Il Frosinone gioca a poker con il Benevento

Doppietta di Lulic nella prima frazione di gioco, al 5' della ripresa Charpentier mette al sicuro la gara. Quindi pennellata su punizione dell'ottimo Cicerelli entrato in corsa. Per i sanniti timbro di Di Serio

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

BENEVENTO (4-4-2): Manfredini; Letizia, Glik, Barba, Masciangelo (29’ st Di Serio); Elia (27’ st Vogliacco), Viviani (29’ st Calò), Acampora (13’ st Foulon), Ionita; Moncini (13’ st Tello), Lapadula.

A disposizione: Muraca, Vokic, Improta, Insigne, Sau, Talia, Brignola.

Allenatore: Caserta.

FROSINONE (4-3-3): Ravaglia; Casasola, Szyminski, Gatti, Zampano; Boloca (29’ pt Cicerelli), Ricci (33’ st Maiello), Lulic; Canotto (19’ st Tribuzzi), Charpentier (19’ st Novakovich), Garritano (33’ st Rohden).

A disposizione: De Lucia, Minelli, Rohden, Maiello, Zerbin, Ciano, Cotali, Bevilacqua, Manzari.

Allenatore: Grosso.

Arbitro: Signor Matteo Marchetti di Ostia Lido (Roma); assistenti sigg. Salvatore Affatato della provincia di Verbania-Cusio-Ossola e Filippo Valeriani di Ravenna; Quarto Uomo sig.ra Maria Marotta di Sapri (Sa); Var signor Paolo Valeri di Roma2, Avar signor Domenico Rocca di Catanzaro.

Marcatori:  35’ e 47’ pt Lulic, 5’ st Charpentier, 30’ st Cicerelli, 33’ st Di Serio.

Note: spettatori: 5.000 circa; angoli: 9-6 per il Benevento; ammoniti: 32’ pt Szyminski, 2’ st Casasola, 21’ st Zampano, 27’ st Tello; espulso: 25’ pt Glik, 29’ st Viviani, 34’ st Ionita; recuperi: 3’ pt; 1′ st

Un Frosinone devastante rifila un 4-1 senza appello al Benevento (stesso risultato della stagione 1994-’95, campionato di serie C2, con quaterna del bomber Pelosi per i canarini) e vola al quarto posto a -3 dalla capolista Brescia, in attesa delle gare di domenica.

Una doppietta imperiosa di Lulic nel primo tempo, quindi il 3-0 di Charpentier e il 4-0 di Cicerelli nella ripresa chiudono di fatto i giochi e mettono in cassaforte le certezze della squadra di Grosso che la rete del giallorosso Di Serio nemmeno scalfiscono.

Gara sicuramente condizionata dall’espulsione di Glik al 25’ del primo tempo per un fallaccio su Boloca costretto a lasciare il campo all’ottimo Cicerelli ma comunque sanniti incapaci di trovare un filo logico una volta rimasti in 10 uomini. Per contro un Frosinone imperioso più di quanto non dica il finale che con un pizzico di lucidità avrebbe potuto assumere contorni pallavolistici.

GLI SCHIERAMENTI

Il Benevento si presenta con il 4-4-2. Tra i pali c’è Manfredini, difesa da destra a sinistra con Letizia, Glik, Barba e Masciangelo. In mezzo al campo mediana con Viviani e Acampora, Elia a destra e Ionita a sinistra, l’accoppiata MonciniLapadula.

Nel 4-3-3 di Grosso un solo cambio rispetto alla gara vinta con il Crotone. Al centro della difesa, davanti al portiere Ravaglia, torna quindi Gatti in coppia con Szyminski, Casasola e Zampano sono sulle corsie basse. Ricci è il regista, Boloca e Lulic gli stantuffi intermedi, quindi Charpentier al centro dell’attacco con Canotto e Garritano punte esterne.

FROSINONE SPRECONE

Frosinone avanti al 2’ sull’asse Canotto-Lulic-Canotto-Charpentier ma l’ex del Chievo al momento del tocco in area è un metro in fuorigioco sul ‘dai e vai’ con il croato. Bella però l’intenzione della formazione di Grosso, andare a mettere pressione nel cuore della difesa dei sanniti.

Ancora Frosinone in tre tocchi al 7’: Gatti verticalizza per Charpentier che tiene palla e serve Lulic, staffilata di destro e la sfera esce di poco alla sinistra di Manfredini. La trama giallazzurra è lineare, con Ricci che cerca di continuo le verticalizzazioni sul movimento degli attaccanti o gli inserimenti delle mezze ali. Più elaborata la manovra del Benevento che soffre la pressione dei canarini e quando varca la propria metà campo trova le marcature attente dei giallazzurri.

Azione travolgente del Frosinone al quarto d’ora, innescata da Boloca che dopo uno slalom speciale tra i birilli del centrocampo del Benevento serve un gran pallone a Garritano al limite, specchio della porta libero, botta di destro e pallone fuori di un niente. Occasionissima sprecata dall’ex Chievo. E’ il Frosinone a fare la partita.

ESPULSO GLIK

Il fallo di Glick

Ma il Benevento si fa pericoloso al 19’: Lulic sbaglia in mezzo al campo un tocco su Boloca, parte a destra Elia che chiede il pallone di ritorno a Lapadula, due tiri di fila entrambi rimpallati da Ravaglia che non blocca la prima conclusione e sul bis dell’ex Juve Stabia respinge di piede in uscita. Le squadre si allungano, il Frosinone in maniera anche poco spiegabile su una concitata fase di possesso, occasione per Moncini che salta Casasola, Gatti e Szyminski e sul tiro trova la respinta in tuffo di Ravaglia.

Fallaccio di Glik su Boloca a gioco fermo con la punizione già concessa al Benevento, il polacco ex Torino va col piede sinistro a martello sul ginocchio sinistro del centrocampista canarino. Dopo aver consultato il Var il direttore di gara manda il centrale polacco sotto la doccia anzitempo. Boloca costretto a lasciare il campo, dolorante con il ginocchio malconcio e sanguinante.

Nel frattempo Vogliacco rileva Elia, con Caserta che risistema la difesa. Nel Frosinone invece si scalda Cicerelli che entra al 29’ al posto di Boloca che non riesce a stare in piedi. I canarini continuano a sbagliare qualcosa in fase di finalizzazione, prima Lulic alza sulla traversa e poi è Canotto ad entrare in area ma il destro ‘arpionato’ va fuori. Ma la mossa di Cicerelli per Boloca è destinata a dare i frutti. L’ex della Salernitana sale nella batteria di attaccanti, a sinistra e Garritano arretra in mezzo al campo. Il Benevento va in tilt.

LULIC CONCEDE IL BIS

La gioia di Lulic

Nemmeno 5’ e il Frosinone passa in vantaggio: al 35’ azione da manuale partita dal piede del neo entrato Cicerelli, cross che Canotto lascia sfilare per Lulic posizionato appena dentro l’area di rigore, stop e tiro di prima intenzione ad incrociare e pallone che tocca il palo interno alla destra di Manfredini e spegne la corsa in fondo al sacco.

La squadra di Grosso ben raccolta nella fase di non possesso e in pressione costante sull’inizio dell’azione dei giallorossi. Un meccanismo che per ora sta dando ottimi risultati.

Vogliacco si rifugia in angolo al 42’ su un pallone maligno sparato nel mezzo da Casasola, pennellata di Ricci e colpo di testa di Gatti, con Manfredini che si allunga ed evita il raddoppio. Nel finale di tempo, prima del recupero, il Frosinone perde un po’ le coordinate in campo e chiude in affanno sulla pressione del Benevento che produce un paio di mischie davanti a Ravaglia, con Gatti che chiude tutti i boccaporti sul taglio di Lapadula e Moncini. Nel ribaltamento di fronte Cicerelli semina il panico, tocco per Charpentier che in maniera intelligente chiama al tiro il solito Lulic, destro implacabile che si infila sotto l’incrocio alla destra di Manfredini.

Al riposo Frosinone avanti di due gol. L’ultima immagine di Grosso prima di tornare negli spogliatoi mostra il tecnico che chiede ai suoi di continuare a gestire la gara con la testa.

CHARPENTIER NON PERDONA

Zampano (Foto Mario Taddeo)

Al 3’ Frosinone vicino al 3-0, cross di Canotto e pallone appena sfiorato da Charpentier. Frosinone devastante al 5’: Gatti break su Moncini, 50 metri di campo e pallone per Garritano che smista su Cicerelli, tiro che rimpalla sotto il corpo di Manfredini e poi sul palo, Charpentier in agguato infila il 3-0.

Il Benevento si sveglia al 7’, Moncini solo in area si vede respingere il pallone da Ravaglia, ci prova Acampora, il pallone schizza e Gatti evita il gol respingendo sulla linea. Sanniti a testa bassa con la sola forza della disperazione, Letizia in licenza a destra per la prima volta in 55’, tocco in mezzo e grande uscita bassa di Ravaglia che chiude la specchio della porta a Ravaglia.

La risposta del Frosinone è nei piedi di Cicerelli che semina ancora il panico da sinistra, pallone per Lulic e parata di Manfredini. Ci sono praterie per i giallazzurri, Cicerelli serve Zampano, tocco ad uscire per Lulic anticipato da Barba. Caserta fa entrare Foulon per Acampora e Tello per Moncini al 13’. Per i canarini c’è spazio per ampliare il bottino ma Canotto è troppo precipitoso e l’azione sfuma. Risponde Grosso ai cambi del Benevento, con Novakovich per Charpentier e Tribuzzi per Canotto al 19’. Forze fresche e modulo intatto. Ammonito nel frattempo anche Zampano, oltre a Szyminski e Casasola e per una squadra avanti di 3 gol e padrona del campo è anche abbastanza paradossale.

PENNELLATA DI CICERELLI

Il Frosinone non deve concedere la scintilla al Benevento che la cerca sempre con la forza della sola disperazione, Lapadula conquista un angolo e poi è Ravaglia con un gran balzo a dire di no al colpo di testa di Ionita. Coast to coast di Garritano, Viviani lo affonda al limite. Si incarica della punizione Cicerelli che ‘uccella’ Manfredini con una parabola che spennella l’incrocio alla sua destra.  Lo stesso Cicerelli fallisce a botta sicura il 5-0, poi è Di Serio che mitiga il ko con la rete dell’1-4 dopo i cambi di Maiello con Ricci e Rohden per Garritano.

Nel finale il Frosinone sfiora il 5-1 due volte con Tribuzzi (parata di Manfredini e traversa) e con Novakovich nella stessa azione. Un record. Come il 4-1 che lancia i giallazzurri nelle zone alte della classifica.

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