Il Comune di Frosinone si mette la toga

Il Comune di Frosinone. Non ha gli avvocati. I pochi dell'avvocatura interna bastano appena per le cose più urgenti. E non ha nemmeno le toghe. Lo si scopre dall'indagine di mercato e dalla determina con cui comprarne una.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Non è l’abito a fare il monaco. Ed il Comune di Frosinone non ha né i monaci né l’abito. Finora s’è appoggiata all’esterno: monaci con tanto di saio per esercitare le loro funzioni. O fuori di metafora, avvocati con i quali affrontare le cause che il Comune deve sostenere.

Come tutte le amministrazioni locali ha un proprio Ufficio Legale (servizio avvocatura) che è incardinato nell’ambito della Segreteria Generale. Al quale sono attribuite le funzioni di difesa e tutela legale dell’Ente innanzi alla magistratura. Ma anche i pareri legali dei quali il sindaco o l’amministrazione potrebbero avere bisogno. E pure l’esame di regolamenti e capitolati che il Comune si trova a dover emanare. Impossibile che a fare tutto possano essere i tre soli avvocati interni. Ne occorrerebbero di più. Molti di più considerato il livello di litigiosità tipicamente italiano. E allora bisogna affidare le cause anche all’esterno.

Compito pratico dell’Avvocato del Comune di Frosinone è presentarsi presso le varie aule dei Tribunali per difendere il Comune, quando è fissata l’udienza. Rigorosamente con la toga.

Senza toga, no

Foto: Benvegnu’ e Guaitoli © Imagoeconomica

Non per vezzo o per fanatismo. Ma perché lo prevede l’articolo 105 ai commi 4 e 5 del Regio Decreto 6 Gennaio 1927 n° 3. È tutt’ora vigente. Prevede “l’obbligo per gli avvocati di indossare la toga nel corso delle udienze dibattimentali e di merito, dinanzi ai giudici di ogni ordine e grado“.

Perché la toga è un simbolo. Nell’antica Roma era l’emblema delle cariche pubbliche, del potere civile, dell’attività politica. Non a caso Cicerone nel De officiis citava il motto: “Cedant arma togae” cioè le armi cedano il posto alle civili magistrature, all’attività pacifica.

Ebbene, nonostante il valore simbolico della toga e la presenza di un Ufficio Legale, il Comune di Frosinone fino ad oggi era sprovvisto di questa importante e nobile veste. Lo si rivela dalla lettura della determina del Comune numero 150 del 27/03/2023 pubblicata sull’albo pretorio del Comune. Laddove nel documento è dato atto che “l’Avvocatura interna dell’Ente non dispone di toghe“.

Un kit per l’avvocato

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Per provvedere all’acquisto della necessaria veste, ai fini professionali, si è provveduto ad effettuare una indagine  di mercato. Che ha rivelato come la situazione più conveniente, per l’amministrazione del capoluogo, sia acquistare “il kit avvocato” messo in commercio da una ditta di Napoli al costo di € 329,00 iva inclusa.

È di questi giorni la notizia potenzialmente onerosissima per le casse comunali: l’amministrazione dovrà gestire un debito fuori bilancio di circa 7 milioni di euro. Lo hanno determinato diverse sentenze di condanna subite dal Comune, passate in giudicato. Si tratta di sentenze su noti contenziosi del passato.

Non saranno quei 329 euro a fare la differenza sui conti. Ma in udienza si: perché senza quella toga nemmeno possono provare a vincerle le cause in tribunale. E chissà se, prendendola a Napoli, città della scaramanzia per eccellenza, non porti anche bene.

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