Il Frosinone sfiora la perfezione ma regala il 2-2 al Brescia

I canarini ribaltano lo svantaggio nel giro di 6' con Zampano e Canotto dopo il vantaggio firmato da Bertagnoli. Più volte accarezzato il 3-1 ma al 90' un'uscita di Ravaglia spiana la strada al pari di Pajac. Al 95' i lombardi reclamano un rigore, per Dionisi tutto regolare

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

FROSINONE (4-3-3): Ravaglia; Zampano, Gatti, Szyminski, Cotali; Rohden, Ricci, Boloca; Canotto, Ciano, Garritano.

A disposizione: De Lucia, Minelli, Gori, Charpentier, Cicerelli, Novakovich, Tribuzzi, Zerbin, Lulic, Kremenovic, Manzari, Casasola.

Allenatore: Grosso.

BRESCIA (4-3-2-1): Joronen; Mateju, Mangraviti, Cistana, Pajac; Bisoli, Van De Looi, Bertagnoli; Leris, Palacio; Moreo

A disposizione: Perilli, Linner, Karacic, Chanchellor, Ndoj, Bajic, Huard, Labojko, Cavion, Jagiello, Tramoni, Papetti.

Allenatore: F. Inzaghi.

Arbitro: Signor Federico Dionisi di L’Aquila; assistenti sigg. Giovanni Baccini di Conegliano Veneto (Tv) e Oreste Muto di Torre Annunziata (Na); Quarto Uomo signor Alberto Ruben Arena di Torre del Greco (Na); Var signor Alessandro Prontera di Bologna; Avar signor Valerio Vecchi di Lamezia Terme (Cz).

Marcatore: 11’ pt Bertagnoli, 38’ pt Zampano, 44’ pt Canotto, 45’ st Pajac.

Note: spettatori Spettatori totali 6.213, di cui biglietti ospiti 2; totale incasso euro 54.253,00; angoli: 5-4 per il Frosinone; ammoniti: 34’ pt Canotto, 25’ st Zampano, 31’ st Charpentier, 32’ st Cotali, 33’ st Chanchellor; recuperi: 2’ pt; 5’ st.

Il pareggio meno meritato della storia del calcio lo incassa il Brescia che al 90’ realizza il 2-2 grazie ad una disattenzione. Frosinone però a testa altissima anche se al 95’ recrimina anche Inzaghi per un presunto tocco di Ricci su Tramoni.

Colpo d’occhio del ‘Benito Stirpe’ è emozionante per impatto di colori ed entusiasmo. Il Frosinone accende i propri tifosi con una gara spettacolare, bella, intesa, ben costruita.

Primo tempo vietato ai deboli di cuore che il Frosinone domina e porta al riposo in vantaggio 2-1 dopo essere andato sotto all’11’ per una ingenuità di tutta la difesa. La squadra di Grosso non si è scomposta, ha continuato a martellare nella metà campo delle Rondinelle e prima si è vista annullare un eurogol di Zampano per offside di Gatti, poi ha pareggiato ancora con Zampano al 38’ e dopo 6’ ha firmato il 2-1 con Canotto. Nella ripresa è sempre la squadra ciociara a dettare legge ed a sfiorare il 3-1. E come nei migliori thriller, il finale al cardiopalmo: prima il pari del Brescia, poi il 3-2 sfiorato da Tribuzzi, quindi il presunto episodio da rigore ma per Dionisi, ben posizionato, è tutto regolare.

(Leggi qui la presentazione: Anticipo di lusso al “Benito Stirpe”. Il Frosinone vuole stupire ancora).

IL DUELLO TATTICO

La formazione del Frosinone

Il Frosinone in campo con il canonico 4-3-3. Difesa confermata davanti al portiere Ravaglia, con Cotali e Zampano sulle corsie basse, Gatti e Szyminski al centro. La novità è in mezzo al campo dove Ricci fa il suo esordio dal 1’ dopo gli spezzoni con Perugia e Como, con Boloca e Rohden interni. Quindi Garritano va a giostrare da attaccante esterno a sinistra al posto di Zerbin, Canotto mantiene la posizione di omologo a destra e Ciano punta centrale.

Tra i giallazzurri una novità (Ricci) e due cambi di posizione (Boloca e Garritano). Out Maiello e Brighenti per infortunio.

Dall’altra parte Brescia con il consueto 4-3-2-1. Inzaghi recupera Joronen, uscito anzitempo durante la gara con il Crotone, davanti a lui Cistana e Mangraviti sono i centrali, Matjeu terzino destro e Pajac omologo a sinistra. Van de Looi si specchia in Ricci, Bisoli dalla parte di Boloca e Bertagnoli duella con Rohden. Alle spalle della punta Moreo, un trequartista col fisico da attaccante agiscono Palacio e Leris.

Tra i lombardi rispetto alla gara con i pitagorici sono in panchina Jagiello, Bajic e Tramoni, con Leris che sale sulla trequarti e Bisoli che entra da mezz’ala.

IL FROSINONE GIOCA, SPRECA UN PO’ E IL BRESCIA SEGNA

E’ subito battaglia senza quartiere tra due squadre che ingranano le marce alte. Una ‘veloce’ tra Boloca, Garritano e Canotto che viene francobollato al limite dell’area del Brescia. Dalla parte opposta c’è Moreo che detta un pallone dentro l’area per Palacio, Zampano libera in bello stile.

Il Brescia esulta dopo il gol (Foto: Mario Salati / Alessioporcu.it)

Brescia pericoloso al 4’, cross da sinistra e colpo di testa sfiorato da Moreo, Szyminski devia in angolo con la nuca. Il Frosinone dalla parte opposta va a Mac2: parte Canotto che solca la corsia di destra, filtrante per Ciano che detta il momento, si allunga in scivolata ma non ci arriva di un niente.

Spinge la formazione di Grosso, a destra Zampano subisce fallo: punizione al fulmicotone di Ciano, c’è la deviazione che l’arbitro identifica della batteria di maglie gialle ma c’è il piede di Moreo e la sfera si impenna ma per il direttore di gara non è angolo. Il Frosinone a destra va a velocità impressionante ma Canotto non mantiene la lucidità giusta per impensierire Rohden.

E il Brescia dall’altra parte non perdona: la sfera circola da Van de Looi a Leris che non ci pensa sopra e serve dentro l’area piccola un pallone sul quale Ravaglia indugia, la difesa pure e Bertagnoli non perdona a porta vuota. Brescia avanti ma l’occasione del pari per i giallazzurri capita 2’ dopo, Garritano pesca Rohden solo a 4 metri da Joronen ma il colpo di testa dello svedese è accompagnato tra le braccia del portiere.

ASSALTO CANARINO AL BRESCIA

I giallazzurri continuano ad usare l’arma della velocità di Canotto e Zampano a destra, a discapito di quel quid di maggiore lucidità che può risultare decisiva in queste situazioni.

E’ sempre Canotto l’uomo più pericoloso del Frosinone, al 18’ entra in area sempre a velocità supersonica e viene toccato da Pajac alle spalle. Ma alla partenza sotto la Tribuna Est è in posizione di offside. È un assalto quello del Frosinone, il Brescia si salva al 20’ con una parata miracolosa di Joronen che va a deviare una staffilata di Ricci destinata all’angoletto basso.

Il Brescia però non sta a guardare, al 23’ parte con il pallone incollato ai piedi Palacio ma la difesa giallazzurra si chiude a riccio e l’azione sfuma, poi Boloca ripulisce l’area con la calma di un veterano. Il Frosinone gioca in maniera brillante, c’è un’idea in tutto quello che fa sul campo, non sente sulle spalle il contraccolpo del vantaggio dei lombardi che quando giostrano pallone tra i piedi non sono mai banali.

ZAMPANO, PARI ANNULLATO, POI E’ GOL VERO

Al 27’ Ricci dispensa per Zampano che serve Canotto ma l’ex del Chievo dà troppo gas anche se prepara bene l’azione e quando va alla conclusione lo specchio della porta è lontano dalla portata del tiro.

I pericoli per la porta di Joronen fioccano, Ricci imbecca Boloca che si infila in area ma perde un tempo di gioco e quando prova il tiro trova il corpo del portiere ospite.

La mossa di Gatti che lo ha rimesso in gioco

Il gol è nell’aria, punizione di Ciano, la difesa respinge, Zampano da 30 metri infila un missile alle spalle di Joronen ma dopo un controllo al Var l’arbitro Dionisi annulla perché c’è Gatti che fa filtrare il pallone tra le gambe e  impalla la visuale del portiere.

Ma non c’è tempo per recriminare perché al 38’ il Frosinone con tre tocchi manda in gol ancora Zampano, bravissimo ad andare a raccogliere un pallone che gli serve Canotto col contagiri a due metri dalla porta. Ma degna di nota l’azione del Frosinone, partita dai piedi di Rohden, proseguita per la spinta inesauribile di Garritano prima della due giocate finali che rimettono il Frosinone in carreggiata.

Non c’è tempo per respirare che al 42’ Cotali sfiora l’incrocio dei pali e al 44’ passa a condurre con un’azione all’inglese: Zampano solca a destra, pallone ad uscire che Ricci spara all’angoletto a sinistra di Joronen che salva, Canotto mira il viso del portiere che sulla ribattuta non può nulla. Frosinone avanti, strepitoso. Nei 2’ di recupero il Frosinone controlla e Inzaghi manda a scaldare il secondo portiere in via precauzionale.

IL FROSINONE NON SI SCOMPONE

La ripresa riparte con Joronen tra i pali, ma con due cambi nel Brescia: Jagiello per Bisoli e Chanchellor per Mangraviti. La voglia del Frosinone è tutta raffigurabile nell’atteggiamento propositivo di Grosso su una giocata di Zampano che non vuole arrischiare la profondità ma preferisce ripartire da dietro.

Il gol di Canotto

Adesso riprende a martellare sui fianchi il Frosinone, Canotto va a prendersi una punizione vicino la bandierina ma Palacio in ripiegamento svetta e libera. Il Frosinone ha abbassato leggermente il ritmo forsennato tenuto per 45’. Il Brescia ne approfitta per cercare qualche giocata, ne esce una punizione toccata da Jagiello per Pajac, Ravaglia tiene la presa alta.

All’8’ sfuma una azione di Canotto per Ciano, il Frosinone si fa trovare scoperto in mezzo, Van de Looi serve Palacio, Ravaglia salva ma l’ex del Bologna è in fuorigioco. Grosso costretto a cambiare Canotto (entra Cicerellli al 10′) per una botta al ginocchio, avvicendamento tattico invece quello di Tribuzzi per Rohden, con Garritano che si abbassa nella posizione di mezz’ala. Palla lunga, palla corta, palla avanti e palla indietro e il Frosinone semina lo scompiglio nella difesa del Brescia, Joronen ci mette una pezza su Tribuzzi al 13’. Grosso chiede di tenere il baricentro alto. Chiede di tenere sotto pressione tutto il meccanismo difensivo delle Rondinelle.

E’ sempre spettacolo per la squadra di Grosso con Boloca che detta numeri di alta scuola a tutto campo. E tutti gli vanno a ruota, un meccanismo svizzero, una squadra famelica, un gran bel vedere, lo spot migliore per il gioco del calcio.

FROSINONE-SPETTACOLO MA PARI BEFFA

La rete del Brescia (Foto: Mario Salati / Alessioporcu.it)

Il Brescia però non va mai sottovalutato, al 22’ ci vuole una diagonale del maestoso Szyminski per evitare guai su Palacio lanciato da Tramoni. Il Frosinone prima della mezz’ora soffre. E allora cambia ancora Grosso: esordio in B per Lulic, al posto di Garritano e Charpentier rileva Ciano. E Inzaghi fa entrare Bajic per Bertagnoli.

Il Brescia a testa bassa e al 30’ Palacio serve Moreo che imbuca per l’ex ascolano Bajic, pallone di un niente fuori alla sinistra di Ravaglia. Ne ancora Zampano che si fa sentire con un fruscio alle spalle di Boloca, difesa del Brescia saltata ma il cross è lungo. Ma il Frosinone è inarrestabile e ci vogliono le mani aperte di Joronen al 34’ per bloccare una staffilata di Tribuzzi, poi Gatti si porta tutti a bandiera e debbono atterrarlo per fermare la forza bruta del centrale giallazzurro.

La punizione di Cicerelli è bella ma leggermente alta. Nel Brescia a 3’ dal 40’ entra Ndoj per Palacio. La partita continua ad essere bella, emozionante, intensa, spumeggiante. Gori per uno splendido Boloca al 41’ è l’ultimo cambio di Grosso, mentre la difesa del Brescia si salva come può su Charpentier servito da un cross di Cicerelli.

Canta la Nord, canta tutto lo stadio. Il Frosinone sente il momento ma non arretra sulla spinta di un Brescia ferito. E la sfortuna è in agguato. Ravaglia esce a vuoto su un cross di Pajac, Moreo con un tap-in anticipa Szyminski e infila il pareggio meno meritato della storia del calcio.

Il Frosinone ci riprova con Cicerelli ma Tribuzzi viene anticipato da Pajac che salva un gol fatto. Brivido nel finale su un presunto tocco di Ricci su Tramoni. Per il direttore di gara è tutto regolare. E la partita finisce là, con Inzaghi che reclama il rigore e viene ammonito e con Grosso che rimpiange il black-out costato 2 punti.