Il doppio forno Democrat, tra unità e resa dei conti

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA OGGI

I paradossi del Partito Democratico non finiscono mai: da un lato si è ad un passo dalla costituzione di un gruppo unico alla Provincia, ma dall’altro lunedì si profila un’ulteriore e clamorosa spaccatura in sede di direzione provinciale.

 

Gruppo unitario
Alla Provincia è questione di ore e poi arriverà l’annuncio: i quattro consiglieri dei Democratici per Pompeo (Domenico Alfieri, Germano Caperna, Massimiliano Quadrini e Andrea Velardocchia) si uniranno ai due dei Democrat (Antonio Cinelli e Alessandro D’Ambrosio). In questo modo il Pd ricomporrà la clamorosa frattura determinatasi in occasione delle provinciali. I contatti sono frenetici, ma resta da sciogliere il nodo delle deleghe. Ce ne sono alcune che il presidente Antonio Pompeo ha trattenuto per sé, tipo i trasporti e l’avvocatura. Ma ci sono anche dei consiglieri eletti nella lista Democratici per Pompeo che hanno diverse attribuzioni e che potrebbero cederne qualcuna. È su questo che si sta ragionando.

 

Cambia la maggioranza?
Nel breve periodo non succederà niente, ma nel medio potrebbero esserci delle clamorose sorprese. L’area del Pd che fa riferimento al segretario Simone Costanzo e a Francesco De Angelis da tempo chiede l’estromissione di Forza Italia (che ha tre consiglieri) dalla maggioranza. La proposta verrà avanzata di nuovo, ma molto dipenderà dai rapporti all’interno del Partito Democratico. In sostanza il Pd potrebbe decidere di mantenere lo “schema di governo”, vale a dire solo l’intesa con il Nuovo Centrodestra.

 

Fra sedici mesi si rivota
Bisogna tenere presente che fra meno di un anno e mezzo alla Provincia (ente di secondo livello) gli amministratori torneranno a votare per il rinnovo dei consiglieri, che rimangono in carica due anni. Mentre il mandato del presidente è di quattro anni. E siccome alle urne andranno gli amministratori (soprattutto sindaci e consiglieri comunali), è evidente che già da adesso si palesa l’esigenza di… fare i conti. Perché le elezioni comunali di quest’anno hanno già cambiato qualche equilibrio. E tra un anno ci sarà un’altra tornata amministrativa importante, che riguarderà pure Cassino, Sora e Alatri.

 

Domani direzione infuocata
La direzione provinciale del Pd è convocata per domani alle 17.30 presso il ristorante Memmina. All’ordine del giorno l’analisi del voto, che in realtà rappresenterà una resa dei conti durissima. Ammesso che i big siano tutti presenti. Secondo alcuni rumors l’area del senatore Francesco Scalia potrebbe perfino presentare un ordine del giorno per chiedere le dimissioni del segretario provinciale Simone Costanzo. Ipotesi avanzata dallo stesso Scalia nei giorni scorsi e seccamente respinta al mittente. Ma, come emerso in sede di assemblea dei sindaci sulla votazione dello Statuto della Provincia, le “ruggini” stanno riaffiorando. Da un lato ci sarà l’asse formato da Simone Costanzo-Francesco De Angelis-Sara Battisti. Dall’altro l’area di Francesco Scalia.

In realtà non ci sono spazi né per una sintesi né per una rottura. Il Partito Democratico in provincia di Frosinone non ha altra alternativa senon quella di procedere in questo modo. Spaccato. E il congresso provinciale è destinato a slittare.

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