Il dopo Ottaviani che allarma il centrodestra

Senza il collante dell’attuale sindaco la coalizione ha conosciuto tre sconfitte consecutive nel capoluogo. Adesso si apre una fase nuova e molto complicata, nella quale Nicola Ottaviani dovrà garantire la compattezza dell’alleanza anche senza la fascia tricolore. Ma non è semplice.

Prima della vittoria del 2012 di Nicola Ottaviani, il centrodestra a Frosinone aveva conosciuto tre sconfitte di seguito: Domenico Marzi aveva battuto Italico Perlini e lo stesso Nicola Ottaviani, mentre Michele Marini aveva vinto al primo turno contro Adriano Piacentini. Questo perché prima la Casa e poi il Popolo delle Libertà erano profondamente divisi al proprio interno: la spaccatura tra Perlini e Piacentini, il voto “contro” Nicola Ottaviani nonostante la maggioranza in consiglio comunale, la divisione tra Piacentini e Mastrangeli.

Alla fine Nicola Ottaviani, quando ha preso in mano la situazione dal punto di vista politico, ha messo fine ad anni e anni di lacerazioni e colpi bassi. Adesso però, dopo due mandati, non potrà più essere lui il candidato a sindaco. E non è un caso che si stanno riproponendo alcune ipotesi di spaccatura nel centrodestra. Per questo motivo Ottaviani insiste per le primarie, perché le considera l’unico metodo per mantenere unita la coalizione. Perlomeno il più possibile.

Consultazioni individuali

Antonio Scaccia (Foto: Stefano Strani)

Incontrerà prima separatamente e poi tutti insieme i possibili candidati a sindaco, tutte figure importanti nella sua Amministrazione: Adriano Piacentini è il presidente del consiglio comunale, Riccardo Mastrangeli l’assessore tecnico che ha risanato un deficit di 50 milioni di euro, Danilo Magliocchetti il capogruppo della Lega che rincorre i consiglieri di maggioranza che escono dall’aula quando si rende conto che il numero legale può mancare. Ma ci sono pure il leader di un gruppo strategico come la Lista per Frosinone (Antonio Scaccia) e un assessore di polso come Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani).

L’attuale sindaco vuole trovare la formula, politica e amministrativa, di tenerli tutti dalla stessa parte. Perché questo sarebbe già un tassello fondamentale. Però Nicola Ottaviani è ancora convinto di riuscire a recuperare Fratelli d’Italia, nonostante lo scontro infinito con il segretario cittadino Fabio Tagliaferri.

Che continua nella sua operazione per allargare FdI e costruire una lista con cui dominare le elezioni: con lui candidato sindaco o senza di lui. Nelle settimane scorse ha recuperato diverse figure del centrodestra che si erano allontanate dal Partito e dalla politica. Ed ora punta a recuperare due Consiglieri comunali: Sergio Crescenzi e Marco Ferrara; sono iscritti al Gruppo Lista per Frosinone ma Ferrara era stato l’unico eletto in Fratelli d’Italia nel 2017 e poi si era spostato, ritenendo di non essere stato tutelato politicamente dal Partito nella fase di assegnazione delle deleghe.

Fratelli logoranti

Fabio Tagliaferri (Foto: Stefano Strani)

I due Consiglieri raddoppierebbero l’attuale Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, formato al momento da Domenico Fagiolo e Maria Rosaria Rotondi entrambi leali al sindaco Ottaviani e sintonizzati sulla sua frequenza politica; Crescenzi e Ferrara sarebbero invece di orientamento più identitario e risponderebbero a Tagliaferri ed al coordinatore provinciale Massimo Ruspandini.

È una strategia che punta al dopo elezioni per il Quirinale. È lo spartiacque dopo il quale si capirà se ci sarà una strategia nazionale per il centrodestra unito. Oppure se continueranno le divisioni come quelle viste in Comuni di grandi dimensioni: da Terracina a Fondi, da Formia a Gaeta; ma anche alle Provinciali di Latina. La conta interna per la leadership nel centrodestra, tra Lega e Fratelli d’Italia, passa anche e soprattutto dalle Comunali. E dalla conta nelle città. Se continuerà la rivalità interna tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini allora Fabio Tagliaferri ha la possibilità della candidatura a sindaco, con un patto elettorale per il turno di ballottaggio: chi arriverà al secondo turno dovrà poter contare su tutto il resto della coalizione.

Se la conta interna verrà messa da parte, saranno le Primarie a designare il candidato sindaco del Centrodestra a Frosinone. Fratelli d’Italia indicherà un suo uomo. Ma Tagliaferri farà il passo di lato, puntando però a far diventare FdI il primo Partito per poter reclamare la candidatura in Regione Lazio. Ecco perché oggi sta cercando di costruire una lista monstre.

La decisione impegnativa

Nicola Ottaviani

Però il centrodestra nel capoluogo è comunque davanti ad una decisione impegnativa: i fatti dicono che quando non c’è l’unità, la coalizione perde. Mentre vince quando si sta tutti insieme, remando dalla stessa parte.

Il fatto è che questa condizione è stata garantita da Nicola Ottaviani, che non potrà più concorrere per la fascia tricolore. (Leggi qui Frosinone, l’ora delle risposte per FdI, Polo Civico e Lista Tucci).