Il dialogo sotterraneo tra le due anime Pd in piazza Gramsci

Nonostante la brusca frenata i contatti tra il gruppo del Pd e quello dei Democratici per Pompeo continuano. Con l’obiettivo di arrivare alla costituzione di un’ unica formazione in consiglio provinciale. Una formazione di sei esponenti che aprirebbe la strada a quella che da mesi è un’ipotesi sulla quale si sta lavorando: l’estromissione di Forza Italia dalla maggioranza. Ipotesi che non dispiacerebbe al senatore Francesco Scalia e forse neppure al coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra Alfredo Pallone. Le alleanze del consigliere regionale “azzurro” Mario Abbruzzese sull’Asi e sul Cosilam hanno determinato malumori nell’area dei Democrat che fa riferimento a Scalia e nel Nuovo Centrodestra.
Ma c’è un ulteriore aspetto che in queste ore viene considerato. Forza Italia ha tre consiglieri, due dei quali (Gianluca Quadrini e Vittorio Di Carlo) non nascondono mal di pancia e malumori. Il terzo, Danilo Magliocchetti, è un fedelissimo di Mario Abbruzzese, ma ha ottimi rapporti anche con il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Il punto però è politico e la situazione è in divenire. Al punto che lo stesso Pompeo avrebbe parlato con Quadrini e Di Carlo per capire se i due possono costituire un gruppo misto. Eventualità che segnerebbe una presa di distanza con Forza Italia.
Gianluca Quadrini però dice: «Non mi nascondo dietro un dito: frizioni ci sono state e ci sono. Non abbiamo condiviso le scelte del consigliere regionale Mario Abbruzzese per quanto riguarda le elezioni a Ceccano e al Consorzio per l’Area dello Sviluppo Industriale. Esiste una dialettica interna. Ma al momento non ci sono scenari di spaccatura e non siamo in contrapposizione con Danilo Magliocchetti».
Parole chiare ma anche caute quelle di Gianluca Quadrini, che confermano come all’interno di Forza Italia ci siano perlomeno delle diversità di opinione. Per usare un eufemismo.
Aggiunge Gianluca Quadrini: «Se il Pd si riunisce è possibile una nostra estromissione dalla maggioranza? Non sono abituato a ragionare sui se e sui ma. Vediamo quello che succede, in politica non bisogna sorprendersi di nulla. So soltanto che alle elezioni provinciali hanno votato gli amministratori e Antonio Pompeo è diventato presidente sulla base di un’intesa tra una parte del Pd, Forza Italia e Nuovo Centrodestra».
Per quanto riguarda la riunificazione tra il Pd e i Democratici per Pompeo, l’ostacolo maggiore è sempre Antonio Cinelli. Il capogruppo dei Democrat rimane fermo sulla linea dura.
error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright