Il Frosinone gioca, il Como vince 1-2

Partita stregata al 'Benito Stirpe-Psc Arena' con la squadra di Grosso che non riesce a capitalizzare l'enorme mole di gioco, sprecando l'impossibile fino al 94'

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

FROSINONE (4-3-3): Ravaglia; Zampano, Barisic, Gatti, Cotali (28’ st Novakovich); Rohden (12’ st Garritano), Ricci, Boloca; Canotto (12’ st Zerbin), Ciano (12’ st Charpentier), Cicerelli.

A disposizione: Marcianò, Minelli, Tribuzzi, Brighenti, Szyminski, Lulic, Bozic, Manzari

Allenatore: Grosso.

COMO (4-4-2): Facchin; Iovine, Scaglia, Solini, Ioannou (28’ st Cagnano); Parigini (40’ st Blanco), Kabashi (40’ st Bovolon), Bellemo, Nardi (22’ st Peli); Gliozzi (40’ st Gabrielloni), Cerri.

A disposizione: Bolchini, Zanotti, Bertoncini, Gabrielloni, Gatto, Parigini, La Gumina, Vignali, Bovolon.

Allenatore: Giac. Gattuso.

Arbitro: Signor Matteo Marcenaro di Genova; assistenti Stefano Del Giovane di Albano Laziale e Giuseppe Di Giacinto di Teramo; Quarto Uomo Simone Taricone di Perugia; al Var Giacomo Camplone di Pescara; Avar Gianluca Sechi di Sassari.

Marcatore: 28’ pt Gliozzi, 36’ pt Zampano, 44’ pt Ioannou.

Note: spettatori paganti 3.032 (ospiti 75); abbonati 1.202; totale spettatori 4.293; totale incassato compresa la quota abbonamenti euro 37.086,35; angoli: 10-1 per il Frosinone; ammoniti: 4’ st Ricci, 21’ st Kabashi; recuperi: 1’ pt; 4’ st.

Il Como vince 2-1 con due-tiri-due che annullano l’effetto del provvisorio pareggio firmato da Zampano e alla fine di 95’ giocati tutti nella propria area passano all’incasso dell’intero bottino. La squadra di Grosso deve recriminare per una serie incredibile di palle-gol buttate al vento e per le ingenuità in occasione delle reti lariane.

GLI SCHIERAMENTI

Grosso rivoluziona il 4-3-3 dopo il rovescio di Perugia. Cinque gli avvicendamenti. Conferma tra i pali per Ravaglia, esordio da centrale di difesa (a Parma aveva giocato da terzino sinistro) per Barisic in coppia con Gatti, Zampano e Cotali confermati in terzineria. In mezzo al campo Ricci è il regista, cambiano le mezze ali dove c’è il ritorno in campo di Rohden dal 1’ e quello di Boloca che a Perugia aveva iniziato dalla panchina. Infine in attacco Ciano si riprende la posizione di falso nove, con Cicerelli e Canotto dal 1’ sulle corsie alte.

Como in campo con il 4-4-2 e senza lo squalificato Arrigoni. Davanti al portiere Facchin si abbassa Iovine sulla corsia di destra, Solini e Scaglia sono i centrali, Ioannou chiude il pacchetto a sinistra. In mezzo al campo Bellemo con Nardi con Kabashi e Parigini (che ha preso il posto di Ciciretti all’ultimo istante) sulle catene. In attacco il duo Gliozzi-Cerri.

SOLO IL FROSINONE IN CAMPO

Boloca

Match subito frizzante già dalle prime battute. Como in aggressione alta sul primo portatore di palla del Frosinone che si comporta in maniera pressoché speculare con Bellemo. Al 4’ gran pallone di Canotto, velo di Ciano, spizzata di testa di Cicerelli in area ma Facchin è attento. Un minuto dopo Rohden traccia il solco in mezzo al campo, transizione per Boloca che non arrischia il tiro e allarga a destra per Cicerelli ma lo spazio per il tiro non c’è, poi la difesa del Como libera. Frosinone in forcing, un po’ di confusione dentro l’area del Como dopo un duetto tra Canotto e Ciano, il pallone arriva sul destro di Cicerelli che spara in Curva Nord. E’ buona l’intensità del Frosinone che vuole chiudere nella sua metà campo il Como.

Al 9’ variazione sul tema, gran lancio di 50 metri di Ricci per Ciano che lascia scorrere la sfera che esce però dalle disponibilità dell’attaccante e sfila a fondo campo. Il Como imperniato su Bellemo non trova ancora gli appoggi su Cerri e Gliozzi francobollati da Gatti e Barisic. Al 12’ manovra di aggiramento del Frosinone da sinistra a destra, interessante la traiettoria di Canotto per Cicerelli in agguato sul secondo palo ma la diagonale di Iovine salva il Como. Al 13’ è Facchin che tira fuori dal repertorio un miracolo: azione veloce a destra del Frosinone, Canotto serve Rohden ai 13 metri, bordata di destro e il portiere del Como devia in angolo alla sua destra. Solo Frosinone in questo avvio ma il bunker dei lariani tiene.

FROSINONE A RIPETIZIONE

Cotali

Un’azione travolgente ogni 2 minuti per i giallazzurri che al 15’ mandano al tiro ancora Rohden dopo una sgroppata di Zampano ma la difesa del Como si salva ancora in angolo.

Al 18’ arriva un’altra occasione puntualissima, pallone di Cicerelli per Cotali che arriva a Ciano, verifica su un possibile contatto con Scaglia ma per il Var è tutto regolare anche se la gamba destra del difensore lariano sfiora quella dell’attaccante giallazzurro.

Non c’è un attimo di respiro per la difesa del Como ma ci pensa ancora Cicerelli a spedire fuori un rigore in movimento, svirgolando il pallone servitogli da Canotto a sua volta ispirato dall’inesauribile Zampano.

GLIOZZI-SCORPIONE-GOL

Zerbin

Il Como? Si fa vedere tre volte nel giro di 4’. E alla terza passa. Prima sortita al 24’, Parigini chiuso bene sull’out mancino da Cotali, la sfera schizza al limite per Kabashi che liscia letteralmente il pallone. La seconda nasce da un errore di Cicerelli in attacco con appoggio sbagliato, parte Parigini che serve Cerri, Ravaglia salva in angolo. Al terzo squillo, il gol del Como: parabola dalla bandierina sulla quale la difesa del Frosinone non è attenta, Gliozzi fa lo scorpione, arpiona il pallone e infila alle spalle di Ravaglia.

Il Frosinone ci mette tanto di suo perché non fa gol: al 35’ scatta Cicerelli, Ciano e Canotto sono liberi in mezzo all’area ma il pallone arriva all’ex del Chievo in posizione di fuorigioco, Facchin comunque gli respinge due volte di fila la conclusione. Il gol però arriva al minuto 36’, Ricci telecomanda in scivolata un cross in area per Zampano che è in posizione regolarissima e con la freddezza del cecchino batte di piatto destro Facchin alla sua sinistra.

Il Como però non demorde e al 4’ ci vuole una grande parata d’istinto di Ravaglia che non intercetta il cross da sinistra di Ioannou ma poi va a chiudere in maniera splendida il tap-in di Parigini. Ma non c’è tempo per respirare perché al 43’ il Como si riporta in avanti: la difesa del Frosinone balla, si fa trovare alta, Parigini tocca su Gliozzi che allunga la traiettoria per Ioannou che arriva di gran carriera e infila Ravaglia nonostante la deviazione del portiere. Nel minuto di recupero non accade più nulla, il Frosinone va sotto di un gol al riposo ma deve riflettere per almeno 4-5 occasioni gettate alle ortiche e su due disattenzioni collettive in difesa.

GIALLAZZURRI ANCORA IMPRECISI

Il Frosinone riprende a tessere la tela ma il Como è chiaramente meno attendista e più sicuro di quello visto prima del vantaggio di Gliozzi. La partita adesso diventa sporca, il Como si getta a capofitto su tutte le seconde palle, la trama del Frosinone alla ricerca del pareggio si fa meno fluida. E c’è una costante nei lariani rispetto ai primi 45’, l’aggressione costante al portatore di palla dei giallazzurri, molto spesso Ricci.

Grosso manda linfa fresca in campo: al 12’ Zerbin per Canotto, Charpentier per Ciano e Garritano per Rohden.  Serve un’invenzione, al 14’ la tira fuori Cicerelli dal cilindro ma al momento dell’ultimo passaggio viene da Iovine. E ancora Cicerelli al 15’ ha sul piede il pallone del 2-2 ma la conclusione è da dimenticare. Palloni in quantità industriale nell’area del Como, la difesa lariana non soffre.

Ma al 17’ all’improvviso si apre sulla finta e dribbling stretto di Charpentier che ne fa secchi 4 in un fazzoletto di campo ma davanti a Facchin gli appoggia il pallone con una svirgolata di sinistro. Le occasioni sprecate vanno come i chicchi d’uva, una dietro l’altra: al 18’ è caparbio Cicerelli, il pallone arriva a Ricci che da posizione centrale manda di poco oltre l’incrocio. Frosinone sfortunato al 26’, Garritano su fa trovare libero nella terra di mezzo, giravolta, 10 metri e tiro, pallone di poco fuori.

ASSALTO CON L’ARTIGLIERIA PESANTE, NON VA

Nel Frosinone dentro Novakovich al 28’ per Cotali. Grosso si affida all’artiglieria pesante. Al 31’ ancora un miracolo di Facchin sul gran tiro di Zerbin, poi Garritano non tira in porta ma crossa tra le gambe di Charpentier e Novakovich col pallone che sfila via. Il Frosinone cambia ancora: al 34’ Tribuzzi per Cicerelli, 1’ prima Scaglia di salva su Zampano.

Il Frosinone attacca senza soluzione di continuità ma cerca con insistenza la conclusione degli attaccanti mentre rimane sterile l’apporto in fase di finalizzazione dei centrocampisti. Al 90’ va Charpentier al tiro all’altezza dell’area piccola ma c’è il muro della difesa lombarda, al 1’ di recupero c’è Novakovich al centro dell’area ma il movimento è macchinoso e l’americano commette anche fallo. E che la partita sia stregata è certificato al 93’: Zerbin spara nel mucchio, Novakovich libera a 1 metro dalla porta tra le braccia di Facchin.

Al triplice fischio finale, il Frosinone ha molto da recriminare e altrettanto su cui riflettere.

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