Il Consiglio ‘ad personam’ per avere i numeri in Aula

La convocazione del Consiglio? In base agli orari del Consigliere, fondamentale per tenere in piedi la maggioranza. Ed è polemica. Che si aggiunge a quella dopo la risposta da Palazzo Chigi: "Il Comune non è legittimato a fare ricorsi contro il biodigestore”

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

In quel capolavoro che è “La fattoria degli animali”, scritto da George Orwell, c’è un’immagine che spiega molto di quello che sta accadendo in questi giorni al comune di Anagni. A causa del Consiglio e della sua convocazione in una data insolita.

Nel libro, come noto, si raffigura la rivolta d’un gruppo di animali che, per ribellarsi al loro proprietario umano, creano una una società basata sull’assunto che, come sta scritto su un muro, “tutti gli animali sono uguali”. Quando però poi si comincia a capire che anche nel nuovo modello sociale alcuni animali, i maiali, hanno un trattamento riservato, su quello stesso muro compare una nuova scritta. Per cui è vero che “tutti gli animali sono uguali”; ma “alcuni animali sono più uguali degli altri“.

Ecco, questo è sostanzialmente quello che sta accadendo in questi giorni ad Anagni. Perché?

Il Consiglio in giorno particolare

Guglielmo Vecchi

Domenica pomeriggio è stato convocato, alle 16.30, un Consiglio comunale che verrà riservato, tra le altre cose, ad alcune variazioni relative al Bilancio di previsione ed all’approvazione del progetto di un parcheggio nella zona San Filippo.

Nella lettera di convocazione c’è scritto nero su bianco che il Consiglio è stato convocato in quella data per dare la possibilità ad uno dei consiglieri della maggioranza, ovvero  l’esponente del gruppo Idea Anagni Guglielmo Vecchi, di essere presente. Insomma, la convocazione del consiglio mette nero su bianco che l’attuale maggioranza capitanata dal sindaco Natalia è in una situazione di numeri piuttosto complicata; e, visto che per avere la sicurezza del numero legale è necessario serrare le fila dei fedelissimi, ecco realizzato quello che, di fatto, è un trattamento di favore.

Che, ha fatto notare qualcuno, crea discriminazioni e disparità.

Consiglio di sera, buon voto si spera

L’Aula del Consiglio

Peraltro la seconda convocazione dello stesso Consiglio, qualora andasse deserta la prima, è stata fissata per il lunedì successivo alle 20:30: un orario non molto distante da quello delle 22, quando era stato convocato l’ultimo consiglio comunale tenutosi in città. Quello che, dopo ben tre sedute andate nulle, aveva consentito di approvare il conto consolidato. (leggi qui: Non c’è due senza tre: ko pure il terzo Consiglio).

Insomma, torna di nuovo il problema della tenuta della maggioranza ad Anagni, alla luce dell’ormai conclamato allontanamento di alcuni consiglieri che, ancora nominalmente, appartengono alla coalizione di governo, come Daniele Tuffi, Magno D’Angeli, Pierino Naretti e Vincenzo Proietti.

Per quest’ultimo però va fatto un discorso a parte, visto che anche lui fino a qualche giorno fa sembrava ormai lontano dalla propria maggioranza; mentre sembrerebbe, nelle ultime ore, aver completato un percorso di riavvicinamento nei confronti della propria coalizione; riavvicinamento che sembrerebbe riguardare anche Daniele Tuffi, anche se qui tutto è ancora da verificare.

La lezione da Palazzo Chigi

Palazzo Chigi

In ogni caso, i numeri raccontano di una maggioranza in sofferenza. Una sofferenza legata anche ad alcune questioni che in questi ultimi giorni stanno facendo discutere in città. Una fra tutte, l’autorizzazione da parte della Regione Lazio del progetto di Biodigestore del gruppo Energia Anagni.

Il sindaco Daniele Natalia ha tenuto a far presente che per quel progetto è stato, oltre che al Tar, presentato anche un ricorso alla Presidenza del Consiglio. Ma a quel ricorso abbia risposto chi di dovere: il direttore dell’Ufficio per la Concertazione Amministrativa e le Attribuzioni Amministrative del Consiglio dei Ministri. Facendo presente che “codesto Comune non appare legittimato a proporre opposizione avverso il provvedimento di autorizzazione integrata ambientale inerente alla realizzazione di un nuovo impianto di biodigestione e di compostaggio”.

Insomma secondo la Presidenza del Consiglio dei Ministri il ricorso della maggioranza sarebbe aria fritta. Una lezione di diritto amministrativo per l’amministrazione Natalia.

La zona Calzatora

Daniele Natalia

Che si aggiunge alle polemiche degli ultimi giorni. Sono quelle inerenti, in questo caso, alla sicurezza della zona della Calzatora. La cui frana attende ormai da quasi due anni una sistemazione. Il maltempo degli ultimi giorni ha creato molte difficoltà, ulteriori smottamenti, e tanta preoccupazione tra i cittadini.

Il sindaco di Anagni ha fatto sapere che il Genio civile ha dato il permesso per completare i lavori di messa in sicurezza. Ma in molti si chiedono se questi lavori ci saranno, o se è solo un modo per evitare altri smottamenti. Politici in questo caso, ma non meno pericolosi.