Il fattore Buschini

Ma allora è vero che avere un assessore in giunta regionale conta. Eccome se conta. Sono bastate poche settimane a Mauro Buschini, neo assessore all’Ambiente, ai Rifiuti e ai Rapporti con il Consiglio Regionale, per far capire che in Ciociaria qualcosa si sta finalmente muovendo.


Ieri l’annuncio del presidente Nicola Zingaretti di 75 assunzioni nella sanità locale è stato accompagnato da una “scenografia” che dà il senso di come sono cambiate le cose. Vicino al Governatore il commissario della Asl Luigi Macchitella. Vicino a entrambi Mauro Buschini. 
I tempi di Isabella Mastrobuono manager sono lontani: fu proprio la contrapposizione durissima tra Buschini e la Mastrobuono a dare origini ad una fase diversa.

Quella scenografia è la rappresentazione visuale della rivoluzione copernicana applicata in pochi mesi da Nicola Zingaretti al suo modo di governare. Più politica, più territorio, più visibilità, più risposte: non è un caso che nel giro di un mese sia apparso tre volte a Frosinone, stia mettendo la faccia su casi come il Lavoro e la Sanità locali; non è un caso nemmeno il fatto che lo stia facendo anche nelle altre province. E’ il segnale che il target è cambiato e la decisione è presa: Nicola Zingaretti si giocherà la partita del secondo mandato in Regione e non andrà a fare il ministro con Matteo Renzi. Ipotesi, quest’ultima, che era circolata circa sei mesi fa nella cerchia di alcuni strettissimi amici, ma mai confermata pubblicamente dal governatore.

Il fattore Buschini rappresenta un tassello di questo scenario che può portare il Lazio, il suo governatore, il suo assessore e la provincia di Frosinone, molto lontano. Servono risposte? «E’ la politica che deve darle, non i manager: perché se la gente sta in fila negli ospedali se la prende con noi, non con Mastrobuono; quando andremo a chiedere i voti sputerà in faccia a noi, non ai manager» disse a brutto muso Buschini a Nicola Zingaretti. Il cambio del target e quella presa di coscienza sullo stato della ‘pancia dei territori’ ha convinto il governatore a mettersi davanti al suo planetario e modificarne gli orizzonti.

Così, arriva la rivoluzione. Nella quale il fattore Buschini è il punto di sintesi, il totem più evidente di una trasformazione più complessiva e globale. E’ la persona giusta per interpretare il modello Zingaretti: interviene in aula su tutte le materie, si presenta in Consiglio preparato sia sotto il profilo tecnico che politico, è navigato e non cade mai nelle trappole, su di lui mai un pettegolezzo, si dice abbia terrorizzato la sua segreteria minacciando l’esilio perpetuo daa qualsiasi attività a chiunque possa anche solo lontanamente suscitare motivo di sospetto; la parola ‘scandalo’ lo fa diventare paranoico. Un insieme di elementi che, tra i consiglieri, lo ha fatto diventare “Il ragazzo ciociaro che fa impazzire i romani” (citazione rubata al consigliere Bellini).

In questo contesto, Macchitella è un “traghettatore” e lo sa, ma questo non gli impedisce di portare avanti un piano preciso, d’accordo con la Regione Lazio. Con Nicola Zingaretti naturalmente. Sul piano politico Mauro Buschini se l’è giocata alla grande, facendo capire a tutti che sul territorio l’interlocuore è lui. Non solo per le deleghe che amministra, ma pure per temi come la Sanità. Si accettano scommesse che dopo l’estate Buschini possa suggerire la nomina di un direttore generale per la Asl. A dimostrazione di un peso politico che sta crescendo.


E poi le incursioni in pratiche ferme ed incancrenite da anni, come il bando per il risanamento della frana del viadotto Biondi a Frosinone: anni di ritardi e di silenzi, poi Buschini sblocca tutto in pochi giorni. Stesso discorso per la frana di Pontecorvo che sta tagliando in due la città esattamente come a Frosinone. 
Per non parlare dei fondi destinati all’ambiente, al risanamento.


In più occasioni Mauro Buschini ha fatto riferimento alla necessità di mettere in sicurezza presto la discarica di via Le Lame, dicendo anche di aver avviato un’indagine per conoscere i motivi dell’inquinamento da polveri sottili in tutta la Valle del Sacco.
 Il cambio di passo c’è stato. Mauro Buschini ha subito indossato i panni dell’assessore regionale con grande umiltà e determinazione.


L’enfant prodige vuole stupire ancora.

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