militava in Forza Italia, due anni fa ha provato a candidarsi alla Provincia con la Lega e quest’anno è riuscito a farsi eleggere nella lista del Pd

L’ANALISI DEL VOTO

Da dove nasce l’allusione del neoconsigliere provinciale circa i voti fuggiti al nord della Provincia?

La risposta è semplice e sta tutta nella battaglia fra le correnti di Fratelli d’Italia. In particolare la sfida che h contrapposto il senatore Massimo Ruspandini all’area dell’onorevole Alfredo Pallone. Una battaglia senza esclusione di colpi. A Sora c’è uno degli uomini di Ruspandini: Massimiliano Bruni. Che pur stando fuori dal Consiglio ha giocato la sua partita per rafforzare il senatore, impedendo nello stesso tempo l’elezione del consigliere di Frosinone Domenico Fagiolo sostenuto da Pallone. (Leggi qui La conta nei Fratelli ed il boom del Polo: che peseranno alle Comunali).

In che modo avrebbe giocato la partita Massimiliano Bruni. Avrebbe spostato un voto di Sora su Riccardo Ambrosetti di Anagni. Mosticone sospetta si sia trattato del voto di Federico Altobelli: i rumors dicono che non è così perché Altobelli in realtà ha votato il collega di minoranza candidato in quota Forza Italia, Salvatore Meglio.

Sarebbe invece un altro il consigliere di minoranza che ha seguito le indicazioni di Bruni. E che sarebbe pronto ad entrare nel Partito. Altri due avrebbero votato per il vice presidente uscente il civico Luigi Vacana.

ll fronte della maggioranza, invece, ha retto su Mosticone. Eccezion fatta per l’ex Forza Nuova Francesco Monorchio che alla luce del sole aveva detto di non voler votare Pd: ha sostenuto Gianluca Quadrini in quota Lega. Anche se c’è chi sospetta che alla fine abbia votato Mosticone.

Mentre Lino Caschera ha votato il candidato di Pasquale Ciacciarelli, il ferentinate Luca Zaccari.

Sul fronte della maggioranza, quando si è intuito un certo affanno per garantire l’elezione di Mosticone, Francesco De Angelis ha addrizzato il tiro su Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano e recuperato consensi anche in altri centri.  

L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE

Era al primo punto all’ordine del giorno. Federico Altobelli ha ritirato la propria disponibilità ma il consigliere anziano Lino Caschera ha messo comunque al voto la proposta a cui è seguita quella della vicepresidenza per Manuela Cerqua. Tutte respinte.

Quindi la proposta della maggioranza che ha riportato dieci firme: quella sul nome di Francesco Facchini. È qui che Caschera ha preso la parola per dichiarazione di voto. Si diceva che avesse un accordo pre-ballottaggio con il sindaco Di Stefano ma il suo nome avrebbe dovuto proporlo la maggioranza.

Lunedì mattina prima di annunciare il voto favorevole per Facchini, cosa che ha fatto anche Salvatore Meglio, Caschera ha detto: “E’ stata un’odissea. Un teatrino nei confronti della città con atteggiamenti infantili. Il ruolo del presidente è super partes, deve garantire l’aula. Dichiaro voto favorevole per il presidente che verrà scelto in quanto deve essere figura di garanzia per tutti noi”.

Poi il voto: tredici favorevoli e gli altri astenuti. E Facchini ha preso lo scranno del presidente, momentaneamente occupato da Caschera.       

LA CILIEGINA SULLA TORTA

A conclusione delle quarantotto ore che hanno visto l’elezione del consigliere provinciale Mosticone e del presidente dell’Assise Facchini, è arrivato nel tardo pomeriggio di lunedì un nuovo importante incarico per Luca Di Stefano. Il primo cittadino di Sora è stato eletto, all’unanimità, presidente dell’Aipes, il consorzio capofila dei 27 Comuni del Distretto C per la gestione in forma associata dei servizi socioassistenziali e sociosanitari.

Ringrazio i miei colleghi sindaci – ha detto Di Stefanoche, in piena unità di intenti, mi hanno dato fiducia. Mi sento onorato di andare a ricoprire un ruolo così importante in un settore delicato come quello dell’assistenza alle fasce più deboli della nostra popolazione. Svolgerò il mio incarico con grande senso di responsabilità, al servizio del nostro territorio”.