Il dono di Natale sono i bambini

Il dono del Natale? Il Bambino. Ma a pensarci bene tutti i bambini sono un dono. Perché tirano fuori il meglio di noi: pazienza, impegno, calma, intelligenza...

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

 un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio (Is 9,5)

Oggi è la festa dei bambini, di quelli che attendono ansiosi di svegliarsi per vedere i regali che Babbo Natale ha portato loro. Di quelli che sanno un po’ di più ma amano questa festa per il clima familiare che la contraddistingue. Quelli che vorrebbero una festa così ma vivono in famiglie che non si reggono più in piedi. E quelli che non stanno a casa perché ricoverati in un reparto d’ospedale. o di quelli che attendono di poter varcare il confine di quella nazione che i loro genitori agognano per sfuggire alla guerra o alla siccità. Di quelli che stanno su un barcone che i loro genitori hanno scelto per salvarli dalla fame…

È la festa di tutti i bambini perché un bambino ci è stato donato come dice Isaia. Si, perché i bambini sono un dono per tutti noi: ci costringono alla responsabilità, a pensare al futuro, ad abbandonare le cose futili. A ragionare sui nostri comportamenti, a progettare il domani, a non accontentarsi del presente, il presente come va va.

Quei bambini che ci chiedono il meglio

I bambini richiedono pazienza, impegno, calma, intelligenza: sono le doti migliori di ciascuno di noi che grazie ai bambini possiamo esercitare. Sono quelle virtù che connotano il nostro essere umani, che ci rendono tali, abbandonando invece gli scatti d’ira, l’impazienza, l’irresponsabilità, la rabbia.

I bambini sono una medicina per i nostri difetti. Per questa ragione, la famiglia di Nazareth è posta ad esempio per tutte le famiglie: Giuseppe e Maria hanno accettato Gesù pur in una situazione difficilissima, hanno affrontato maldicenze e consuetudini feroci, hanno difeso il loro bambino dalla violenza di Erode, hanno accettato il mistero di magi e profeti, non hanno esitato a lasciare la loro patria, ad essere anch’essi profughi, pur di dare un futuro al loro figlio.

L’hanno educato nel modo migliore possibile per le loro forze. E tutti quanti noi siamo stati bambini come Gesù: tutti abbiamo avuto adulti che si sono presi cura di noi, che ci hanno curati, assistiti, vegliato nelle notti in cui avevamo la febbre, che hanno rinunciato a feste e viaggi pur di farci vivere meglio, che si sono privati di tante cose in nostro favore, che magari hanno rinunciato a carriera ed onori per noi…

Ciascuno di noi è stato quel bambino che mettiamo nel presepe, un grande progetto affidato alle mani di altri che se ne prendano cura.

Per questo quel bambino è un dono, tutti i bambini sono un dono, ed oggi è la loro festa. Buon Natale!

(Leggi qui qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).

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