Il filo rosso che unisce De Angelis e Buschini a Zingaretti

C’è aria di elezioni anticipate e proprio nel momento in cui il segretario del Pd lo fa capire a Matteo Renzi il numero uno del Consorzio Asi e il presidente del consiglio regionale accelerano su temi come i fondi alle imprese e la bonifica della Valle del Sacco. Solo un caso?

Mauro Buschini impegnato in prima fila per la bonifica della Valle del Sacco, al punto di sbilanciarsi sui tempi e sulle risorse. Risorse che servono per iniziare quella che sarebbe una delle più grandi operazioni mai viste in provincia di Frosinone. Il risanamento  dell’intera zona avrebbe effetti enormi non soltanto sul piano ambientale ma anche su quello economico. Il presidente del consiglio regionale del Lazio, esponente di spicco del Pd alla Pisana, ci ha messo faccia e cuore.

Contemporaneamente il presidente del Consorzio Asi Francesco De Angelis porta a casa un risultato fondamentale. Vale a dire l’approvazione di un emendamento che mette a disposizione 135 milioni di euro per bandi rivolte alle imprese ciociare. E con l’obiettivo di contrastare la deindustrializzazione e iniziare il rilancio. Un emendamento concepito insieme a Claudio Mancini, deputato autorevole del Pd e braccio destro operativo del ministro Roberto Gualtieri. Il tutto coinvolgendo nella stesura dell’emendamento la deputata Enrica Segneri, del Movimento Cinque Stelle.

Zingaretti, De Angelis e Buschini

Nelle stesse ore Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e segretario del Pd, si confronta a tutto campo con i maggiorenti del partito. Lo fa a cominciare dal ministro Dario Franceschini. Per far sapere a Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che nel caso il Governo Conte dovesse cadere non ci sarebbero alternative alle elezioni anticipate. Perché sarebbe complicatissimo rimettere insieme i cocci della maggioranza. Inoltre in Parlamento non ci sono i numeri per una diversa coalizione di governo.

A cosa punta Matteo Renzi

Zingaretti fa pure capire che alle elezioni anticipate il Pd proverebbe ad andare con i Cinque Stelle. Al Nazareno sono convinti che Renzi continui ad insistere per la nomina di Di Maio e Zingaretti a vicepremier. Perché lui stesso vuole essere nominato ministro degli esteri. Questo come trampolino di lancio per un prestigioso incarico alla Nato.

Matteo Renzi. Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

In ogni caso Nicola Zingaretti si sta preparando all’ipotesi di elezioni anticipate. Francesco De Angelis e Mauro Buschini pure, considerando le mosse che stanno mettendo in campo in questo particolare momento. Lo schema è lo stesso di Zingaretti: attenzione diretta ai Cinque Stelle sul piano politico. Mentre sul piano locale si guarda al territorio e ad un rilancio economico non più rinviabile.

Sono tutti sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda.